6/NOV/2024Francesco PiggioliFeatured, Sport, L'Angolo del Piggio
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Bologna, beffa atroce! Sbuca Kehrer al fotofinish, blitz Monaco al Dall'Ara

Non sembra essere affare del Bologna, questa Champions League.

La truppa di Italiano continua a non segnare e dunque a non vincere. Equazione spietata, come spietato sa essere il calcio a questi livelli. Serviva una notte di gloria per alimentare il fuoco della speranza e tenere vivi i sogni, invece il jolly lo pesca il Monaco quasi a tempo scaduto: tocco da rapinatore d'area di capitan Kehrer in mischia su angolo “pizzicato” da Embolo e lisciato da Beukema, con palla che rotola beffarda in fondo al sacco. Sentenza severa nei confronti della generosità buttata sul campo dai rossoblù dopo l'intervallo, ma la Champions non perdona ed è cosa nota. Se in quattro partite non arriva neppure lo straccio di un goal, diventa arduo pensare di regalarsi un domani. Il club del Principato vola così a quota 10, si mantiene imbattuto e al contrario ipoteca una vita oltre il girone iniziale con ottime probabilità di sbarco diretto agli ottavi. Per il Bologna, cammino compromesso o giù di lì: vincere col Lilla diventa vitale per evitare esequie anticipate, poi servirà almeno un miracolo sotto forma di tre punti tra la doppia trasferta a Lisbona e il Borussia Dortmund. Dura? Di più: durissima.

E' il treno della storia e potrebbe passare una volta sola. Quarta giornata di Champions, il Bologna è sostanzialmente a metà percorso ed essendo fermo al pareggio raccolto con lo Shakhtar all'esordio sa bene di non potersi permettere altri passi falsi, soprattutto tra le mura amiche. Di più: per dare consistenza alla tentazione playoff, c'è da battere il Monaco. Fine. Test di alto livello per la difesa di Italiano, imbattuta negli ultimi due turni di campionato ma alle prese con un avversario che in Europa sta correndo (7 punti in tre gare con la ciliegina della vittoria sul Barcellona) con una media goal da far tremare i polsi: tre a partita. Vero, i monegaschi arrivano al Dall'Ara con qualche assenza pesantissima: su tutte, l'ex Juve Zakaria e bomber Balogun. In più, c'è il filotto negativo di due sconfitte consecutive in Ligue 1 a spingere il Bologna all'impresa. Dopo aver aggiustato la rotta in Serie A sottomettendo Cagliari e Lecce, Italiano vorrebbe fare altrettanto anche in Champions. Dove il margine di errore si assottiglia, dove è tempo di aggiungere goal e punti ai complimenti. In campo va il Bologna che tutti si aspettano dalla cintola in giù, con i rientri di Skorupski in porta e di Posch in difesa. Le novità riguardano l'attacco, con la velocità di Iling-Junior e i cingoli di Fabbian preferiti alla concorrenza di Orsolini e Odgaard. Dopo la doppia vetrina inglese concessa a Dallinga, dal 1' si rivede Castro centravanti come al debutto con lo Shakhtar. Va in scena anche una succulenta sfida tra nazionali svizzeri: se Ndoye è l'arma irrinunciabile di Italiano, sul fronte opposto tocca ad Embolo muoversi da riferimento offensivo. Alle sue spalle, i talenti Akliouche e Ben Seghir si spartiscono le fasce mentre Golovin occupa la trequarti. Centrocampo imperniato sulla diga Camara-Magassa, spicca poi la presenza dell'ex Torino Singo al centro della difesa: in Italia si era fatto conoscere come terzino di spinta. Ci si aspettava un match aperto tra squadre che creano e concedono, le attese vengono prontamente ripagate. E' un primo tempo di fuochi d'artificio: Miranda taglia il nastro sparando subito alto col sinistro da ottima posizione, sul ribaltamento di fronte Skorupski inaugura la sua serata di grazia deviando sul palo la superba girata nello stretto di Embolo. Con gli antipasti alle spalle, è il VAR a prendersi la scena. Anche in questo caso, con una stroncatura per parte: il potenziale 0-1 di Singo viene cancellato per carica dello stesso difensore monegasco su Skorupski mentre in chiusura di frazione lo splendido colpo da biliardo di Castro (doppia sponda sui pali e rete nell'unico spunto degno di nota) è vanificato dal fuorigioco di Ndoye all'alba dell'azione. In mezzo, anche un guizzo sul primo palo di Beukema su corner ben addomesticato da Majecki. Gli straordinari toccano però al connazionale Skorupski, ancora decisivo sullo squillo da fermo di un Golovin per il resto in penombra e sul tiro ravvicinato dell'elegantissimo Akliouche. L'esterno biancorosso con chioma vagamente alla Zirkzee, in particolare, impressiona per il suo danzare tra le linee: farà parlare di sé, potete starne certi. In sintesi, prima parte frizzante ma a nessuno riesce il colpo grosso. La vera sorpresa sta insomma nel risultato: uno 0-0 che più misterioso non si può.

C'è una parentesi che pare sorridere al Bologna, c'è un momento in cui l'inerzia sembra sul punto di premiare Italiano. E' lo spezzone iniziale della ripresa, che vede un Monaco distante dall'alto standard fisico e tecnico del primo tempo e i rossoblù al contrario meglio calati in partita. Skorupski trascorre una buona mezzora da disoccupato e la banda di Hutter forse inizia a guardare con benevolenza al pareggio che allungherebbe la striscia positiva. Ma Italiano no, proprio non può starci. Dopo aver sostituito il pur intraprendente ma ammonito Moro con Pobega all'intervallo, il tecnico del Bologna si gioca una doppia carta a metà secondo tempo: Orsolini più Dallinga per Iling-Junior e Castro. Discreto l'impatto del primo, da dimenticare quello del secondo. A far suonare la sveglia a Majecki provvede però Fabbian, puntuale nell'assalto all'area ma ancora a corto di cinismo. Hutter nota il calo dei suoi e corre ai ripari con l'inserimento del fedelissimo Minamino, nuovo trequartista al posto di Ben Seghir. Si entra in zona calda, Italiano prova a ripetere il rito propiziatorio di sabato scorso: dentro Ferguson per l'ovazione del Dall'Ara. Se col Lecce da quella premessa era nato il blitz da tre punti, stavolta arriva l'inattesa doccia fredda: fatali il minuto 86 e la correzione sotto misura di Kehrer, che lascia di stucco Skorupski. Il Bologna non sa più che farsene di complimenti e uscite di scena a testa alta: ora, finito l'ambientamento, sarebbe il momento dei punti. Ma quelli sterzano in direzione Principato. Sotto le Due Torri resta la solita montagna di rimpianti.

 

 

Di seguito, le pagelle della gara.

 

BOLOGNA (4-2-3-1)

Skorupski 7; Posch 6, Beukema 5, Lucumì 6.5, Miranda 6 (90+2' Odgaard s.v.); Freuler 5.5, Moro 6.5 (46' Pobega 6); Iling-Junior 5.5 (68' Orsolini 6), Fabbian 6 (81' Ferguson s.v.), Ndoye 6; Castro 5.5 (68' Dallinga 5).  all.: Italiano 5.5

 

MONACO (4-2-3-1)

Majecki 6; Vanderson 6.5, Singo 7, Kehrer 7, Mawissa 5.5 (78' Caio Henrique s.v.); Camara 6 (78' Matazo s.v.), Magassa 6.5; Akliouche 7, Golovin 6, Ben Seghir 6.5 (71' Minamino 6); Embolo 7.  all.: Hutter 7

 

BOLOGNA-MONACO 0-1 (86' Kehrer)

 

Francesco Piggioli

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