4/MAG/2023Francesco PiggioliFeatured, Sport, L'Angolo del Piggio
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Bologna, continua la maledizione di Empoli: 3-1 al Castellani

Empoli significa tabù, da sempre.

L'ultimo turno infrasettimanale dell'anno non concede deroghe. La piccola cittadina toscana si conferma terra maledetta per i rossoblù, che qui raccolgono quasi solo delusioni dalla notte dei tempi. Il Bologna più sfortunato della stagione crolla sotto i colpi dell'Empoli, insolitamente cinico e spietato sotto porta: l'autogoal di Lucumì dopo trenta secondi spiana la strada agli azzurri, che arrotondano poi con Akpa Akpro e Cambiaghi. Il decimo centro stagionale di Orsolini dal dischetto al tramonto del match è il classico goal della bandiera. Tra le pieghe della gara si nascondono però tutte le recriminazioni possibili e immaginabili di Thiago Motta, che prima si vede annullare due goal nella mezzora iniziale e poi nella ripresa non capitalizza l'infinità di occasioni costruite per riaprire i giochi. Non era decisamente serata.

La notte di gala con la Juve rappresenta già il passato, per difendere l'ottavo posto il Bologna è chiamato a ripetersi in un contesto diametralmente opposto. Turno infrasettimanale, trasferta nella provincia toscana. Cala l'appeal, non possono fare altrettanto concentrazione e determinazione: dietro l'angolo, al Castellani, c'è la classica buccia di banana su cui i rossoblù sono già scivolati a Verona. Perseverare sarebbe davvero diabolico. I precedenti, poi, sono letteralmente da brivido e necessitano di decisa inversione. Ad Empoli, infatti, il Bologna non ha mai vinto in campionato in tutta la sua storia ed è in serie negativa aperta con tre sconfitte di fila. Tre sono però anche i k.o. consecutivi inanellati dai padroni di casa, un ruolino disastrato che ha fatto precipitare di nuovo i ragazzi di Zanetti nel vortice della lotta salvezza. La sfida mette dunque in palio punti molto pesanti per entrambe le sponde. Thiago Motta ripropone in sostanza lo spartito di domenica scorsa, il turnover è solo accennato: a sinistra Cambiaso prende il posto dello squalificato Kyriakopoulos, mentre davanti Aebischer fa inizialmente rifiatare lo stakanovista Ferguson. Centrocampo confermato invece in blocco: tocca di nuovo a Moro e a Dominguez spalleggiare l'intoccabile Schouten. La punta centrale è ancora Barrow, preferito dal 1' a Zirkzee con Arnautovic sulla via del pieno recupero ma neppure convocato (e l'esclusione inizia a far rumore). Reduce da qualche giorno di ritiro dopo la sanguinosa rimonta subita per mano del Sassuolo, l'Empoli presenta il solito 4-3-1-2 in cui Cambiaghi fa coppia con Caputo e Baldanzi s'incarica di cucire il gioco sulla trequarti. In mezzo, Grassi vince a sorpresa il ballottaggio con capitan Bandinelli, match winner all'andata contro il primo Bologna mottiano. Solo panchina per gli ex Vignato e Destro. Pronti via, si richiede subito un puro esercizio di memoria: ricordate l'inizio dell'ultimo Empoli-Bologna, un anno e mezzo fa? Autogoal di Bonifazi pochi istanti dopo il calcio d'inizio e toscani subito avanti. Ebbene, ecco l'identica fotocopia con protagonista Lucumì, che devia alle spalle di Skorupski il primo pallone spedito in area da Parisi. L'incidente tecnico non è che l'anticamera di un tempo tragicomico, a conferma dei contorni maledetti del Castellani per i colori rossoblù. Il Bologna s'impossessa del pallino, lasciando le briciole a Caputo e compagni. E al quarto d'ora proprio Lucumì avrebbe una clamorosa chance di redenzione: colpito in pieno dal tiro di Moro, il centrale colombiano mette fuori causa Vicario con un altro tocco decisivo. Stavolta, nella porta giusta. Piccolo inconveniente: il pallone gli sbatte sul braccio, la manifesta volontà di tenerlo il più possibile attaccato al corpo conta zero. La mannaia del VAR è pura applicazione di regolamento, rete annullata. L'accanimento della sfortuna sul Bologna prosegue imperterrito, basti pensare che dieci minuti dopo Orsolini si accentra e dal limite spara sotto la traversa il bolide del pareggio. Il numero sette pregusta la doppia cifra e festeggia sotto il settore ospiti, ma non ha fatto i conti col solito VAR. Galeotto il rimpallo sulla sua mano in avvio di azione, il sig.La Penna va al monitor e resetta per la seconda volta. Può bastare? Manco per idea. Di lì a poco Soumaoro ha la peggio in un contrasto con Caputo e deve abbandonare la contesa per un problema al ginocchio: Thiago Motta perde il pilone della sua retroguardia e inserisce Bonifazi. Pur accusando gli enormi impacci di Barrow da unico riferimento offensivo, i rossoblù provano ad aggiungere pepe alla manovra ma in chiusura di tempo vengono puniti da un Empoli sornione ma più reattivo. Punizione corta di Marin, sul primo palo sbuca Akpa Akpro con una torsione da signor centravanti per il 2-0, tra gli urlacci di Skorupski rivolti ai difensori appisolati. Potrebbe andare peggio: potrebbe piovere.

Il Bologna sa di dover giocare col cronometro in testa per provare a ribaltare l'inerzia di questa serata infausta, l'approccio alla ripresa testimonia la volontà rossoblù di rompere gli indugi in fretta. L'incornata a fil di palo di Schouten su angolo di Orsolini è tuttavia l'ennesimo segnale desolante: la dea bendata continua a guardare altrove. Al contrario, la deviazione alta di Orsolini sull'unica buona intuizione della partita di Barrow finisce in archivio alla voce “goal sbagliati”. Thiago Motta non demorde e si gioca la carta Zirkzee, dentro proprio per Barrow. In campo anche Ferguson al posto di Moro. E l'Empoli? Una placida amministrazione basta e avanza, per il momento. Allo scoccare dell'ora rischia però tantissimo Parisi, che già ammonito stoppa fallosamente lo scatenato Orsolini a pochi passi dall'area. L'espulsione non sarebbe uno scandalo: eufemismo. Ma il sig.La Penna sceglie la strada della clemenza. Sospirone di sollievo per Zanetti, al quale un'eventuale mezzora finale in inferiorità numerica non avrebbe certo giovato. Il miracolo di Vicario sul tentativo ravvicinato del solito Orsolini è un campanello d'allarme forte e chiaro, allora il tecnico azzurro rinforza le barricate cambiando la natura della sua trequarti: fuori il folletto Baldanzi, dentro i muscoli di Henderson. Ai padroni di casa va davvero tutto bene, tanto che il primo affondo serio di tutta la ripresa coincide con il 3-0 che fa calare il sipario con ampio anticipo. Sviluppo alla mano, Marin con la coda dell'occhio scorge Cambiaghi che ha vita facile nell'impallinare ancora Skorupski. La faccia di Thiago Motta, impietrito a bordo campo, dice molto se non tutto. Il rigore del 3-1 di Orsolini a un passo dal novantesimo è buono solo per le statistiche: la doppia cifra in campionato rappresenta il meritato premio di consolazione per l'ottima gara dell'esterno ascolano. La quarta partita di fila senza vittorie complica invece la corsa del Bologna verso l'ottavo posto che -chissà- potrebbe anche valere un piazzamento europeo. Appuntamento a lunedì sera per la riscossa al Mapei Stadium.

 

Di seguito, le pagelle della gara.

 

BOLOGNA (4-3-3)

Skorupski 6; Posch 5, Soumaoro 6 (38' Bonifazi 6), Lucumì 5, Cambiaso 5.5 (77' Lykogiannis s.v.); Moro 5.5 (54' Ferguson 5.5), Schouten 6.5, Dominguez 6; Orsolini 7, Barrow 5 (54' Zirkzee 5.5), Aebischer 5 (77' Pyyhtia s.v.).  all.: Thiago Motta 5.5

 

EMPOLI (4-3-1-2)

Vicario 7; Ebuehi 6, Walukiewicz 6, Luperto 7, Parisi 5.5; Grassi 6, Marin 7.5 (77' Bandinelli s.v.), Akpa Akpro 7 (77' Stojanovic s.v.); Baldanzi 5.5 (65' Henderson 6); Caputo 5.5 (88' Destro s.v.), Cambiaghi 6.5 (88' Pjaca s.v.).  all.: Zanetti 6.5

 

EMPOLI-BOLOGNA 3-1 (1' Lucumì autogoal, 45+1' Akpa Akpro; 68' Cambiaghi, 88' Orsolini rig.)

 

Francesco Piggioli

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