21/AGO/2023Francesco PiggioliFeatured, Sport, L'Angolo del Piggio
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Bologna, lavori in corso: il Milan passa con Giroud e Pulisic

Nessun presupposto d'impresa, il Bologna salva l'onore ma non porta via punti.

Al Dall'Ara vince con merito il Milan grazie ad una partenza da manuale. Pioli sfrutta l'uno-due firmato da Giroud e da Pulisic nei primi venti minuti per blindare il successo, inutili gli sforzi rossoblù per provare a riaccendere la contesa. Thiago Motta scruta le novità in arrivo sul fronte mercato (Calafiori e soprattutto Karlsson sembrano essere vicinissimi), per il resto può tenersi stretta la reazione d'orgoglio all'interno di 90' divenuti proibitivi in men che non si dica. Il Diavolo tiene invece la scia delle altre nobili vittoriose e lancia un chiaro messaggio al campionato: per lo scudetto c'è un'altra candidatura.

Leggenda popolare vuole che affrontare subito le big sia auspicabile, confidando in meccanismi non ancora perfettamente oliati che possano offuscare la disparità di valori in campo. Peccato che il cartello “lavori in corso”, in questa sfida, faccia molto più al caso del Bologna: e allora, addio vantaggio. Thiago Motta aspetta almeno quattro acquisti dalle ultime curve di mercato, nel frattempo porta in panchina la new entry Fabbian e lucida il debuttante Ndoye a destra. Attacco nuovo di zecca, tra partenze e acciacchi vari le gerarchie dell'anno scorso escono azzerate dal frullatore estivo: esame importante per Zirkzee come riferimento là davanti, mentre intriga la posizione ibrida di Ferguson tra esterno e trequarti. L'addio di Schouten apre un cratere in mezzo al campo: il supplente per il momento è Aebischer, affiancato a capitan Dominguez. Per il sostituto vero e proprio, Thiago chiede aiuto a Sartori e a Saputo (presente in tribuna per questo esordio di gala). Dall'Ara con l'abito buono, il primo tutto esaurito stagionale accoglie un Milan deciso a rispondere per le rime alla partenza lanciata di Inter, Juve e Napoli. Pulisic, Giroud e Leao sono i moschettieri che guidano l'assalto ai tre punti dell'ex Pioli in uno stadio dove il Diavolo non perde dalla notte dei tempi: correva l'anno 2002, l'ultima vittoria casalinga del Bologna fu un 2-0 firmato da Fresi e Cruz. In difesa recupera Calabria, unico italiano in campo tra i ventidue titolari delle due squadre: dato singolare e meritevole di profonda riflessione. Curiosità, poi, per il nuovo assetto rossonero in quella mediana orfana di Tonali. Con Loftus-Cheek e Krunic votati più all'interdizione, fari puntati sul metronomo Reijnders reduce da un ottimo pre campionato. Prima del via alle ostilità, sentito e toccante minuto di silenzio in memoria di Carletto Mazzone, scomparso sabato e protagonista di pagine indelebili da tecnico rossoblù. Illude la traversa centrata dopo appena venti secondi da Lykogiannis con un sontuoso sinistro dal limite, in realtà il primo tempo si rivela in fretta a senso unico con il Milan assoluto padrone. A Pioli bastano un paio di folate per mettere le mani sul match, con i simboli della campagna acquisti in vetrina. Il tap in vincente di Giroud al 12' è infatti propiziato da un'incursione coi fiocchi di Reijnders, abilissimo a tener vivo il pallone scodellato da Pulisic sul secondo palo e ad inventarsi un assist perfetto per il bomber francese; non pervenuta la difesa rossoblù, incredibilmente appisolata. Segue poi combinazione nello stretto tra lo stesso Giroud e Pulisic, che dal limite aziona il cannone e non lascia scampo a Skorupski. Inserimenti e lucidità di Reijnders, classe e potenza di Pulisic: Pioli si gode i biglietti da visita dei suoi nuovi innesti. In sostanza, il cronometro segna 20' e la sensazione è che un verdetto quasi definitivo si allunghi già sul prato del Dall'Ara. Anche perché il Bologna non lancia segnali di riscossa, mentre Giroud sfiora il tris con un sinistro volante che chiama Skorupski al tuffo plastico. Thiago Motta sfrutta il cooling break di metà frazione per correggere qualcosa, spicca in particolare l'inversione di ruolo tra Dominguez e Moro con il capitano rossoblù -unico a resistere nella prima parte di sofferenza- spostato sulla trequarti. Aebischer annaspa, Zirkzee fa pochissimo per asciugare le lacrime delle vedove di Arnautovic. Ci prova Ferguson, ma il suo destro trova la pronta risposta di Maignan. Più spigliato il Bologna a ridosso dell'intervallo, grazie anche al calo del Milan dopo quell'avvio da incorniciare. Ma a Thiago Motta servirebbe molto di più per rimettere in discussione il risultato.

Orsolini per Moro è la mossa del tecnico italobrasiliano all'intervallo, con il chiaro intento di rinunciare ad un po' di palleggio per aggiungere soluzioni offensive. Il numero sette si sistema sull'amata mattonella a destra, Ndoye trasloca sul lato opposto e Ferguson torna a calpestare zolle centrali. Thiago Motta viene premiato da uno spezzone incoraggiante dei suoi all'uscita dai blocchi, ora tocca a Pioli alzare la voce per far suonare la sveglia. Ndoye sfiora l'1-2 con una fuga prelibata e chiusa da sinistro sul primo palo sporcato provvidenzialmente da Maignan, costretto a ripetersi subito dopo di puro istinto su Aebischer. Qualche scricchiolio di troppo nella retroguardia rossonera, già sul banco degli imputati dalle amichevoli estive; Pioli registra e annota, sperando di non dover pagare dazio. Complice il caldo vietnamita della serata bolognese, la partita si sgonfia col passare dei minuti. Motta inserisce El Azzouzi al posto di un esausto Dominguez, Pioli spende addirittura quattro cambi contemporanei. Dentro Kalulu e Pobega, ma soprattutto gli attesissimi Chukwueze e Okafor: fuori Calabria e Loftus-Cheek oltre ai goleador Pulisic e Giroud. A guidare le sortite rossoblù è ancora Ndoye, più che positivo al debutto assoluto. Nel finale spazio anche per Van Hooijdonk, ad oggi unica e più che mai precaria alternativa a Zirkzee in attacco: messaggio a dirigenza e tifosi? Resta giusto il tempo per ammirare l'unico, vero squillo della gara di Leao (fermato dal palo) prima del triplice fischio. Il cantiere rossoblù resta aperto ma all'orizzonte si staglia già la sagoma della Juventus, prossima avversaria. Per fortuna di Thiago Motta, questa turbolenta estate è ormai agli sgoccioli.

 

Di seguito, le pagelle della gara.

 

BOLOGNA (4-2-3-1)

Skorupski 6; Posch 6, Beukema 6, Lucumì 5, Lykogiannis 5.5 (87' Corazza s.v.); Aebischer 5.5, Dominguez 6 (73' El Azzouzi 6); Ndoye 6.5, Moro 5.5 (46' Orsolini 6), Ferguson 6 (87' Urbanski s.v.); Zirkzee 5 (87' Van Hooijdonk s.v.).  all.: Thiago Motta 6

 

MILAN (4-3-3)

Maignan 6.5; Calabria 6 (73' Kalulu 6), Thiaw 6.5 (88' Kjaer s.v.), Tomori 5.5, Hernandez 6; Loftus-Cheek 6 (73' Pobega 6), Krunic 6.5, Reijnders 7; Pulisic 7.5 (73' Chukwueze 6), Giroud 7 (73' Okafor 6), Leao 6.5.  all.: Pioli 7

 

BOLOGNA-MILAN 0-2 (12' Giroud, 20' Pulisic)

 

Francesco Piggioli

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