11/APR/2022Francesco PiggioliFeatured, Sport, L'Angolo del Piggio
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CALCIO - Arnautovic illumina il Bologna: doppietta e Samp al tappeto

Arna letale, sempre e comunque.

Il Bologna si affida al suo bomber principe e stende come da consolidata tradizione la malcapitata Sampdoria, che resta invischiata nei bassifondi. Con il 2-0 maturato nella notte del Dall'Ara, salgono a sette le vittorie di fila ottenute dai rossoblù contro i blucerchiati: serie positiva che ha del clamoroso. Due goal nati dal mancino nuovamente affilato di Dijks, il migliore in campo tra i comuni mortali. Già, perché in fondo Marko Arnautovic è un capitolo a parte. Primo tempo da leader a tutto campo, anche senza goal: la sensazione che possa spaccare mondo e partita da un momento all'altro s'allunga sul prato del Dall'Ara, la ripresa si limita a certificare. Uno-due da killer d'area, la doppia cifra all'esordio rossoblù e con altre sette gare a disposizione è bottino prelibato: raggiunti Adailton e il miglior Destro bolognese (stagione 2016/2017), solo due mostri sacri come Marco Di Vaio e Alberto Gilardino hanno saputo fare di più negli ultimi quindici anni di storia rossoblù in Serie A. In particolare, il violinista di Biella è appostato appena due reti sopra. L'inseguimento all'élite parte ufficialmente stasera.

In casa Bologna l'obiettivo è riannodare i fili con la vittoria che manca da quasi due mesi, ovvero dall'ultima visita di una squadra ligure al Dall'Ara: quel 2-1 imposto a fine febbraio allo Spezia in rimonta rappresenta anche l'unico successo rossoblù del 2022. E allora, almeno sulla carta, quale avversario migliore della Sampdoria sempre sconfitta negli ultimi sei precedenti totali tra Bologna e Genova? Per i ragazzi di Mihajlovic l'avversario di turno è autentico talismano e anche la storia meno recente parla chiaro: la Samp non sbanca il Dall'Ara dal novembre 2003, quasi 19 anni fa. Segnò Cristiano Doni e a guidare l'attacco blucerchiato c'era Fabio Bazzani, oggi membro dello staff tecnico di Sinisa. Non solo: va interrotto anche un digiuno da goal che perdura ormai da quattro giornate consecutive, solo in parte nascosto dall'ottimo punto raccolto lunedì scorso al cospetto del Milan. E proprio da quella reazione convincente sul piano tecnico e caratteriale vuole ripartire il Bologna, non a caso confermato in toto nell'undici di partenza. La spalla di Arnautovic è ancora Barrow, che vince il duello con Orsolini; strappa la conferma anche Aebischer ai danni del grande ex Soriano, a mezzo servizio per l'ormai nota microfrattura al piede. Per la notizia più bella bisogna però volgere lo sguardo verso la panchina, dove dopo quasi tre mesi riappare Nico Dominguez: rientro pesantissimo, del resto i numeri la dicono lunga e testimoniano come la stagione del Bologna si sia ingolfata proprio in concomitanza con l'indisponibilità del nazionale argentino. Un caso? A sensazione, secco no. Classico 4-3-1-2 invece per la Samp di Giampaolo, con Sensi trequartista puro alle spalle di Caputo e Sabiri. Rincon è il perno della mediana completata da Candreva e Thorsby, mentre l'ex Ferrari affianca Colley al centro della difesa. Meglio il Bologna nel primo tempo, si nota l'intenzione di mettere subito le mani sulla partita. Un rasoterra di Arnautovic addomesticato da Audero stappa il match, segue combinazione nello stretto tra lo stesso numero 9 e Barrow; il gambiano sceglie la soluzione raffinata a giro, palla che sorvola di poco la traversa. Applausi convinti del Dall'Ara, la Samp fatica ad uscire col fraseggio pulito invocato da Giampaolo. Ferrari suda le proverbiali sette camicie per provare a contenere Arnautovic, che fila via a sinistra e cerca ancora di premiare Barrow: deviazione mancata per questione di centimetri, Audero sospira di sollievo. Le occasioni sono tutte di stampo rossoblù, nel finale di tempo Hickey decide di mettersi in proprio avviando l'azione con un colpo di tacco e chiudendo con un sinistro carico di buone intenzioni ma fuori misura. Dijks sulla corsia opposta scava solchi a suon di discese, Medel arringa nelle retrovie con il solito furore dopo aver rischiato di salutare anzitempo la contesa: dolorosissimo il contrasto con Thorsby, ma il Pitbull conferma la fama di osso duro e stringe stoicamente i denti. E la Sampdoria? Quasi solo fase di non possesso. Ai 45' iniziali del Bologna, insomma, manca solo il goal.

La ripresa si apre però con una fiammata blucerchiata. Su lancio lungo da dietro, Caputo è magistrale nel prendere posizione ai danni di Soumaoro e può presentarsi a tu per tu con Skorupski con la doppia cifra lì a portata di mano ma il portiere rossoblù gli chiude la porta in faccia. Superato il rischio della beffa, il Bologna è chiamato a risintonizzarsi sulle giuste frequenze. Su input di Sinisa, Tanjga e De Leo hanno appena tolto Svanberg per inserire Soriano. Forse, anche un pizzico di scaramanzia dietro la scelta: la Samp resta l'ultima vittima del capitano rossoblù, un anno fa al Dall'Ara. Da allora, il via a questa lunga astinenza da goal che sta assumendo i contorni di una vera e propria maledizione. All'ora esatta di gioco, doppia mossa per il Bologna: dentro Sansone e l'osannato Dominguez, fuori Barrow e Aebischer. Rossoblù premiati in men che non si dica, il cross di Hickey trova la sponda perfetta di Dijks sul secondo palo e la conseguente, decisiva irruzione di Arnautovic nel cuore dell'area piccola. Goal da centravanti vero che vale la doppia cifra in campionato: come i centravanti veri, sì. Contromossa immediata di Giampaolo, che chiede aiuto all'eterno Quagliarella. Esce Rincon e la Sampdoria si distende ora in un 4-3-3 molto offensivo in cui Sensi scala a centrocampo e Sabiri diventa esterno d'attacco. E' tuttavia il Bologna a sfiorare il bis, ancora con lo scatenato Arnautovic sugli scudi: numero circense, stop e tiro alla velocità dei fuoriclasse e palla che s'infrange sulla traversa ad Audero battuto. Samp che accusa il cambio modulo e si fa trovare ancora scoperta, Arnautovic si inventa rifinitore e spalanca una prateria davanti a Sansone che va a colpo sicuro per il 2-0. Niente da fare, traversa piena: ed è la seconda di fila nel giro di pochi minuti, un lusso che nel calcio spesso si rischia di pagare a caro prezzo. Nel frattempo esce Medel, salutato dal tributo del Dall'Ara: omaggio al sacrificio e alla generosità di un guerriero. Non c'è tempo di sedersi, per i tifosi rossoblù. Funziona ancora l'asse Dijks-Arnautovic, favorito dalla svirgolata di Yoshida; il panzer austriaco elude il ritorno di Colley con un controllo d'alta scuola e trafigge imparabilmente Audero. Doppietta di Arna, che si arrampica così a quota undici e conferma di avere un debole per la Liguria: sette dei suoi undici goal li ha infatti rifilati a Genoa, Sampdoria e Spezia tra andata e ritorno. La banda di Giampaolo è ora fuori dai giochi, il Bologna potrebbe dilagare in campo aperto ma prima Sansone grazia per la seconda volta i blucerchiati poi Colley mura sul più bello un Arnautovic in odor di tripletta. Nulla che possa comunque sporcare la festa grande del Dall'Ara al triplice fischio del sig.Pairetto. Quando conta, Arna letale c'è. Il Bologna si aggrappa al suo totem e risale, aspettando la Juve con un sogno proibito nascosto in saccoccia.

 

Di seguito, le pagelle della gara.

BOLOGNA (3-5-2)

Skorupski 6.5; Soumaoro 6.5, Medel 7 (74' Bonifazi 6), Theate 6.5; Hickey 6.5, Aebischer 6 (60' Dominguez 6.5), Schouten 7, Svanberg 5.5 (46' Soriano 6), Dijks 7; Barrow 6 (60' Sansone 5.5), Arnautovic 8.  all.: Mihajlovic (in panchina Tanjga) 7

 

SAMPDORIA (4-3-1-2, dal 67' 4-3-3)

Audero 6; Bereszynski 5, A.Ferrari 5.5 (60' Yoshida 4.5), Colley 5.5, Murru 5 (80' Augello s.v.); Candreva 5 (80' Vieira s.v.), Rincon 6 (67' Quagliarella 5.5), Thorsby 6; Sensi 5.5; Sabiri 5, Caputo 6.  all.: Giampaolo 5.5

 

BOLOGNA-SAMPDORIA 2-0 (61' Arnautovic, 76' Arnautovic)

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