17/SET/2022Francesco PiggioliFeatured, Sport, L'Angolo del Piggio
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CALCIO - Bologna al palo, l'Empoli rovina il debutto di Thiago Motta: 0-1 al Dall'Ara

Falsa partenza per Thiago.

Il Bologna inciampa in casa contro l'Empoli e battezza nel peggior modo possibile il nuovo corso tecnico. A guastare l'esordio di Thiago Motta, oltre al sigillo decisivo di Bandinelli nella ripresa, ci si mettono i pali della porta di Vicario. Con i rossoblù sotto e alla ricerca del pareggio, prima Arnautovic colpisce il palo di testa e poi Zirkzee ad un passo dal gong centra la traversa. Mani vuote e musi lunghi in casa Bologna, mentre l'Empoli brinda alla prima vittoria dell'anno e sorpassa proprio Medel e compagni in classifica. Al di là della sfortuna e delle coincidenze avverse (goal subito nel miglior momento rossoblù), il nuovo allenatore avrà molto da lavorare per trasmettere i suoi concetti di gioco ad una squadra apparsa a lungo confusa e a disagio nella nuova veste tattica. Ora la sosta, prima della trasferta dello Stadium contro la Juventus.

Su il sipario, la settima giornata inaugura il primo Bologna di Thiago Motta. Dopo che il felice interregno Vigiani-Magnani ha portato in dote tre punti corposi nel derby con la Fiorentina, per il taglio del nastro il tecnico italo-brasiliano opta per una mezza rivoluzione: largo alla difesa a quattro, ripudiata da Mihajlovic proprio in seguito alla disfatta di un anno fa al Castellani contro l'Empoli. Davanti all'ex Skorupski i terzini sono De Silvestri e Cambiaso, con Posch-Lucumì inedita coppia centrale. Il ribaltone tattico riporta all'antico anche Gary Medel, che lascia i galloni di leader della retroguardia per riappropriarsi del ruolo di mediano con compiti protettivi; ad affiancarlo è Schouten. Tornano anche gli esterni offensivi dopo il lungo oblio: Orsolini a destra, Barrow sul fronte opposto. Soriano agisce da trequartista puro alle spalle del recuperato e sempre più imprescindibile Arnautovic, capocannoniere solitario del campionato con 6 centri in altrettante gare. Empoli ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale, alla bontà delle prestazioni bisogna iniziare ad allegare punti pesanti e allora mister Zanetti mira a bissare il blitz al Dall'Ara compiuto col Venezia nella scorsa stagione. Non c'è il grande ex Destro, alle prese con un infortunio muscolare; Zanetti conferma l'undici che ha creato più di un grattacapo alla Roma, in cui a dividersi l'attacco sono Lammers e Satriano con l'unica eccezione rappresentata da Bajrami, chiamato ad assicurare estro e fantasia alle loro spalle. Solo panchina per Pjaca, sconfitto a sorpresa nel ballottaggio. Inizio da film horror per il Bologna, forse fregato da un mix di emozione per le tante novità e di necessità di registrare i meccanismi introdotti dalla gestione Thiago Motta. Nel giro di dieci minuti Lammers (due volte) e Satriano dispongono di tre ghiottissime palle goal per sbloccare il risultato e le gettano tutte alle ortiche; al capolavoro di reattività di Skorupski in risposta alla capocciata a botta sicura di Lammers si somma il doppio errore ravvicinato della coppia offensiva empolese, che non sfrutta gli omaggi offerti rispettivamente da Cambiaso e da Posch. Bologna in bambola, aggrappato al suo portiere e incapace di affacciarsi dalle parti di Vicario. Mastica amaro Zanetti: da conoscitore delle regole non scritte del calcio sa bene che certi sprechi, di solito, si pagano a caro prezzo. Il vento infatti cambia in fretta e i rossoblù, usciti indenni dal primo quarto d'ora, rilanciano. Orsolini servito da un generosissimo Medel costringe Vicario alla prima parata, poi ancora il n°7 si ritrova a disposizione il pallone dell'1-0, scodellato da Barrow sulla sua testa: l'incornata da due passi assume le sembianze di una respinta da difensore e l'occasione sfuma, tra i rimpianti del Dall'Ara. Classico goal "mangiato", non si scappa. La partita fila via su buoni ritmi, le squadre rinunciano a chiudersi e si allungano già nella prima parte. Nel complesso però non entusiasma il Bologna, con Barrow e soprattutto Orsolini decisamente sottotono: del resto, un 4-2-3-1 in cui gli esterni d'attacco non funzionano è limite e problema più che risorsa. All'intervallo, insomma, il rammarico negli spogliatoi se lo porta l'Empoli.

Un effetto collaterale del nuovo assetto rossoblù è l'improvvisa solitudine di Arnautovic, poco cercato e assistito nei 45' iniziali. Thiago Motta fa passare i primi minuti e poi mescola un po' le carte. Fuori De Silvestri e Soriano, dentro Kasius e Dominguez. Cambiano le caratteristiche del fantasista, con l'argentino meno fisico ma più qualitativo rispetto al capitano. Ed è subito potenziale svolta, quando di lì a poco Ismajli intercetta col braccio largo il cross di Cambiaso: il sig.Volpi indica il dischetto senza indugio, ma il VAR segnala il fuorigioco da parte dell'esterno ex Genoa e il rigore viene spazzato via. Inerzia favorevole ai rossoblù, la prima discesa di Kasius partorisce un cross telecomandato per Arnautovic: tuffo acrobatico ma inzuccata fuori misura; da un cecchino come lui, lecito attendersi di più. L'azione alla mano Arnautovic-Barrow-Orsolini chiusa dal destro velenoso di quest'ultimo deviato in angolo dal gran riflesso di Vicario fa risuonare l'allarme in casa Empoli, con Zanetti costretto a correre ai ripari. I toscani ridisegnano il rombo mediano, immettendo dinamismo e fisicità: Grassi rileva Marin, Henderson sostituisce Bajrami. La mossa si rivela felice, perché la prima incursione dello stesso Henderson produce il vantaggio empolese; uscita bassa così così di Skorupski sul rasoterra, il pallone passa e arriva sui piedi di Bandinelli che deposita in rete senza alcuna difficoltà. Reazione rossoblù immediata, da corner. Palla lunga, Arna vola in sospensione ma la sua capocciata si stampa sul palo a Vicario battuto. Sinistri segnali di giornata storta che s'allungano sul pomeriggio del Dall'Ara. Aebischer più Vignato, doppio cambio per Thiago Motta che rivoluziona il centrocampo in vista del gran finale. La risposta dell'Empoli? Fazzini e Pjaca per Bandinelli e Haas. I fischi accompagnano all'uscita il deludente Orsolini quando Motta decide di sganciare anche Zirkzee per l'ultimo assalto e proprio l'ex Bayern in pieno recupero si ritrova sul sinistro in mischia il pallone del pareggio: traversa piena e certificato su una partita maledetta. Finisce con i toscani in trionfo per il primo successo dell'anno, Zanetti viola il Dall'Ara per il secondo anno di fila. L'avvio di Thiago Motta è invece col broncio.

 

Di seguito, le pagelle della gara.

BOLOGNA (4-2-3-1)

Skorupski 6; De Silvestri 6 (57' Kasius 6), Posch 5.5, Lucumì 6, Cambiaso 5; Medel 6.5 (79' Aebischer s.v.), Schouten 5.5 (79' Vignato s.v.); Orsolini 4.5 (88' Zirkzee s.v.), Soriano 5 (57' Dominguez 5.5), Barrow 5.5; Arnautovic 5.5.  all.: Thiago Motta 5.5

 

EMPOLI (4-3-1-2)

Vicario 6; Stojanovic 6, Ismajli 5.5, Luperto 6.5, Parisi 6; Haas 6 (79' Fazzini s.v.), Marin 5.5 (65' Grassi 6), Bandinelli 7 (79' Pjaca s.v.); Bajrami 6 (65' Henderson 6.5); Lammers 5, Satriano 6 (57' Cambiaghi 6.5).  all.: Zanetti 6.5

 

BOLOGNA-EMPOLI 0-1 (75' Bandinelli)

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