21/AGO/2022Francesco PiggioliFeatured, Sport, L'Angolo del Piggio
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CALCIO - Bologna nel limbo, non basta Arnautovic: il Verona strappa il pari

A metà strada, né carne né pesce.

Stenta a decollare il campionato del Bologna, fermato sul pareggio al Dall'Ara dal Verona. Rossoblù avanti con il sigillo del solito Arnautovic ma ripresi a fine primo tempo dall'inzuccata di Henry. Sì, finisce in parità anche la sfida tra centravanti e alla fine della fiera sorride solo Cioffi, che con questo punto bolognese puntella una panchina già segnalata piuttosto traballante dopo il pessimo inizio stagionale. Non può dirsi del tutto soddisfatto Mihajlovic: inutile girarci attorno, da questa serata si attendeva la prima vittoria dell'anno. Il match si mette sui binari giusti, ma il Bologna di oggi resta un cantiere aperto infarcito di punti interrogativi e di difetti che il Verona è scaltro ad evidenziare non solo nell'azione del pareggio. A complicare i piani di Sinisa, l'espulsione di Orsolini al tramonto del match: intervento scomposto ai danni di Hongla, rosso diretto che ci sta e addio ai sogni di sorpasso.

Sulla carta sarebbe sfida di media borghesia della Serie A, ma sia il Bologna sia il Verona vengono da due sconfitte all'esordio ed escono per ora parecchio ridimensionati dalla sessione di mercato. Mihajlovic ha perso tre titolari tra difesa e centrocampo e fatica a colmare le lacune: in particolare, la squalifica di Soumaoro unita all'indisponibilità del neoacquisto Lucumì (questioni burocratiche) apre una falla là dietro cui Sinisa prova a rimediare arretrando De Silvestri e lanciando di conseguenza Kasius dal 1' sulla destra. Cambiaso vince il duello con Lykogiannis a sinistra, mentre davanti il partner di Arnautovic è Orsolini: debutto assoluto per l'esterno ascolano, a secco di minuti nei primi due impegni ufficiali tra coppa e campionato. Non va assolutamente meglio a Cioffi, già segnalato a rischio esonero dopo l'approccio horror alla stagione: all'eliminazione roboante dalla Coppa Italia (con tanto di poker subito in casa per mano del Bari) ha fatto seguito la pesante cinquina rifilata sempre al Bentegodi dal Napoli. Due k.o. con nove goal subiti e un'aria di smobilitazione generale ad appesantire il contesto. Quadretto tutt'altro che confortante, insomma. Costretto a rinunciare anche a Barak (ad un passo dalla Fiorentina), ultimo moschettiere dell'attacco dell'anno scorso ai saluti dopo Caprari e Simeone già salpati verso nuove avventure, l'Hellas punta forte sul tandem Henry-Lasagna e preferisce il fosforo di Hongla alla tecnica di Veloso a centrocampo. Pronti via, l'attacco veronese mette subito a soqquadro l'improvvisata retroguardia rossoblù. Cross di Hongla e taglio perfetto sul primo palo da parte di Henry: il tocco da rapace del centravanti francese s'infrange sulla traversa e rimbalza sulla linea senza varcarla per il sospirone di sollievo di tutto il Dall'Ara. Sul conseguente corner, il pericolo lo crea invece Lasagna: palla di poco fuori e sonora ramanzina di Skorupski alla compagnia. Sul cronometro è trascorso appena un minuto e per il Bologna sono già brividi veri. Passato lo spavento, piano piano Medel e compagni prendono le redini del match come da copione. Molto lavoro sulle fasce per Kasius e Cambiaso, quest'ultimo poco oltre il quarto d'ora pesca Arnautovic solo soletto sul secondo palo: torsione difettosa per un errore non da lui. Ha comunque modo di rifarsi con gli interessi di lì a breve, il bomber rossoblù. Azione da manuale e tutta di prima, avviata proprio da una sponda di Arnautovic per Soriano; palla a Schouten, che a sua volta libera la corsa di Kasius: assist col contagiri da parte dell'esterno olandese per il movimento da signore dell'area di Arna, spietato nel fulminare Montipò. Secondo goal consecutivo per il n°9, già a segno al debutto all'Olimpico. L'esultanza con le dita rivolte verso il prato del Dall'Ara suona come definitivo certificato di permanenza e manda in visibilio il popolo rossoblù. Serata in discesa, del resto questo Verona tolta la fiammata iniziale sembra davvero poca cosa. Arnautovic reclama a gran voce più assistenza, sentendo che il momento è propizio per colpire ancora. Invece il Bologna evita di finire l'avversario in difficoltà e in chiusura di frazione mette in luce tutti i suoi problemi di tenuta difensiva. Dal primo, vero affondo di Lazovic a sinistra sgorga un cross al bacio per la testa di Henry, ariete di professione: Bonifazi si fa cogliere fuori posizione, capocciata vincente per l'1-1. La gara s'infiamma, sale in cattedra un Orsolini fin lì marginale che litiga però con i centimetri: l'immediato nuovo vantaggio viene vanificato dopo consulto VAR per fuorigioco impercettibile su invito di Arnautovic, poi lo stesso Orso sfiora un goal da cineteca da metà campo in seguito ad errore in disimpegno di Montipò. Pallone a lato di un soffio, con il Dall'Ara tutto in piedi. In mezzo, l'occasionissima veronese con Ilic che s'inventa una staffilata in controbalzo dal limite domata con autentico miracolo da Skorupski. Per essere incrocio tra convalescenti, niente male come primo tempo.

L'intervallo placa ritmo e animi, l'avvio di ripresa è più felpato. S'arrende subito Faraoni, toccato duro nei 45' iniziali: in campo il giovane Terracciano, classe 2003. I grattacapi per il Bologna continuano tuttavia ad arrivare dalla corsia mancina, dove Lazovic galvanizzato dall'assist per Henry inizia a sgommare come nei giorni migliori: stavolta il beneficiario del suggerimento è Tameze, bravo ad inserirsi con i tempi giusti ma non altrettanto efficace nella deviazione sottomisura che finisce incredibilmente sopra la traversa. Risponde il Bologna, ancora con il sinistro dalla distanza di Orsolini su cui fa buona guardia Montipò. Si arriva all'ora di gioco ed è il Bologna a dover forzare i tempi, a caccia della vittoria. Sinisa richiama Kasius e Soriano, dentro Lykogiannis e Vignato; Cambiaso trasloca a destra. I fari sono comunque puntati proprio su Vignato, che radiomercato indica tra i principali indiziati a partire (destinazione Sampdoria). Mezzora molto importante per il suo futuro, in sostanza. Segue altro tentativo rossoblù da fuori area, ma il tiro di Dominguez non turba più di tanto Montipò. Cala bruscamente l'intensità, come da prassi nel calcio d'agosto. Si cerca il classico episodio, ad un quarto d'ora dal termine un guizzo da una parte o dall'altra può segnare il punto di non ritorno. Proprio quando il Bologna pianifica l'arrembaggio, una sciocchezza di Orsolini complica terribilmente le strategie di Sinisa: entrata con piede alto e tacchetti spianati molto vicini alla testa di Hongla, il sig.Marcenaro estrae il rosso diretto senza pensarci su. Decisione plausibile, a stretto termine di regolamento. Seconda espulsione consecutiva per i rossoblù, dopo Roma. E, proprio come una settimana fa a Roma, il Bologna rischia di lasciare per strada punti pesanti a causa di clamorose ingenuità individuali. Il Verona sotto sotto inizia a fare più di un pensierino ai tre punti e per poco la beffa non si concretizza al minuto 85, quando sugli sviluppi di un corner Lasagna indirizza fuori da ottima posizione. Scorrono i titoli di coda e per il Bologna s'allunga la sensazione di un'altra chance non sfruttata pienamente. Per la seconda volta in due partite. Sabato prossimo, test di lusso a San Siro contro il Milan campione d'Italia. Altro che occasioni da cogliere: lì servirà la gara perfetta.

 

Di seguito, le pagelle della gara.

BOLOGNA (3-5-2)

Skorupski 7; De Silvestri 6, Medel 6.5, Bonifazi 5; Kasius 6.5 (64' Lykogiannis 6), Dominguez 6.5 (89' Aebischer s.v.), Schouten 6, Soriano 5.5 (64' Vignato 5.5), Cambiaso 6; Orsolini 5.5, Arnautovic 7.  all.: Mihajlovic 6

 

HELLAS VERONA (3-5-2)

Montipò 6; Coppola 6, Gunter 5, Retsos 6; Faraoni 5.5 (52' Terracciano 6.5), Tameze 5.5, Hongla 6.5 (81' Veloso s.v.), Ilic 6.5, Lazovic 6.5; Lasagna 5.5, Henry 7 (89' Djuric s.v.).  all.: Cioffi 6

 

BOLOGNA-HELLAS VERONA 1-1 (21' Arnautovic, 43' Henry)

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