27/APR/2022Francesco PiggioliFeatured, Sport, L'Angolo del Piggio
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CALCIO - Bologna, notte da sogno! Arnautovic e Sansone ribaltano l'Inter

Non svegliateci, per favore.

E' la preghiera del popolo del Dall'Ara, che stringe tra le mani lo scalpo dell'Inter. Non succedeva da vent'anni esatti, da queste parti. Vent'anni: nel calcio, un paio di ere geologiche. Bologna senza pietà e con precisione svizzera: dopo Milan e Juve, è il turno dello stop all'Inter. Dopo i pareggi, arriva il bottino pieno. Filotto ravvicinato che profuma di magia, che svolta radicalmente un campionato indirizzato verso il più totale anonimato non più tardi di venti giorni fa. Potere del calcio, bellezza. I nerazzurri pagano la recita stonata dell'attacco e, soprattutto, il disastro di Radu al tramonto del match. Mazzata difficile da digerire per il portiere di riserva, in campo per l'indisponibilità di Handanovic: svirgolata e strada spianata al sorpasso di Sansone. Forse, una pietra tombale sullo scudetto. Prima, un superbo Arnautovic aveva risposto all'assolo iniziale di Perisic. Per Arna il goal alla squadra che lo portò in Italia vale l'aggancio ad Alberto Gilardino, che toccò quota tredici nel suo unico anno rossoblù: dal 2013 ad oggi, nessuno ha saputo far meglio di così. Notte speciale, di quelle che non si dimenticano per un bel po'.

Cena di gala per il Bologna, che cova desideri di particolarissimo Triplete contro l'unica squadra italiana capace di realizzarlo sul campo nel lontano 2010. Dopo Milan e Juve, fermare anche l'Inter riempirebbe di significato l'intera stagione. Pubblico e sapore delle grandi occasioni al Dall'Ara, che sfiora quota 25mila presenze cavalcando l'ottimo stato di forma rossoblù (striscia positiva di quattro risultati utili di fila) oltre al blasone dell'avversario. In casa contro i nerazzurri non si raccolgono punti dal 2017 e la vittoria manca all'appello addirittura da vent'anni tondi. Per ribaltare l'andazzo Tanjga e De Leo ricompongono la spina dorsale tipo, fondata su due ex di turno: Medel rientra dopo la grazia del Giudice Sportivo (squalifica ridotta da due turni a uno solo) e Arnautovic riprende le chiavi dell'attacco lasciato orfano contro l'Udinese. La solita bagarre tra Orsolini e Barrow per la casella di seconda punta vede vincitore il gambiano. Resta fuori il solo Dijks, l'emergenza evapora in men che non si dica. Skorupski e Schouten completano l'asse centrale, il rientro di Soumaoro ripristina la difesa titolare dopo gli impacci manifestati dai sostituti domenica scorsa. Bologna sostenuto idealmente da tutta l'Italia anti interista a partire dal Milan spettatore molto più che interessato, nerazzurri viceversa a caccia di tre punti cruciali sulla via dello scudetto; con la quinta vittoria consecutiva in campionato Simone Inzaghi riconquisterebbe la vetta reale (e non più solo virtuale) a tre mesi di distanza dall'ultima volta. A quattro giornate dal gong, una discreta ipoteca sul tricolore. L'assenza di Gosens spazza via l'idea di turnover a sinistra, dove per forza di cose viene confermato l'imprendibile Perisic dell'ultimo periodo: esame tostissimo per De Silvestri. Rotazione anche in attacco, con Correa schierato al fianco di un Lautaro Martinez decisamente on fire (4 goal nelle ultime tre gare tra Serie A e Coppa Italia). Panchina iniziale per Dzeko, non proprio brillantissimo nelle uscite più recenti ma capace di infilare una doppietta da subentrato all'andata. A San Siro finì 6-1, nel conto preparato dal Bologna ci sarebbe anche la voglia di vendicare l'umiliazione patita. Forfait dell'ultim'ora per Inzaghi, costretto a rinunciare a capitan Handanovic fermato da problemi alla schiena: al suo posto tra i pali il vice Radu. Per i rossoblù, pronti via ed è subito falsa partenza. Fischio d'inizio che ancora risuona nell'aria, Perisic si mette in proprio sconfinando in zolle a lui estranee: su azione da rimessa laterale, l'esterno croato sguscia tra Soumaoro e Theate, si accentra, salta Barrow con tunnel e spara forte sul primo palo per l'immediato vantaggio nerazzurro. Gongola Inzaghi, match su binari da sogno per l'Inter mentre il Bologna non reagisce al cazzotto ricevuto a freddo. Nella prima parte è monologo avversario, Lautaro potrebbe fare bis di lì a poco ma viene murato dalla scivolata salvifica di Soumaoro. In precedenza, un'uscita da manuale di Skorupski aveva sventato la solita incursione mortifera di Barella. Proprio il mediano della Nazionale con la sua posizione ibrida tra centrocampo e trequarti in questa fase crea patemi a getto continuo, con la complicità delle puntuali discese di Dumfries: non durerà a lungo, per fortuna rossoblù. Il raddoppio sembra dietro l'angolo, prova addirittura a salire in cattedra Skriniar con cavalcata dalle retrovie: sinistro fuori ma rossoblù che barcollano a più non posso. Tanjga si sgola a bordo campo chiedendo una risposta, del Bologna che ha creato problemi in serie a Milan e Juve non c'è traccia sul prato del Dall'Ara per quasi mezzora. Poi, all'improvviso, il lampo. Barrow indovina la giocata al limite dell'area e indirizza sul palo lungo, dove Arnautovic si presenta puntuale per la capocciata da signor centravanti in anticipo su Dimarco che significa pareggio e classico goal dell'ex. Con questo, sono tredici i goal in campionato: come un certo Alberto Gilardino, con quattro partite ancora da giocare. Signore e signori, re Marko: e il Dall'Ara s'inchina, con le farfalle nello stomaco. Ruggito rabbioso dell'Inter al tramonto della frazione, ma non si va oltre qualche mischia nell'area rossoblù.

Inter all'arrembaggio in apertura di ripresa, come ampiamente prevedibile. Il cronometro che scorre non è alleato di Inzaghi, deciso a compiere lo scatto decisivo verso la vetta. Il Bologna vive dieci minuti di apnea con palloni che spiovono in continuazione a pochi passi da Skorupski e rifiata solo quando si appoggia sulle confortevoli spalle di Arnautovic, maestro con pochi eguali nel lavorare di sponda. Vedi contropiede orchestrato con rifinitura pregevole per Barrow, che però da mattonella allettante sceglie la soluzione di prima e calcia alle stelle. Prime correzioni dalla panchina, Inzaghi richiama Barella e Correa per aggiungere una punta al suo undici: dentro Dzeko e Sanchez in un tridente d'assalto con Lautaro. Tanjga e De Leo mescolano invece le carte in mezzo al campo, con Aebischer e Dominguez in campo per Soriano e Svanberg. Si entra nell'ultimo spezzone, il Bologna cerca di giocare con le lancette e di resistere mentre l'Inter ormai non può davvero nascondersi: c'è da forzare, più o meno ad ogni costo. Tra i rossoblù scocca l'ora di Sansone, decisivo pochi giorni fa nel 2-2 con l'Udinese. Né il Bologna né l'Inter possono saperlo, ma il copione è destinato a ripetersi. Minuto 82, quello che sembra un comodo disimpegno da parte del portierino Radu si trasforma in un baratro dentro cui i nerazzurri sprofondano in un battibaleno: erroraccio imbarazzante, il pallone balla a ridosso della linea e Sansone deve solo spingere in fondo al sacco. Dall'Ara in estasi, dopo svariati lustri la vittoria contro una delle tre storiche grandi del calcio italiano è alla portata tra le mura amiche. Inter alla disperata ricerca di una replica in questa serata improvvisamente infausta, ma l'assedio imbastito davanti a Skorupski non porta frutto. Sorrisone a trentadue denti per Joey Saputo, finalmente raggiante in tribuna dopo tempo immemore. Sì, Presidente: il senso del calcio in fondo è tutto qua. Una sola raccomandazione, in chiusura: non svegliateli, i tifosi del Bologna. Non se lo meritano.

 

Di seguito, le pagelle della gara.

BOLOGNA (3-5-2)

Skorupski 7; Soumaoro 7, Medel 8, Theate 7.5; De Silvestri 5.5, Svanberg 6.5 (67' Aebischer 6.5), Schouten 7, Soriano 6 (67' Dominguez 6), Hickey 6.5; Barrow 6.5 (77' Sansone 7), Arnautovic 8 (88' Orsolini s.v.).  all.: Mihajlovic (in panchina Tanjga) 8

 

INTER (3-5-2, dal 63' 3-4-3)

I.Radu 3; Skriniar 6, De Vrij 5.5, Dimarco 5.5 (70' D'Ambrosio 6); Dumfries 5.5 (80' Darmian s.v.), Barella 6 (63' Sanchez 5.5), Brozovic 6, Calhanoglu 4.5 (80' Gagliardini s.v.), Perisic 6.5; Correa 5 (63' Dzeko 5.5), Lautaro 5.  all.: S.Inzaghi 5.5

 

BOLOGNA-INTER 2-1 (3' Perisic, 28' Arnautovic; 81' Sansone)

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