4/GEN/2023Francesco PiggioliFeatured, Sport, L'Angolo del Piggio
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CALCIO - Bologna sconfitto a testa alta, la Roma vince col brivido: 1-0 all'Olimpico

Prima i bassi, poi gli alti e alla fine la sfortuna.

All'Olimpico è saliscendi rossoblù, con sipario che più amaro non si può. Sì, perché quando il cronometro dice "novantasei", all'ultima azione utile, solo un salvataggio miracoloso di Abraham travestito da stopper su capocciata di Lucumì nega al Bologna il meritato pareggio. Thiago Motta soccombe di fronte al rigore di Pellegrini in apertura di gara, i rossoblù pagano anche un primo tempo troppo rinunciatario. Molto meglio dopo l'intervallo, Arnautovic e compagni: pallino saldamente in pugno, manovra avvolgente per trovare un pertugio nelle barricate giallorosse e in fin dei conti l'1-1 avrebbe reso il giusto merito. Lo squalificato Mourinho però non ci sta, fa indossare ai suoi la tuta da lavoro e strappa tre punti d'oro nella rincorsa ad un posto nella prossima Champions League, soprattutto alla luce della frenata di Lazio e Atalanta.

Dopo la lunga sosta per il Mondiale, la stagione del Bologna riparte dalla nobilissima cornice della Capitale. Cinquanta giorni nel calcio corrispondono ad un paio di ere geologiche: c'è grande curiosità attorno all'uscita dai blocchi dei rossoblù, che prima dello stop erano stati capaci di arrampicarsi fino al decimo posto (a pari merito con la Fiorentina) grazie a quattro vittorie nelle ultime cinque gare. Thiago Motta e Arnautovic abbracciano il vecchio maestro Mourinho, ideologo e totem di quel Triplete interista che per entrambi -seppur con centralità e ruoli diversi- rappresentò l'apice della carriera. Si ricomincia da antiche certezze, vedi quel Soriano esterno anomalo a sinistra con ampie licenze di accentrarsi già visto contro il Sassuolo; con l'incursore Ferguson ormai presenza fissa tra centrocampo e trequarti, a spartirsi le zolle mediane restano Medel e Dominguez. In attesa di un innesto dal mercato in quella posizione, come terzino sinistro Lykogiannis si fa preferire a Cambiaso. Anche la Roma, chiamata a vincere davanti al solito Olimpico tutto esaurito per non perdere di vista il treno Champions, si affida ai tenori più blasonati. Su tutti ovviamente Paulo Dybala, fresco di alloro mondiale con la sua Argentina: la Joya compone un tandem offensivo deluxe e molto mobile con Zaniolo, mentre spicca l'esclusione di un Abraham terribilmente bisognoso di scossa (il piatto comprende tre miseri goal e piange a dirotto). Pellegrini scala in mezzo al fianco di Cristante e del giovanissimo Tahirovic (classe 2003), quest'ultimo alla prima assoluta da titolare. Né Spinazzola né Zalewski a sinistra, ad aggiudicarsi la casella è il terzo incomodo El Shaarawy. Per il Bologna, prima uscita ufficiale dopo la morte di Mihajlovic: guarda caso proprio a Roma -dove il tecnico serbo risiedeva da una vita- per un incrocio che quasi tre anni fa grazie ad un Barrow letteralmente imprendibile (e oggi indisponibile) coincise con il punto più alto toccato dal ciclo sinisiano, in piena zona Europa. Corsi e ricorsi da occhi lucidi. Non granché l'impatto rossoblù sulla partita, alla Roma basta la prima fiammata per il sorpasso. Zaniolo serve in profondità Dybala, sgambettato ingenuamente da Lucumì in area: intervento in netto ritardo e rigore solare, trasformato perfettamente da Pellegrini. Skorupski da una parte, pallone dall'altra e strada subito in salita per il Bologna. Giallorossi in pieno controllo, anche se la gara stenta a decollare. I ragazzi di Mourinho, si sa, sono temibili sui calci da fermo e per due volte sfiorano il bis sugli sviluppi di un corner: prima con un sinistro sporco di Dybala alto sopra la traversa e poi con un tentativo al volo fuori misura di Zaniolo. Il Bologna fa invece una gran fatica a costruire dal basso ed è spesso costretto alla soluzione d'emergenza rappresentata dal lancio lungo vecchio stile su Arnautovic, ben contenuto da Smalling. E così Rui Patricio chiude il primo tempo con i guantoni immacolati: nemmeno lo straccio di un tiro nello specchio della sua porta. A Thiago Motta servono idee, correttivi, scintille.

Più pimpante l'incipit di ripresa, con Skorupski decisivo in men che non si dica in uscita bassa su Zaniolo: sventato il 2-0 che avrebbe messo una bella ipoteca sul match. Finalmente, sul ribaltamento di fronte, il Bologna dà un piccolo segnale di vita. Affondo di Orsolini e cross sul palo lungo, la traiettoria insidiosa non trova nessun compagno pronto alla deviazione. Buon momento per i rossoblù, Orsolini sale di tono a destra e spedisce un altro bel pallone in mezzo; nasce una mischia, Smalling respinge il tentativo di Ferguson e Rui Patricio addomestica senza problemi il tentativo conseguente di Lucumì dal limite. Thiago Motta fiuta la crescita dei suoi e aggiunge forze fresche sulle fasce: fuori Soriano e dentro Aebischer. Nella Roma, invece, triplo cambio ravvicinato: l'acciaccato Zaniolo viene rilevato da Abraham, poi Matic e Zalewski entrano rispettivamente per Tahirovic ed El Shaarawy. Cambiaso e Schouten chiudono il valzer di sostituzioni di questa fase: a lasciare sono Lykogiannis e Medel. Alza il baricentro il Bologna, ora in fiducia. La Roma accetta di chiudersi e votarsi al contropiede, sapendo bene quanto male possano fare Dybala e Abraham in campo aperto. A metà frazione, giallo in area romanista: Ferguson s'incunea tra Zalewski e Matic e cade a terra, il sig.Santoro opta per la simulazione ma il replay non chiarisce affatto. Nella selva di gambe, un contatto sembra esserci. Resiste la valutazione del direttore di gara, con Thiago Motta decisamente contrariato a bordo campo. Dubbi? Più d'uno, ecco. Dentro anche il baby finlandese Pyyhtia con l'esuberanza dei suoi 19 anni per l'assalto finale, del resto il Bologna non può contare sul tandem Barrow-Zirkzee che avrebbe fatto molto comodo almeno in corso d'opera. E proprio un inserimento coi tempi giusti del neoentrato, murato da Smalling, genera il corner dei rimpianti. Orsolini calcia, Dominguez prolunga, Lucumì incorna e Abraham salva. Che peccato, Bologna.

 

Di seguito, le pagelle della gara.

BOLOGNA (4-2-3-1)

Skorupski 6.5; Posch 6.5 (82' Pyyhtia 6.5), Soumaoro 6, Lucumì 5.5, Lykogiannis 6 (64' Cambiaso 5); Medel 6 (64' Schouten 5.5), Ferguson 6; Orsolini 6.5, Dominguez 5.5, Soriano 5 (57' Aebischer 6); Arnautovic 6.  all.: Thiago Motta 6

 

ROMA (3-5-2)

Rui Patricio 6; Mancini 6.5, Smalling 7, Ibanez 5.5; Celik 6, Tahirovic 6.5 (64' Matic 6), Cristante 6, Pellegrini 6.5, El Shaarawy 5.5 (64' Zalewski 5.5); Dybala 6.5 (73' Bove 5.5), Zaniolo 6 (60' Abraham 6.5).  all.: Mourinho (in panchina Foti) 6

 

ROMA-BOLOGNA 1-0 (6' Pellegrini rig.)

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