9/NOV/2022Francesco PiggioliFeatured, Sport, L'Angolo del Piggio
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CALCIO - Bologna, una bella mezzora e poi il tracollo: l'Inter ne fa sei

Illusione, risveglio e umiliazione.

Notte da incubo per il Bologna, risultato fotocopia dell'anno scorso: 6-1. Peccato, perché la prima mezzora aveva creato premesse incoraggianti, che non lasciavano assolutamente presagire la Caporetto finale. Carambolesco il vantaggio di Lykogiannis, epilogo giusto di venti minuti vispi e propositivi da parte dei rossoblù. Primo problema: Dzeko pareggia subito con una prodezza, facendo sì che Arnautovic e compagni non possano giocare con le paure dell'Inter. Secondo problema: la partita del Bologna finisce lì. Eclissi che la strampalata punizione dal limite dell'area fischiata dal sig.Colombo e trasformata da Dimarco per il sorpasso può solo in parte giustificare. Invece di reagire con rabbia e vigore agli eventi avversi, il Bologna si affloscia ed evapora. Resa senza appello, l'Inter attiva il tritacarne e il 6-1 al triplice fischio è persino magnanimo nei confronti di Thiago Motta.

Vento in poppa per questo Bologna di scena alla Scala del calcio. I nove punti raccolti nelle ultime tre partite di campionato infondono speranza e fiducia nei cuori rossoblù, con il prezioso aiuto di statistiche che non t'aspetti: nei dieci precedenti più recenti a San Siro contro l'Inter, il bilancio racconta di una perfetta parità con quattro successi a testa e due pareggi. Mica da tutti, anzi. Thiago Motta e Arnautovic, grandi ex della serata assieme a Medel, guidano una gita che potrebbe diventare blitz con buona pace del loro glorioso passato; di fronte c'è un'Inter ferita dal tonfo di Torino, che ha stoppato bruscamente un ottimo filotto: prima del k.o. allo Stadium, poker di vittorie di fila. Il turno infrasettimanale significa valzer di formazione quasi automatico, Motta si adegua concedendo la ribalta ad alcuni dei subentrati decisivi contro il Torino. Lykogiannis spinge in panchina Cambiaso, Orsolini s'impossessa della corsia destra a scapito di Aebischer. Dentro anche Schouten, rifiata Dominguez. In casa Inter, il grande punto interrogativo della vigilia volteggiava sopra il ciuffo ribelle di Lautaro: ennesima conferma o panchina? Inzaghi opta per la continuità e ripresenta il Toro al centro dell'attacco con Dzeko. I nerazzurri sanno di avere margine d'errore pressoché nullo per coltivare qualche chance di rientro nel giro che conta. Dumfries e Dimarco esterni, Barella e Calhanoglu regolarmente al loro posto in mezzo: zero deroghe al turnover, giocano i migliori. Il Bologna sta bene di fisico e di testa, l'Inter meno. L'avvio ricalca alla perfezione il momento delle due squadre: rossoblù decisi e ambiziosi, nerazzurri più contratti. Barrow spaventa subito Onana con un sinistro che sibila fuori di un soffio, seguito a ruota dalla bella combinazione tra Lykogiannis e Arnautovic: cross lungo del greco e destro volante di super Marko addomesticato a fatica dal portiere dell'Inter. Thiago Motta non rischia nulla nel primo scorcio, i suoi ragazzi acquistano autostima a palate e alla terza occasione passano. Con parecchia fortuna, va detto: Orsolini raccoglie al limite e senza indugio spara verso la porta, trovando la deviazione che più sporca non si può da parte di Lykogiannis; Onana è spiazzato, il Bologna può esultare. Inter spalle al muro, ma il merito di Skriniar e compagni è l'immediata risalita dalle tenebre. Dumfries sfonda a destra e indirizza al centro un campanile senza troppe pretese che Dzeko trasforma con la classe dei grandissimi nella stoccata del pareggio: 1-1. Manca poco alla chiusura di una mezzora da applausi per il Bologna, che però all'improvviso esce dalla partita. E non ci rientrerà più. La disfatta nasce da una punizione a dir poco generosa (eufemismo) concessa dal sig.Colombo per intervento di Lucumì su Lautaro: replay impietoso, il colombiano porta via nettamente il pallone. Si accendono gli animi, Medel e lo stesso Lautaro rimediano il giallo ma soprattutto da fermo Dimarco indovina l'angolo giusto per superare Skorupski sul suo palo. Distanza ravvicinata, ma le tavole della legge del calcio assegnano qualche colpa al portiere polacco. E' incipit di mattanza, con il Bologna annebbiato e stordito. Lautaro, perso da Arnautovic, fa tris su angolo di Calhanoglu e manda in archivio il primo tempo. A naso: non solo il primo tempo, proprio la partita.

Sensazione certificata da un'apertura di ripresa assolutamente a senso unico. Non basta la corsa ai ripari di Thiago Motta, che leva Medel e Lucumì: in campo Moro e Sosa. Impatto da dimenticare per il centrale uruguagio, che prima si fa dribblare da Dimarco sul 4-1 (doppietta per il terzino nerazzurro) e poi provoca con una maldestra deviazione di mano il rigore che Calhanoglu trasforma in modo magistrale. Palla da una parte, Skorupski dall'altra e manita che si abbatte sul Bologna a mezzora dal triplice fischio. In mezzo, anche una clamorosa traversa colpita di testa da Dzeko su assist di Dumfries. Il rischio di una storica goleada si allunga come un'ombra minacciosa sul Bologna, in linea col 6-1 subito nella gara di andata della scorsa stagione. Thiago Motta pesca ancora dalla panchina, alla ricerca di freschezza: Soriano e Zirkzee rimpiazzano rispettivamente Ferguson e Arnautovic. San Siro fischia senza pietà, dimostrando buona memoria per l'inzuccata con cui pochi mesi fa Arna scucì mezzo scudetto dalle maglie nerazzurre, prima che il celeberrimo errore di Radu completasse l'opera. Triplo cambio anche per Inzaghi, a questo punto: Brozovic, Bellanova e Gosens per Lautaro, Dumfries e Dimarco. E' comoda accademia Inter, mentre il Bologna prova se non altro a ridurre il passivo. Missione fallita, c'è ancora spazio per il sesto goal nerazzurro: Brozovic innesca Dzeko, bravo a sua volta a premiare l'inserimento di Gosens sul secondo palo. Difesa rossoblù in bambola, risultato che assume contorni tennistici proprio come un anno fa. Resettare e ripartire, per una bella chiusura contro il Sassuolo prima della sosta: questo il compito rossoblù. La figuraccia resta.

 

Di seguito, le pagelle della gara.

BOLOGNA (4-3-3)

Skorupski 5; Posch 5, Soumaoro 4.5, Lucumì 5.5 (46' Sosa 4), Lykogiannis 6; Schouten 5.5, Medel 4.5 (46' Moro 5), Ferguson 5 (61' Soriano 5.5); Orsolini 5, Arnautovic 4.5 (61' Zirkzee 5.5), Barrow 5.5 (74' Vignato s.v.).  all.: Thiago Motta 5

 

INTER (3-5-2)

Onana 6; Skriniar 7, Acerbi 6.5, A.Bastoni 6; Dumfries 7 (61' Bellanova 6), Barella 6.5 (74' Gagliardini s.v.), Calhanoglu 7 (74' Asllani s.v.), Mkhitaryan 6.5, Dimarco 8 (61' Gosens 6.5); Dzeko 7.5, Lautaro 7 (61' Brozovic 6.5).  all.: S.Inzaghi 7

 

INTER-BOLOGNA 6-1 (22' Lykogiannis, 26' Dzeko, 36' Dimarco, 42' Lautaro; 48' Dimarco, 59' Calhanoglu rig., 76' Gosens)

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