8/AGO/2022Francesco PiggioliFeatured, Sport, L'Angolo del Piggio
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CALCIO - Coppa Italia, buona la prima: il Bologna ringrazia Sansone e piega il Cosenza

Un lampo di Sansone e il Bologna va.

All'esordio stagionale i rossoblù battono di misura il Cosenza al Dall'Ara e staccano il pass per i sedicesimi di Coppa Italia. Al netto delle logiche difficoltà del periodo, con la miglior condizione ancora distante, la truppa di Mihajlovic scende in campo con la faccia giusta e archivia la pratica senza particolare affanno. Oltre al match winner Sansone, sugli scudi il solito Arnautovic. Ci si aspettava un segnale da parte del totem austriaco, lusingato dalla corte del Manchester United: e Arna ha risposto presente, dall'alto di una prestazione a tutto campo rimasta orfana soltanto del goal e con quel piglio da leader tecnico e morale del gruppo cui nessuno sotto le Due Torri vuole rinunciare. Men che meno la dirigenza, che per bocca del d.s. Di Vaio nel pre partita ha provato ad allontanare l'ombra dei Red Devils. Basterà? Per il bene del Bologna, c'è davvero da augurarsi di sì.

Su il sipario, il primo turno di Coppa Italia toglie il velo alla stagione del Bologna: è il debutto ufficiale e in palio c'è la qualificazione ai sedicesimi, dove la vincente se la vedrà col Cagliari. Appuntamento tradizionalmente scivoloso per i rossoblù, che un anno fa in questi giorni subivano l'onta dell'eliminazione per mano della Ternana. Una scottatura memorabile, che impone di tenere le antenne dritte. Il Cosenza non rappresenta sulla carta un ostacolo insormontabile: sulla griglia di partenza della prossima Serie B è segnalato in coda al gruppo, tra coloro che lotteranno per la salvezza. Alla guida di un gruppo rinnovato, mister Dionigi si affida al peso e all'esperienza del Bati Larrivey, bomber cresciuto nel mito di Gabriel Batistuta (l'accostamento si ferma naturalmente ad una vaga somiglianza estetica) visto all'opera in massima serie un paio di ere geologiche fa con la maglia del Cagliari. Per il resto, francamente, poco da segnalare. Riflettori puntati invece sulla panchina rossoblù, dove si riaffaccia un Sinisa Mihajlovic applauditissimo dal pubblico del Dall'Ara. Ritorno importante e tutt'altro che simbolico dopo un ritiro estivo vissuto in collegamento da remoto, a testimonianza di quanto il Bologna e il suo tecnico tengano a una bella partenza per scacciare qualche mugugno di troppo. Ai tonfi nelle due amichevoli olandesi contro AZ Alkmaar e Twente si sommano un mercato piuttosto soporifero (mancano all'appello almeno due difensori e una punta) e le fastidiose sirene del Manchester United attorno a Marko Arnautovic, blindato a fatica dai rossoblù. I tifosi attendono risposte dal campo, il passaggio del turno sarebbe un buon antipasto in vista del campionato. Sinisa schiera il 3-4-1-2 su cui ha lavorato fin dai primi giorni a Pinzolo con Soriano quasi trequartista puro alle spalle di Arnautovic e Sansone. Panchina per Orsolini e Barrow, la scelta può essere letta in ottica mercantile: al netto delle smentite di rito, nessuno dei due è considerato intoccabile. Da qui al prossimo mese, potrebbero anche salutare entrambi. Dominguez e Schouten formano la cerniera in mediana, a destra largo al mestiere di De Silvestri mentre a sinistra agisce Lykogiannis, unico volto nuovo rispetto alla scorsa stagione: il greco vince il ballottaggio con l'altro neoarrivato Cambiaso. Davanti a Skorupski, terzetto difensivo tipo in attesa di squilli di mercato: Medel perno centrale, Soumaoro e Bonifazi ai lati. Cosenza attento e concentrato nelle prime battute, poi il pallino passa in pianta stabile in mano al Bologna che prova a sfoderare il suo calcio fatto di pressione alta più appoggio costante sulle idee e le sponde di Arnautovic. Il centravanti austriaco timbra anche la prima occasione del match: iniziativa personale e destro sul primo palo ben addomesticato da Matosevic. Rossoblù in progressivo controllo, anche se la gara non decolla sul piano dello spettacolo. Per la chance successiva bisogna aspettare la mezzora abbondante, quando De Silvestri di testa indirizza alto da due passi un ottimo invito da destra di Soriano: goal sbagliato, senza dubbio. Al di là di una diligente fase passiva, il Cosenza si rivela poca cosa da metà campo in su. Dionigi si sgola con Larrivey chiedendogli più presenza, ma l'argentino fatica a liberarsi dalla morsa di Medel. Ancora Bologna in chiusura di tempo, grazie ad un disimpegno rivedibile della retroguardia calabrese Sansone si ritrova sul sinistro il pallone del vantaggio: puntuale l'uscita bassa di Matosevic a sventare l'insidia.

Manca il guizzo risolutore, il colpo che spacca l'equilibrio. In avvio di ripresa sale allora in cattedra l'uomo più atteso, Marko Arnautovic: all'assist intelligente per Sansone (tiro troppo debole addosso a Matosevic) fa seguito un altro cioccolatino servito nel cuore dell'area con De Silvestri che sfiora l'1-0 in mischia. Giocatore troppo centrale e decisivo per pensare di poterne fare a meno, specie ad una settimana di distanza dal via del campionato: al Bologna, in fin dei conti, lo sanno tutti. La speranza è che il Manchester se ne faccia una ragione e sposti altrove il suo insidiosissimo mirino. Forcing rossoblù, combinazione tra esterni: Lykogiannis indovina un gran cross per l'inserimento di De Silvestri, che incorna a colpo sicuro ma trova il riflesso prodigioso da parte di un Matosevic in stato di grazia. Tra una prodezza e l'altra del suo portiere, il Cosenza raggiunge indenne l'ora di gioco. A Sinisa non resta che iniziare a voltarsi verso la panchina, alla ricerca di forze fresche. La terza palla goal non sfruttata da De Silvestri fa emergere sinistri presagi di serata maledetta sul prato del Dall'Ara, puntualmente spazzati via di lì a poco da Sansone. Pallone sul destro al limite dell'area, la saetta scagliata dal numero dieci s'infila all'angolo basso senza che Matosevic possa opporre resistenza: goal che ha il sapore della liberazione e segnale pesante lanciato da Sansone, al centro di numerose voci che lo indicano tra i possibili partenti nell'attuale sessione di mercato. Il sigillo personale non basta all'esterno rossoblù per evitare la doccia anticipata: Mihajlovic ha già programmato la staffetta con Barrow e ne approfitta per rimpolpare il centrocampo con Aebischer per un intermittente Dominguez. Un attimo prima, doppio cambio anche nel Cosenza, con Dionigi che richiama l'invisibile Larrivey per Butic e sostituisce Rispoli con Martino. Arnautovic avrebbe voglia di autografare il tabellino e riprende il personale bombardamento verso Matosevic, il quale però si salva senza patemi. Dionigi osa il tutto per tutto, aggiunge un attaccante (Zilli) e passa al 3-5-2 dirottando al tempo stesso Brignola a centrocampo con ampia licenza offensiva. Per il Bologna, una comoda gestione del tesoretto fino al triplice fischio. Buona la prima, aspettando che l'asticella si alzi. Tra una settimana, all'Olimpico contro la Lazio per la prima di campionato, sarà tutta un'altra storia.

 

Di seguito, le pagelle della gara.

BOLOGNA (3-4-1-2)

Skorupski 6; Soumaoro 6.5, Medel 6.5, Bonifazi 6; De Silvestri 6 (82' Cambiaso s.v.), Schouten 6, Dominguez 5.5 (71' Aebischer 6), Lykogiannis 6.5; Soriano 6 (82' Vignato s.v.); Arnautovic 7, Sansone 7 (71' Barrow 5.5).  all.: Mihajlovic 6.5

 

COSENZA (4-2-3-1, dal 78' 3-5-2)

Matosevic 7; Rispoli 5.5 (67' Martino 6), Rigione 6, Vaisanen 5.5, Panico 5; Voca 6, Vallocchia 5.5 (79' Zilli s.v.); Brignola 6 (84' Prestianni s.v.), Florenzi 5.5, D'Urso 5 (79' Venturi s.v.); Larrivey 5 (67' Butic 5.5).  all.: Dionigi 6

 

BOLOGNA-COSENZA 1-0 (64' Sansone)

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