26/GEN/2019Francesco PiggioliFeatured, Sport, L'Angolo del Piggio
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CALCIO - Domani Bologna-Frosinone, la finale di Inzaghi: tre punti d'obbligo

Aria di spareggio anticipato al Dall'Ara.

Il tempo delle tabelle, dei compromessi e dei calcoli è finito. Per il Bologna si annuncia un pomeriggio di tensione e di passione, senza spazio per le mezze misure. Dentro o fuori, vittoria o disastro. Un match tra pericolanti che ha le parvenze di una finale: può sembrare paradossale, ma tant'è. Da una settimana, per la precisione dal triplice fischio del derby di Ferrara, mister Filippo Inzaghi è consapevole di giocarsi la panchina nei 90' casalinghi contro il Frosinone. L'ultimo a ricordarglielo, in ordine di tempo, è stato Joey Saputo in persona tra una celebrazione e l'altra: nessuna ammissione diretta, lessico velato ma concetto chiarissimo. Il chairman (che presenzierà allo stadio) ha fatto capire ieri che l'ennesimo rinvio dell'appuntamento con la svolta non sarebbe tollerato. Esonero scontato in caso di sconfitta, ma anche un pareggio dovrebbe risultare fatale per Inzaghi, che non vince in campionato da quattro mesi esatti. Un vero e proprio calvario. Clima da finale, si diceva: ed ecco che Superpippo si aggrappa allo storico feeling con gli appuntamenti decisivi, marchio di fabbrica della sua immensa carriera di calciatore. Nei momenti cruciali ha sempre risposto presente e dovrà ripetere il "giochetto" ancora una volta, anche se l'avversario di turno si chiama Frosinone e non ha il fascino di una Juventus o di un Liverpool. In palio c'è la sua avventura rossoblù.

Digiuno da spezzare e bonus da sfruttare, dunque. Sulla carta il turno è favorevole per accorciare sulle dirette concorrenti: Spal e Udinese giocano su campi complicati (rispettivamente in casa di Parma e Sampdoria), l'Empoli deve vedersela con il Genoa nell'altro scontro diretto di giornata. Con una vittoria, le possibilità di rimettersi in linea di galleggiamento sono alte: in pratica, si inizierebbe da zero un mini-campionato chiamato girone di ritorno, con il Frosinone quasi eliminato dalla corsa salvezza. Occasione troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. Il Bologna cercherà allora di ripartire dalle certezze di Ferrara, in primis dal rinnovato assetto offensivo che ha rubato la scena nella prima parte di gara al Mazza. Si va verso la conferma del tridente leggero nella partita più pesante dell'anno, con una nuova esclusione all'orizzonte per Santander. Del resto, nel 4-3-3 uno tra el Ropero, Sansone e Palacio deve restare inizialmente fuori mentre per ragioni tattiche con questo sistema l'unico a ritrovarsi con il posto praticamente assicurato è Orsolini (che non ha un vero e proprio "rivale" di ruolo a destra). In teoria il giocatore a cui sottrarre minutaggio dovrebbe essere Palacio, ma el Trenza visto all'opera da falso nove contro la Spal in questo Bologna è destinato a giocare sempre e non solo per il goal: per classe, esperienza e intelligenza tattica l'argentino resta un paio di spanne sopra a tutti i concorrenti interni. Se a tutto ciò si aggiunge poi l'ottima condizione atletica esibita nel derby, il verdetto è scontato: Palacio non si tocca.

Discorso identico per quanto riguarda Soriano, subito coinvolto e disinvolto nello spartito rossoblù; a Ferrara è mancato solo il goal, ma l'ex Samp e Villarreal ha lasciato intuire il proprio spessore tecnico fin dal primo assaggio. A pagare dazio sarà con ogni probabilità Dzemaili, ormai confinato ai margini della rosa e in cerca di una sistemazione sul mercato. In questo momento il nazionale svizzero è stato scavalcato anche da Svanberg nelle gerarchie e con il pieno recupero di Donsah rischierebbe di doversi accontentare delle briciole da qui a fine stagione. Ad oggi l'addio sembra pertanto rappresentare la soluzione più conveniente per tutti. Chi si è già congedato da Casteldebole nelle ultime ore è De Maio, passato in prestito con obbligo di riscatto all'Udinese e a caccia di rivalsa dopo una prima parte di stagione vissuta da comprimario (appena 6 presenze totali). In attesa di un nuovo difensore centrale, Inzaghi continuerà a dare fiducia a Calabresi e soprattutto a Helander al fianco di Danilo. In rampa di lancio Dijks: sorprendente a Napoli prima della sosta e convincente a Ferrara al cospetto dello spauracchio Lazzari, il terzino olandese pare aver risolto i problemi fisici che lo hanno frenato all'andata e si candida per una seconda parte da protagonista. Con l'affare Spinazzola in stand by, la notizia fa doppiamente piacere.

Arbitra il sig.Banti di Livorno, fischio d'inizio previsto per le ore 15 di domani.

Di seguito, elenco dei convocati e probabile formazione.

PORTIERI: Da Costa, Santurro, Skorupski.

DIFENSORI: Calabresi, Danilo, Dijks, Gonzalez, Helander, Mattiello, Paz.

CENTROCAMPISTI: Donsah, Krejci, Nagy, Poli, Pulgar, Soriano, Svanberg.

ATTACCANTI: Destro, Falcinelli, Okwonkwo, Orsolini, Palacio, Sansone, Santander.

 

PROBABILE FORMAZIONE

4-3-3

Skorupski; Calabresi, Danilo, Helander, Dijks; Poli, Pulgar, Soriano; Orsolini, Palacio, Sansone. All.: F.Inzaghi

BALLOTTAGGI: nessuno.

INDISPONIBILI: Dzemaili.   SQUALIFICATI: nessuno.

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