10/NOV/2024Francesco PiggioliFeatured, Sport, L'Angolo del Piggio
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Che Bologna! Castro, Orso e Karlsson firmano la presa di Roma

La squadra più lanzichenecca che ci sia.

Il Bologna conferma il feeling recente con la Capitale, sbancata per la terza volta consecutiva in meno di un anno. Tocca anche all'ultima derelitta Roma della gestione Juric cadere al cospetto dei rossoblù, letali con ampio sfoggio dell'artiglieria offensiva. Apre le danze Castro, nuovo vantaggio di Orsolini e primo brindisi di Karlsson per la chiosa finale: raffica irresistibile verso la porta di Svilar. E a poco serve l'opposizione a mani nude di El Shaarawy con la sua doppietta buona solo per le statistiche. In trionfo va Vincenzo Italiano, tre vittorie nelle ultime tre gare in Serie A e primo scalpo eccellente da appendere alla cintura. E il suo Bologna? Bravo ad approfittare della situazione da psicanalisi della Roma, cinico nel capitalizzare ogni chance al momento opportuno. Il colpaccio vale l'aggancio al Milan: se sistema le fastidiose imperfezioni difensive, la banda rossoblù può imboccare sentieri davvero invitanti. Al contrario i fischi e gli insulti dell'Olimpico giallorosso, colonna sonora di uno dei pomeriggi più difficili della storia contemporanea romanista, accompagnano la mesta uscita di scena di Cristante e compagni. Oltre al certo congedo di mister Juric, che paga anche colpe non sue ma che saluta dopo due mesi senza aver saputo porre rimedio ad una deriva pericolosa.

Com'è lontana la sera dei miracoli, vero? Il Bologna rimette piede a Roma e fa di tutto per nascondere gli occhi lucidi, perchè proprio nella Capitale arrivò la vittoria per eccellenza della cavalcata Champions dell'anno scorso: ciliegina sulla torta che regalò reale consistenza ad un sogno fin lì innominabile. Peccato che di quell'1-3 non sia rimasto praticamente nulla, nel giro di pochi mesi. Non ci sono più gli allenatori, De Rossi e Thiago Motta. Non ci sono, per vari motivi tra mercato e infortuni, i protagonisti del tabellino: l'eroe di giornata El Azzouzi è abbonato da tempo all'infermeria, Zirkzee è volato a Manchester e Saelemaekers ha traslocato proprio in giallorosso dopo il clamoroso mancato riscatto rossoblù. Salta però l'incrocio da ex, causa malanni fisici. Gli stessi che escludono dalla contesa il contestato Lorenzo Pellegrini e Paulo Dybala, in quello che salvo ribaltoni al momento impronosticabili sarà l'ultimo pomeriggio trascorso da Ivan Juric sulla panchina della Roma. Esonero annunciato e bisognoso solo di ceralacca, a prescindere dal risultato. L'Olimpico si annuncia polveriera incandescente, ad attendere questa Roma depressa e lontana dagli obiettivi stagionali c'è una gara complicatissima sul piano ambientale: per il Bologna sarebbe un delitto non approfittarne. Occasione propizia, Italiano sa che la terza vittoria di fila in campionato rilancerebbe definitivamente il suo percorso proiettandolo in zona Europa prima della sosta. Scenario impensabile anche solo un mese fa. Largo ai titolarissimi, dunque, in linea con gli impegni dell'ultima settimana all'insegna della continuità. Con appena due eccezioni, ovvero capitan De Silvestri ormai presenza fissa in campionato (terza consecutiva da titolare) e Pobega preferito a Moro a centrocampo. Orsolini, Odgaard e Ndoye compongono il terzetto alle spalle di Santi Castro mentre non c'è verso di scomporre il tandem difensivo Beukema-Lucumì: ad oggi, i rincalzi non offrono adeguate garanzie. Juric in versione dead man walking opta per il solito 3-4-2-1: gli scudieri di Dovbyk sono Soulé e Pisilli. Cristante vince il ballotaggio con Le Fée e affianca Koné in mezzo; a sinistra, El Shaarawy e non Zalewski (out per influenza). La gran rotazione in attacco contraddistingue il primo scorcio di gara rossoblù, con Odgaard subito carico di lavoro sporco per agevolare gli inserimenti dello specialista Pobega. La Roma non approccia male, ma non ha fiducia addosso e si vede: in zona Skorupski tutte le azioni si dissolvono in nulla di fatto. Di Orsolini a metà primo tempo la vampata che accende il match, con numero su Angelino e fuga solitaria chiusa da assist su cui Ndoye irrompe con un attimo di ritardo. Non solo: l'ala svizzera va a sbattere con violenza sul palo, impatto tremendo tra tibia e ginocchio, cambio obbligato con uscita in barella. Enorme apprensione in casa Bologna e probabile ultima chiamata per Karlsson, dentro un po' a sorpresa. L'azione successiva, se non altro, restituisce il sorriso a Italiano: angolo di Orsolini, mischia davanti a Svilar risolta dal tocco da vero opportunista d'area di Castro che esce vincitore dal rimpallo con Celik. Quarto centro stagionale per Santi e Bologna avanti. L'Olimpico, in questo contesto, diventa prezioso alleato. Mentre i rossoblù gestiscono, verso i padroni di casa parte una sfilza di messaggi non proprio amorosi. La reazione è tutta in un'iniziativa del migliore dei giallorossi, Manu Koné: scatto a sinistra e servizio per Soulé che da ottima posizione centra la traversa. E' la fotografia del momento no della Roma, accompagnata negli spogliatoi all'intervallo da una valanga di fischi.

Il Bologna si prepara al ritorno rabbioso della Roma, almeno in uscita dai blocchi. Italiano sceglie la via della prevenzione: fuori l'ammonito De Silvestri, in campo Posch. Meglio non correre rischi e continuare a cavalcare le difficoltà giallorosse. Juric non fa passare neppure un quarto d'ora e decide di mettere le due punte. Bocciatura per Soulé, simbolo del flop giallorosso: dentro Shomurodov, chiamato a portare acqua al mulino di un Dovbyk fin qui trasparente. Poi, subito a ruota entrano in scena anche Baldanzi per Pisilli sulla trequarti e Dahl per Celik, con conseguente trasloco di El Shaarawy a destra. Il Bologna non fa in tempo a prendere le misure, proprio il Faraone ristabilisce la parità girando di testa un gran cross di Mancini; più che rivedibile Skorupski nella circostanza. L'inerzia sembra allontanarsi dai rossoblù, persino l'Olimpico in assetto da contestazione riprende un minimo di entusiasmo. Ma c'è l'Orso in agguato. Con la Roma colpevolmente sbilanciata, l'apertura sensazionale di Castro è invito a nozze per l'esterno ascolano che può apparecchiare lo show della casa. Uno contro uno con Angelino e sinistro rientrante, agevolato dalla deviazione del terzino giallorosso: palla all'incrocio per il nuovo sorpasso, con festa annessa sotto lo spicchio riservato ai tifosi rossoblù. Bologna on fire, Italiano spende il doppio cambio in attacco con gli innesti di Fabbian e Dallinga. E praticamente al primo pallone toccato l'olandese finora spettrale troverebbe il modo di spezzare il digiuno personale, raccogliendo un pallone vagante sul tentativo in fotocopia dello scatenato Orsolini. Troverebbe, appunto: perché il VAR pesca il tocco di mano dello stesso Dallinga un attimo prima del tiro. Tris annullato? No, solo rimandato. La scena se la prende un altro giocatore a caccia di redenzione: Jesper Karlsson. Dopo un anno e mezzo da enigma, la star della campagna acquisti 2023 detta alla perfezione l'assist a Miranda all'ingresso dell'area e trafigge Svilar per il suo primo goal rossoblù. Tripudio rossoblù, sprofondo giallorosso. L'unico a ribellarsi all'andazzo è El Shaarawy, al solito incubo di un Bologna colpito a più riprese in carriera: il suo splendido destro sotto l'incrocio su imbeccata di Shomurodov dà un senso all'ultimo spezzone di gara. In barba ad ogni traccia di stile, Italiano sfodera la difesa a cinque con l'ingresso di Casale nel tentativo di schermare la porta di Skorupski nel girone infernale dell'Olimpico. Troppo importanti e pesanti, i tre punti d'oro massiccio che si delineano all'orizzonte. E il Bologna li accartoccia con cura. Può essere l'alba di una nuova vita.

 

 

Di seguito, le pagelle della gara.

 

ROMA (3-4-2-1, dal 58' 3-4-1-2)

Svilar 5.5; Mancini 5, Ndicka 5.5, Angelino 4; Celik 4.5 (61' Dahl 6), Koné 6.5 (80' Paredes s.v.), Cristante 4.5, El Shaarawy 7; Soulé 5 (58' Shomurodov 6), Pisilli 6 (61' Baldanzi 5.5); Dovbyk 5.  all.: Juric 4.5

 

BOLOGNA (4-2-3-1, dall'84' 5-4-1)

Skorupski 5.5; De Silvestri 6 (46' Posch 6), Beukema 6.5, Lucumì 6.5, Miranda 7; Freuler 7, Pobega 6.5; Orsolini 7.5 (84' Casale s.v.), Odgaard 6.5 (67' Fabbian 6), Ndoye 6 (23' Karlsson 7); Castro 7.5 (67' Dallinga 6.5).  all.: Italiano 7

 

ROMA-BOLOGNA 2-3 (25' Castro; 63' El Shaarawy, 66' Orsolini, 77' Karlsson, 82' El Shaarawy)

 

Francesco Piggioli

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