24/MAG/2024 • • Featured, Sport, L'Angolo del Piggio
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Gilardino rovina l'ultima di Thiago Motta: il Bologna cade a Genova
Mesto epilogo nella tana del Grifone.
Il Bologna archivia male la sua stagione da consegnare all'eternità, Thiago chiude il suo regno glorioso con una sconfitta. Brutta battuta d'arresto contro il vecchio amico Gilardino che di fatto spazza via ogni speranza di terzo posto: quasi scontato il sorpasso della Juve al fotofinish, più che probabile anche quello dell'Atalanta tra domenica e l'indecente recupero del 2 giugno con la Fiorentina. Poco male, la Champions League è al sicuro da un pezzo. Malinovskyi e Vitinha fissano il 2-0 con un goal per tempo, Bologna mai davvero in partita e insolitamente spuntato davanti. A prendersi la scena prima del rompete le righe per le vacanze, allora, è quel che accade sul rettangolo verde dopo il triplice fischio del sig.Santoro: carezza collettiva della squadra ad un commosso Thiago Motta, che si lascia andare ad un lungo abbraccio tra le lacrime con capitan De Silvestri. Gli inciampi fanno parte del mestiere, gli addii arrivano. Per fortuna, la storia resta.
La tappa finale della cavalcata rossoblù va in scena a Marassi, dove Thiago Motta è sempre di casa per il suo doppio passato genoano da allenatore e soprattutto da calciatore. E' ufficiale da ieri: per lui, ultima volta sulla panchina del Bologna immersa in un cocktail di emozioni e polemiche. Il fatto che ad attendere il tecnico italo-brasiliano in fondo al corridoio ci sia la Juventus lascia scorie inattese nel rapporto col popolo rossoblù. Peccato, ma tant'è. C'è comunque la volontà di sistemare il lucchetto a quel terzo posto che i beffardi 15' finali contro la Juve hanno messo in pericolo: non si scappa, servono i tre punti. Ma il Genoa dell'altro grande ex Alberto Gilardino, pur non potendo avanzare ulteriori pretese di classifica, ha altri piani. Un buon congedo di fronte al proprio pubblico è l'obiettivo nobile del Grifone. Nel Bologna non recupera Zirkzee, confermatissimo al centro dell'attacco Santiago Castro reduce da primo goal italiano; ai suoi fianchi, Orsolini e Saelemaekers. Diverse le rotazioni di fine stagione anche tra centrocampo e difesa: maglia da titolare per i vari Moro, Fabbian, De Silvestri e Lykogiannis. Parte dalla panchina l'ex Calafiori, mentre tra i pali l'alternanza stavolta premia Ravaglia. L'assetto genoano si fonda invece come da copione su un 3-5-2 votato all'esaltazione del tandem offensivo, in cui però contrariamente alle attese Vitinha viene preferito a Retegui come spalla della rivelazione stagionale Gudmundsson, con ogni probabilità all'ultima uscita con la maglia del Grifone sulle spalle. Lo attende infatti un'estate bollente sul fronte mercato. Per il resto, passerella per il secondo portiere Leali e curiosità attorno alla posizione di Malinovskyi, play davanti alla difesa complice l'assenza del metronomo Badelj. Del resto Gilardino, che ha giocato a lungo con un certo Andrea Pirlo, di conversione di trequartisti in registi se ne intende. L'esperimento paga subito, è proprio Malinovskyi a sbloccare il risultato al primo affondo genoano dopo neanche un quarto d'ora. Martin si sgancia a sinistra e appoggia su un piatto d'argento per il sinistro chirurgico dell'ex Atalanta, Ravaglia non può opporre resistenza. Il Bologna risponde con un palleggio scolastico ma poco incisivo, l'unico guizzo di tutta la frazione porta la firma di Fabbian che tramite uno dei suoi classici inserimenti in area colpisce il palo con un bel colpo di testa. Pochi i rifornimenti per un pur volenteroso Castro, generoso nel gioco di sponda ma perennemente disarmato in zona calda. Meglio il Genoa, senza dubbio. Più calato nello spirito del match, più reattivo sulle seconde palle, padrone di quasi tutti i duelli individuali. Per il Bologna, pancia piena dopo una settimana di feste e bagordi. Vitinha svaria sull'intero fronte offensivo, Beukema e Lucumì devono sudare per arginarlo; meno coinvolto Gudmundsson, ma Gilardino rientra negli spogliatoi sicuramente soddisfatto dal primo tempo dei suoi.
Due indizi fanno una prova, dopo le grandi difficoltà manifestate all'andata il Bologna continua a soffrire i ritmi della manovra genoana anche in questo scorcio iniziale a Marassi. Pare proprio che il Grifone sia indigesto per Thiago, tra i pochi tabù della meravigliosa annata rossoblù. L'unico che prova a cambiare l'inerzia è Fabbian, protagonista in due occasioni ravvicinate dopo l'intervallo: prima, con un destro dal limite che sfiora il palo; poi, con una staffilata centrale che costringe Leali ad accartocciarsi a terra. Sul capovolgimento di fronte, però, il Genoa va dritto in porta senza indugio. Da un erroraccio in disimpegno di Beukema nasce la verticalizzazione perfetta di Gudmundsson per Vitinha, che supera Ravaglia con un tocco morbido e trova il giusto premio alla sua prestazione a tutto tondo: è 2-0. Prova a correre ai ripari Thiago Motta con un immediato, doppio cambio. Odgaard rileva uno spento Orsolini, Urbanski entra un po' a sorpresa per Fabbian che sembra non prenderla benissimo. In effetti, decisione che lascia qualche dubbio. Modifiche anche sul fronte Genoa: classica staffetta Sabelli-Spence e ultima apparizione da queste parti per il veterano Strootman, in campo al posto di Malinovskyi. Non si scuote il Bologna, allora Motta rispolvera persino il desaparecido Karlsson per i venti minuti finali. Non c'è tuttavia verso di accendere la fiammella sui titoli di coda, mancano proprio i presupposti per riaggiustare una serata storta. Si chiude con l'abituale vetrina concessa ai terzi portieri, Bagnolini e Sommariva, entrambi al debutto nei cinque minuti finali. Segue sipario. E un saluto al miglior Bologna dell'ultimo mezzo secolo, osannato sotto il settore ospiti. Sì, Thiago: per dirla con un grande genoano come Fabrizio De André, è stato meglio lasciarci che non esserci mai incontrati. Decisamente meglio.
Di seguito, le pagelle della gara.
GENOA (3-5-2)
Leali 6 (86' Sommariva s.v.); Cittadini 6.5 (76' Matturro s.v.), Vogliacco 7, Vasquez 6.5; Sabelli 6.5 (63' Spence 6), Frendrup 6.5, Malinovskyi 7 (63' Strootman 6), Thorsby 6, Martin 6.5; Vitinha 7 (76' Ekuban 6), Gudmundsson 6. all.: Gilardino 7
BOLOGNA (4-1-4-1)
Ravaglia 6 (86' Bagnolini s.v.); De Silvestri 6 (86' Corazza s.v.), Beukema 4.5, Lucumì 5, Lykogiannis 5.5; Moro 5; Orsolini 5 (60' Odgaard 6), El Azzouzi 5.5, Fabbian 6.5 (60' Urbanski 5.5), Saelemaekers 5 (70' Karlsson 5.5); Castro 5.5. all.: Thiago Motta 5.5
GENOA-BOLOGNA 2-0 (13' Malinovskyi; 59' Vitinha)
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