13/APR/2025Francesco PiggioliFeatured, Sport, L'Angolo del Piggio
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Giornataccia Bologna, l'Atalanta vince e vola via: 2-0 a Bergamo

Un tonfo pesante, con la Champions che scivola dalle mani.

Al Gewiss Stadium il Bologna riassapora il gusto amaro della sconfitta dopo settimane idiliache. Non ci voleva, proprio no. Già in fase d'antipasto Retegui e Pasalic indirizzano la gara in direzione contraria ai desideri rossoblù, condannati da una sfilza di assenze troppo impattanti per non lasciare strascichi (Skorupski, Calabria e Ferguson più il tandem Odgaard-Castro a mezzo servizio in panchina) ma soprattutto da un pessimo approccio riconosciuto dallo stesso Italiano nel post partita. Venti minuti iniziali passivi, abulici, spenti. Che bastano e avanzano alla Dea per scrivere la sentenza di giornata col pennarello indelebile; e che vanificano la pur discreta reazione della ripresa. In partite del genere, un omaggio imperdonabile. Gasp dunque ringrazia e fila a +4, spezzando il doppio filotto negativo di tre sconfitte consecutive. Sia nell'attualità del campionato sia limitando lo sguardo alle recite del Bologna a Bergamo, luogo di recente felice tradizione per i rossoblù. Manco a dirlo, il k.o. odierno spazza via tutto. Morale? Sorpasso Juve certificato ufficialmente e possibile ulteriore slittamento in basso in caso di vittoria della Lazio nel derby. Un gran peccato.

Nelle intenzioni della Dea, una strenua difesa del terzo posto; nelle intenzioni del Bologna, uno storico passaggio di consegne. Il bivio dell'ora di pranzo, a Bergamo, è di quelli che possono segnare non solo novanta minuti o un campionato: proprio un'epoca. Sull'Atalanta soffia il classico vento di fine ciclo, con Gasperini ormai di fatto ai saluti dopo quasi un decennio di gloria: il restyling si annuncia tutt'altro che automatico ed ecco che per colmare l'eventuale vuoto di potere in compagnia delle big sono proprio i rossoblù ad avanzare una candidatura sempre più autorevole. I nerazzurri sono segnalati in crisi, Gasp deve frenare la caduta libera determinata dalle tre sconfitte di fila senza neppure un goal segnato. Occasione dunque più che mai ghiotta per il colpo di stato, nei piani di Italiano. Che sceglie di puntare ancora su Dallinga, continuando a preservare un Castro non al meglio. Anche relativamente agli altri due acciaccati, Holm e Odgaard, vince la linea della prudenza: dal 1' riecco il veterano De Silvestri e Fabbian. A raccogliere il guanto di sfida è Mateo Retegui, capocannoniere un po' appannato nelle ultime uscite e ugualmente voglioso di rivincita. Skorupski e Ferguson sono assenti che pesano in casa rossoblù, ma i supplenti lasciano tranquilli: Ravaglia e Pobega equivalgono a garanzie per porta e mediana. Sul fronte opposto l'infortunato di lusso si chiama invece De Ketelaere, per rimpiazzarlo ecco Pasalic. Meno tecnica, più capacità d'inserimento senza palla. Completa la trequarti Lookman, qualche passo dietro a Retegui. Il cronometro fa appena in tempo ad attivarsi e la Dea è già avanti, proprio grazie al suo goleador principe. Bellanova scappa a Miranda e premia il taglio vincente sul primo palo di Retegui, abile ad infilarsi tra Beukema e Lucumì per correggere in rete. Il ruggito del capocannoniere del campionato stordisce un Bologna non all'altezza, che neppure crea i presupposti di un'immediata reazione. E che, a metà frazione, finisce sott'acqua. Ancora Retegui protagonista, la sua uscita trionfale dal corpo a corpo col burroso Lucumì è l'annuncio del raddoppio siglato da Pasalic che si traveste da centravanti e beneficia della marcatura soft di Beukema. Appoggio in fondo al sacco sotto gli occhi di un impotente Ravaglia e rossoblù alle corde. Occhio a non deragliare del tutto, in situazioni analoghe. E allora buon per Italiano che l'onnipresente Ederson alzi troppo la mira col destro, dopo ennesima sciagura tecnica di un Lucumì decisamente in giornata no. Italiano prova a riorganizzare i suoi, ma Dallinga non tiene un pallone e Orsolini è inghiottito dalla guardia impeccabile di Kolasinac (poi infortunato e sostituito in chiusura di tempo da Toloi). L'unico che canta e porta la croce si chiama Dan Ndoye, ribelle nei confronti di un andazzo a senso unico: è infatti firmato dall'ala svizzera l'unico turbamento per Carnesecchi, che poco oltre la mezzora deve sventare il suo destro con la complicità decisiva del palo. Per rendere l'idea: rimarrà l'unico vero squillo del pomeriggio del Bologna.

Italiano sfrutta l'intervallo per apparecchiare una mezza rivoluzione, sperando di andare a raccogliere frutti alla distanza come col Napoli. Dentro Casale per il disastroso Lucumì, poi Cambiaghi e Dominguez rilevano gli impalpabili Orsolini e Fabbian. La ripresa del Bologna riesce tuttavia a spremere solo un rasoterra di Dominguez controllato da Carnesecchi, l'Atalanta può concedersi il lusso di inserire il pilota automatico contro un avversario ora più volitivo ma sempre spuntato. Piove sul bagnato, in casa rossoblù: Casale sfiora il goal con un rimpallo fortuito prima di arrendersi ad un problema alla spalla sinistra. Ed è l'ennesima conferma che non sia proprio giornata per Italiano, pronto a giocarsi la carta Castro e invece costretto -dopo la staffetta tra De Silvestri e l'ex Holm- a spendere l'ultimo slot per inserire Erlic. Non arriva allora l'episodio che possa aggiungere pepe al finale, l'Atalanta gestisce con rigore accademico i minuti restanti e ritrova quella vittoria che in casa mancava da un bel po' di tempo. Meglio tardi che mai, specie se il momento è di quelli potenzialmente decisivi. Oltre al recupero degli infortunati più e meno gravi, il Bologna è invece atteso da una pronta reazione d'obbligo per relegare la caduta alla voce “episodio isolato”. Dietro l'angolo, però, c'è una Pasqua terribilmente insidiosa. Dentro l'uovo, un ostacolo che si chiama Inter.

 

 

Di seguito, le pagelle della gara.

 

ATALANTA (3-4-2-1)

Carnesecchi 6.5; Djimsiti 6.5, Hien 6.5, Kolasinac 7 (45' Toloi 6); Bellanova 6.5 (81' Cuadrado s.v.), De Roon 7, Ederson 7, Zappacosta 6.5 (85' Ruggeri s.v.); Pasalic 7, Lookman 6 (81' Brescianini s.v.); Retegui 7.5 (81' Maldini s.v.).  all.: Gasperini 7

 

BOLOGNA (4-2-3-1)

Ravaglia 6; De Silvestri 5.5 (71' Holm 6), Beukema 4.5, Lucumì 4 (46' Casale 6, 77' Erlic s.v.), Miranda 5; Freuler 6, Pobega 5.5; Orsolini 5 (46' Cambiaghi 5.5), Fabbian 5 (46' Dominguez 6), Ndoye 6.5; Dallinga 5.  all.: Italiano 5

 

ATALANTA-BOLOGNA 2-0 (3' Retegui, 21' Pasalic)

 

Francesco Piggioli

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