30/DIC/2023Francesco PiggioliFeatured, Sport, L'Angolo del Piggio
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Giornataccia Bologna, l'Udinese banchetta: 3-0 senza appello

Naufragio rossoblù in Friuli.

Il Bologna cola a picco al Bluenergy Stadium al termine di novanta minuti a senso unico. Per Thiago Motta e i suoi ragazzi, il primo vero tonfo stagionale: mai fin qui i rossoblù erano crollati così, senza opporre la benché minima resistenza. E mai avevano sbagliato partita, neppure in occasione delle due sconfitte rimediate contro Milan e Fiorentina. A Udine, invece, la botta arriva eccome. Pereyra apre le danze a metà primo tempo, Lucca e Payero arrotondano il risultato nella ripresa. In tutto questo, il Bologna non arriva mai neppure ad impensierire Okoye, portierino bianconero al debutto. Sintesi di una disfatta, da archiviare in fretta e furia alla voce “incidenti di percorso”. Sfuma il quarto posto, ma la classifica resta una meraviglia al pari degli oltre tremila cuori rossoblù al seguito che non smettono di cantare neppure a risultato scolpito su pietra. Venerdì prossimo, al Dall'Ara contro il Genoa del grande ex Alberto Gilardino, la chance del riscatto.

Penultima di andata per il Bologna, che chiude il suo roboante 2023 con il viaggio a Udine in compagnia di una marea rossoblù. L'entusiasmo in città è straripante, figlio del filotto di tre vittorie consecutive sommato al passaggio del turno in Coppa Italia a spese dell'Inter ma soprattutto di una prima parte di stagione letteralmente da incorniciare. Per difendere la lussuosa zona Champions occorre però una pronta risposta alla Fiorentina vittoriosa ieri sul Torino su un campo tutt'altro che semplice. Guai a farsi ingannare dalla classifica dell'Udinese, sì quartultima ma in crescita e sempre scorbutica da affrontare. Lo dicono i numeri: l'unico successo ottenuto fin qui dai friulani testimonia i patemi di un'annata che non decolla, ma al tempo stesso le cinque sconfitte totali da agosto descrivono la scorza e il temperamento di una formazione difficile da sottomettere. In vetrina i due cannonieri, Lorenzo Lucca e Joshua Zirkzee, con i loro destini incrociati: all'improvviso no del primo ai colori rossoblù nell'estate 2022 fece seguito lo sbarco a Casteldebole del secondo. Col senno di poi, naturalmente, zero rimpianti. A Thiago Motta serve un supplente di Ndoye, fermo almeno fino a febbraio per il guaio muscolare ai flessori riportato contro l'Atalanta; con un po' di sorpresa la scelta ricade su Urbanski e non sul rientrante Orsolini, fresco di assist decisivo per Ferguson ma ancora lontano dalla miglior condizione. In difesa riecco Kristiansen sull'out di sinistra, con conseguente esclusione di Lucumì: ad oggi, Beukema e Calafiori proprio non si toccano. In mezzo, Moro si aggiudica ancora il testa a testa con Aebischer. Una novità di rilievo nell'Udinese, con Cioffi che promuove l'esordiente Okoye in porta tenendo a riposo Silvestri, reduce da un momento tutt'altro che brillante. Per il resto è solito 3-5-1-1 molto compatto e muscolare, con Payero e Lovric preferiti al talentuoso ma precario Samardzic (accostato con insistenza al Napoli). Alle spalle di Lucca giostra il totem Pereyra, vero dominus della fase offensiva bianconera. Sono le caratteristiche delle due squadre a suggerire il copione, almeno inizialmente. Pallino in mano al Bologna e Udinese che ringhia su ogni possesso rossoblù. Il problema di Thiago Motta è che l'approccio a dir poco elettrico dei bianconeri impedisce a Freuler e compagni di gestire palla con comodo fin dall'avvio di azione. Cioffi vuole evitare che il Bologna prenda campo, ritmo, autostima e ordina un pressing asfissiante con sei uomini quasi costantemente sistemati sulla trequarti di Motta. In questo modo, la partita si mette su binari sfavorevoli ai rossoblù. L'avanzamento in pianta stabile di Calafiori sulla linea mediana in costruzione è contromossa sensata, ma a latitare sono idee e spunti dal centrocampo in su. Il Bologna subisce, arranca sulle seconde palle e soffre in corsia, dove Ebosele e Kamara vincono duelli a ripetizione rispettivamente con Kristiansen e Posch. Proprio i due esterni bianconeri confezionano la prima, doppia occasione in rapida successione: bravo Skorupski a distribuire pezze. Sugli sviluppi del corner conseguente, però, dopo aver respinto anche il tentativo da fuori di Payero il portiere rossoblù deve inchinarsi al tap in rasoterra di Pereyra. Mentre Payero prosegue i bombardamenti dalla distanza, il primo tempo del Bologna è tutto in un paio di guizzi estemporanei di Zirkzee stroncati sul nascere dai difensori di Cioffi. Urbanski si danna ma non fattura, Saelemaekers non entra in partita, Ferguson assolutamente non pervenuto se non per l'entrataccia su Lovric che significa giallo e squalifica in vista (era diffidato). La girata alta di Zirkzee in mischia su sponda di Posch è insomma l'unico squillo dalle parti di Okoye, che chiude i suoi primi 45' in Serie A con i guanti immacolati. Non il solito Bologna, senz'altro.

E le cose non migliorano dopo l'intervallo. Anzi: Udinese subito rabbiosa a ridosso dell'area rossoblù, Lovric scarica di potenza verso la porta trovando la deviazione di rapina di Lucca che corregge in rete. Due a zero, rossoblù in apnea proprio quando ci si aspettava la riscossa. Thiago Motta confabula stretto con i suoi collaboratori a bordo campo. Urge qualcosa di nuovo e in fretta. Ma l'onda bianconera sommerge il Bologna prima che ci sia modo di mettere mano agli ingranaggi. Ebosele sfonda per l'ennesima volta a destra sui resti di Kristiansen e crossa al centro, la respinta così così di Beukema si trasforma in assist invitante per le doti balistiche dell'accorrente Payero: coordinazione perfetta e siluro imprendibile per Skorupski, il Bluenergy Stadium gongola. C'è odore di batosta nell'aria, Motta spende contemporaneamente quattro cambi per provare almeno a serrare i ranghi. Fuori la disastrosa coppia di terzini, oltre a Moro e a Saelemaekers: in campo Lucumì, Aebischer, Fabbian e Orsolini. Modifica anche all'impianto, con passaggio ad una sorta di 3-4-2-1 quasi speculare a quello friulano. Troppo tardi, viene da pensare in automatico: stalla chiusa a buoi scappati da un pezzo. La contesa perde significato, nel mesto finale il Bologna trova il modo di sperimentare le due punte con Van Hooijdonk dentro al fianco di Zirkzee (fuori Urbanski). A surriscaldarsi per via dell'umiliazione subita sono soltanto gli animi rossoblù. Tra i più nervosi c'è proprio Zirkzee, ammonito e poi graziato dal sig.Orsato dopo intervento in netto ritardo su un difensore friulano: l'espulsione sarebbe stata una bruttissima tegola in vista del Genoa. Anche Thiago Motta battibecca con gli avversari, a far le spese del caos è il team manager Fini cacciato per una parolina di troppo alla panchina bianconera. Per l'Udinese, tre punti balsamici e meritatissimi in chiave salvezza: seconda vittoria in campionato dal peso specifico enorme contro un avversario assai accreditato. Per il Bologna, al contrario, un brusco stop che interrompe brutalmente la lunga e dolcissima parentesi di risultati positivi. Nulla di cui preoccuparsi, a patto di porre immediato rimedio.

 

 

Di seguito, le pagelle della gara.

 

UDINESE (3-5-1-1)

Okoye 6; Joao Ferreira 6.5, Perez 7, Kristensen 7; Ebosele 7.5 (70' Zarraga 6), Lovric 7, Walace 6.5 (80' Samardzic s.v.), Payero 8, Kamara 6.5 (87' Masina s.v.); Pereyra 6.5 (80' Thauvin s.v.); Lucca 7 (87' Success s.v.).  all.: Cioffi 7.5

 

BOLOGNA (4-3-3, dal 56' 3-4-2-1)

Skorupski 5.5; Posch 4.5 (56' Lucumì 5.5), Beukema 5, Calafiori 6, Kristiansen 4 (56' Fabbian 5.5); Ferguson 4.5, Freuler 5, Moro 5 (56' Aebischer 5.5); Saelemaekers 4.5 (56' Orsolini 5.5), Zirkzee 5, Urbanski 5 (74' Van Hooijdonk s.v.).  all.: Thiago Motta 5

 

UDINESE-BOLOGNA 3-0 (23' Pereyra; 48' Lucca, 52' Payero)

 

Francesco Piggioli

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