15/GEN/2025 • • Featured, Sport, L'Angolo del Piggio
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Gran Bologna a San Siro! Castro e Holm fermano l'Inter

In scioltezza alla Scala del calcio.
Udite udite, il Bologna ci ha preso davvero gusto nel tempio del pallone. Terza gara consecutiva da imbattuto nella tana dell'Inter, una medaglia mica da tutti. Italiano porta a casa un punto d'oro massiccio e un figurone al cospetto dell'armata nerazzurra grazie a questo 2-2 che non ha proprio nulla di episodico o casuale. Il pareggio è il giusto premio per 90' spavaldi e intraprendenti, senza alcun timore reverenziale verso la grande favorita per lo scudetto: una notte da Champions, che Holm santifica con una pregevole stoccata dopo che Dumfries e Lautaro l'avevano indirizzata su binari ostili annullando il guizzo iniziale di Castro. Spartizione sacrosanta che ovviamente va meglio ad Italiano, raggiante per il crash test superato a pieni voti. Molto più rabbuiato Inzaghi, costretto a certificare un mezzo passo falso che rallenta la rincorsa al Napoli. E' un dato di fatto: alla sua Inter il rossoblù risulta spesso e volentieri indigesto.
Inizia da San Siro il tour de force della truppa di Italiano, l'Inter campione d'Italia e candidata al bis somiglia ad un Everest da scalare ma il Bologna si affaccia su questa notte milanese con l'adrenalina tipica di uno studente alle prese con un esame tosto e stimolante. Si annuncia difficilissima, eppure la voglia di misurarsi con lo scoglio più duro del campionato può moltiplicare energie ed entusiasmo. Con un calendario così fitto, le assenze su entrambe le sponde sono quasi logica conseguenza: se Inzaghi deve rinunciare ai santoni del centrocampo, Calhanoglu e Mkhitaryan, ecco che Italiano fronteggia Lautaro e Thuram senza poter contare sullo squalificato Lucumì, uno che al netto dei recenti lapsus avrebbe fatto terribilmente comodo in un contesto del genere. Vetrina di lusso per Casale, chiamato a battere un colpo in coppia con Beukema: cercasi credibilità e rilancio, all'alba del ciclo di ferro può e deve tornar utile anche lui. Non mancano ovvie rotazioni, il turnover è quasi imposizione fisiologica. Castro ritrova posto dal 1' contro l'idolo dichiarato Lautaro e idem Orsolini, con panchina iniziale per la rivelazione Dominguez. In mezzo tutti si aspettano Pobega di rientro dalla squalifica e invece a sorpresa al fianco di Freuler spunta Moro. Tra i nerazzurri Darmian confermato supplente di Bisseck in difesa e a sinistra sfreccia di nuovo Dimarco dopo il turno di riposo di Venezia. Inzaghi vuole sfruttare la frenata di Gasperini e al tempo stesso rispondere per le rime a Conte, che fa prove di fuga col suo Napoli. Per l'Inter, insomma, poche alternative ai tre punti. Personalità e coraggio sono gli ingredienti che il Bologna rovescia sul rettangolo verde in un incipit idilliaco, con Moro che stampa subito sul palo -con superbo aiutino di Sommer- la dichiarazione delle ambizioni rossoblù. L'Inter parte sottotono e non si scuote, soffre gli impacci di Asllani in regia (Calhanoglu fa decisamente un altro mestiere) e spera forse che la fiammata avversaria sia illusoria. E invece i ragazzi di Italiano, esaurite le prove generali, sistemano un sigillo sulla netta superiorità del primo quarto d'ora. Moro aziona ancora il cannone dal limite, sulla traiettoria irrompe Castro che con zampata felina anticipa De Vrij e infila il vantaggio. Quinto goal del suo campionato ed esultanza nell'arena di Lautaro: estasi pura per il Torito, che si sistema così alle spalle il periodaccio personale. Bologna in controllo e serata nella direzione giusta, ma all'Inter -si sa- basta un episodio per ribaltare inerzia e copione. La svolta coincide con un recupero di Bastoni su Odgaard a metà campo, la transizione è letale per i rossoblù: Thuram combina con Dimarco, Skorupski piazza una toppa ma nulla può sul comodo appoggio a porta spalancata di Dumfries. Parità ristabilita al primo affondo nerazzurro, la strategia di Italiano prevedeva ben altro. Azzannata la partita, l'Inter non alza il piede dall'acceleratore. Anzi: piovono occasioni come per incanto dalle parti di Skorupski, i candidati al bis sono Lautaro e ancora Dumfries ma il Bologna riesce a sfangarla. Quando la pressione interista rallenta un attimo, dopo una parentesi di apnea, lo scherzetto rossoblù sbuca da dietro l'angolo e per poco non funziona: stacco imperioso di Odgaard su corner di Orsolini, Sommer c'è. Gara bella e aperta, a sensazione ora sì che può succedere di tutto. Può girar bene o girar male. Al Bologna, come da tendenza del momento, gira male. Raid azzeccato di Dimarco tra le pieghe della retroguardia, con Beukema attirato fuori posizione: saltano meccanismi e scalate, il pallone per Lautaro è invito a nozze da tramutare nel sorpasso. Due a uno con ruggito del maestro sull'allievo. Caro Castro, per il passaggio di consegne tocca ripassare.
Ripresa secondo attese, con l'Inter in posa sorniona alla ricerca di un contropiede che possa congelare i tre punti e un Bologna per nulla convinto ad arrendersi agli eventi. Skorupski s'allunga sul rasoterra velenoso di un Lautaro mai così vicino ai migliori standard nell'ultimo periodo, la replica rossoblù è col botto. Cross lungo da sinistra di Lykogiannis, Dimarco libera come può, Orsolini raccoglie e scarica con intelligenza per l'accorrente Holm che pesca il jolly: tiro sporcato da Bastoni, palo interno e 2-2. Tutto di nuovo in discussione a San Siro. Parola alle panchine: Italiano mescola le carte a centrocampo sganciando Pobega e Ferguson; addirittura tripla mossa di Inzaghi che manda in campo Pavard, Carlos Augusto e Frattesi (fuori Darmian e Dimarco oltre a un pessimo Asllani). Arriva poi anche il momento di Taremi, dentro per un ottimo ma esausto Lautaro. Italiano appesantisce invece la linea arretrata richiamando Holm e puntando sull'esperienza di De Silvestri per il gran finale, in cui fa capolino persino la difesa a cinque quando Erlic va a rimpolpare la trincea. L'arrembaggio nerazzurro produce però solo confusione, Skorupski deve limitarsi a gestire il traffico ordinario. E il Bologna si prende un punto meritato, voluto, preteso. Da applausi.
Di seguito, le pagelle della gara.
INTER (3-5-2)
Sommer 7; Darmian 6 (70' Pavard 5.5), De Vrij 5.5, Bastoni 6.5 (83' Buchanan s.v.); Dumfries 7, Barella 6, Asllani 4.5 (70' Frattesi 5.5), Zielinski 5, Dimarco 6.5 (70' Carlos Augusto 6); M.Thuram 6.5, Lautaro 7 (74' Taremi 5.5). all.: S.Inzaghi 6
BOLOGNA (4-2-3-1, dall'87' 5-4-1)
Skorupski 6.5; Holm 7 (76' De Silvestri 6), Beukema 6.5, Casale 6, Lykogiannis 5.5; Freuler 7 (87' Erlic s.v.), Moro 6.5 (67' Pobega 6); Orsolini 6.5, Odgaard 6 (67' Ferguson 6), Ndoye 6; Castro 7 (87' Dallinga s.v.). all.: Italiano 7
INTER-BOLOGNA 2-2 (15' Castro, 19' Dumfries, 45+1' Lautaro; 64' Holm)
Francesco Piggioli
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