9/MAG/2025Francesco PiggioliFeatured, Sport, L'Angolo del Piggio
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Il Bologna s'addormenta sul più bello: tris Milan in rimonta con super Gimenez

Una grande occasione gettata alle ortiche.

Il Bologna s'illude di poter gustare un antipasto prelibato prima di tuffarsi nella dolce vita da finale, ma crolla ad un passo dal traguardo. L'impatto tonante del Bebote Gimenez trasfigura il Milan e spazza via quasi tutti i sogni rossoblù tramite campionato, che per oltre un'ora parevano sul punto di tramutarsi in realtà. Scatto firmato dal solito Orsolini per il momentaneo quarto posto solitario che significherebbe Champions League, poi l'altrettanto solito ribaltone del Diavolo sotto la guida del bomber messicano che apre e chiude la rimonta: doppietta di gran classe che è bel biglietto da visita anche per Roma. In mezzo, al sorpasso provvede Pulisic. Decisivi i cambi, in un senso e nell'altro. Conceiçao li sfrutta per cambiare modulo, raddrizzare la serata e godersi così la quarta vittoria di fila; per Italiano risultano invece non all'altezza, con ripercussioni fatali sul finale di un match che vede i suoi squagliarsi come neve al sole sul più bello. Ora, l'unica via percorribile per l'Europa sembra essere quella della Coppa Italia: sollevare il trofeo, con conseguente conquista del pass. Sentiero affascinante, ma stretto e tortuoso. L'alternativa? Un pugno di mosche in mano, quasi sicuramente. Per come si era messa la notte di San Siro, non mancano i rimpianti.

Nella patria dell'aperitivo, il Bologna inizia a prendere confidenza con la cena di gala che l'aspetta mercoledì nella Capitale. A San Siro Italiano si presenta con necessità di rotazioni, annacquate però dalla voglia di mettere pressione alle concorrenti per l'Europa che verrà all'alba di un turno di campionato che tra uno scontro diretto e l'altro promette di sfornare mezze sentenze. Vietato snobbare il primo atto contro i rossoneri, che al contrario hanno molto meno da chiedere alla classifica in questi ultimi 270' di Serie A. Eppure Conceiçao ripudia ogni tentazione di robusto turnover e, dovendo fare a meno dello squalificato Rafa Leao, si limita ad inserire il sostituto Joao Felix al suo posto. L'unica sorpresa è la presenza nell'undici iniziale di Loftus-Cheek: test importante per l'ex Chelsea, in pieno rodaggio dopo la lunga sfilza di infortuni. Gli altri totem s'impossessano delle caselle abituali: nessun riposo per Gabbia, Reijnders, Theo Hernandez e Pulisic. Da centravanti riecco Jovic e non l'atteso Gimenez. Paradossalmente, finiscono per ruotare di più i rossoblù. In difesa Italiano preserva Lucumì e Miranda (largo ad Erlic e a Lykogiannis), a centrocampo gioca Moro al fianco di Freuler. Sulla trequarti è invece l'ex Pobega a prendersi le zolle solitamente occupate da Odgaard, non al top e rimasto dunque a Bologna per precauzione. Davanti, staffetta annunciata tra Dallinga e Castro: e il ballottaggio è un'ombra che s'allunga già fino a mercoledì. Un bell'attestato di stima per le cosiddette seconde linee, senza dubbio. Primo tempo dominato da equilibrio e studio reciproco, entrambe le squadre vagano al piccolo trotto con rare accelerazioni e badando bene a non concedere spazi. Parità su tutta la linea, infortuni compresi: Tomori fa spazio a Thiaw dopo neppure un quarto d'ora, Erlic si arrende ad un problema muscolare alla mezzora e viene rilevato da Lucumì. Anche le fiammate si riducono ad una per parte. Iniziativa di Pulisic murata sul più bello da Lykogiannis sul fronte rossonero, cui segue sinistro alle stelle di Orsolini su appoggio intelligente di Pobega ad altezza dischetto al tramonto della frazione: cestinato un rigore in movimento, sì. In mezzo, una capocciata centrale di Jovic e un destro di Dominguez addomesticato in angolo da Maignan. Pochissimo altro da segnalare, in tutta franchezza. Rossoneri guidati dai guizzi di Pulisic e dai tocchi puliti di Joao Felix, a fronte di un Reijnders schermato da Pobega e sottotono; tra i rossoblù, in luce il metronomo Freuler e Lykogiannis che fa sfoggio di una discreta condizione al netto dello scarso impiego recente mentre le due ali d'attacco girano un po' a vuoto. Milan e Bologna al risparmio con più di un pensiero alla finale dietro l'angolo, questo è il racconto dei primi quarantacinque minuti.

Secondo tempo, è pronto riscatto per l'Orso che si fa bastare una sponda di Dallinga. Il n°7 punta Pavlovic, rientra sull'amato sinistro e fa secco Maignan col classico tiro a giro. E' vantaggio del Bologna, sono soprattutto tredici in campionato per il cannoniere rossoblù: l'ultimo calciatore italiano a toccare questa quota sotto le Due Torri era stato Alberto Gilardino nel 2013. Vette altissime, ci siamo capiti. Tra i mugugni crescenti del loggione di San Siro la serata pare mettersi proprio bene per i ragazzi di Italiano, che per più di venti minuti lucidano uno scintillante quarto posto solitario. E' in quel frangente, però, che Conceiçao indovina la mossa destinata a rovesciare il Bologna. Triplo cambio: dentro Walker, ma soprattutto Chukwueze e Gimenez. Saranno proprio gli ultimi due a scassinare la difesa rossoblù, mentre sul fronte opposto l'apporto dei nuovi entrati si rivela deludente. Aebischer è fuori condizione, Castro pare lontano parente dell'attaccante rivelazione della prima parte di stagione e Cambiaghi riesce a impensierire Maignan solo nel finale dopo un'insolita serie di passaggi a vuoto. Il golpe milanista va in scena nell'ultimo quarto d'ora, tramite raid fino a quel momento imprevedibile. Ad originare la valanga è una dormita rossoblù sul lato destro: l'azione si sviluppa alla mano e porta Gimenez ad infilzare Skorupski sotto le gambe. Segue 2-1 di Pulisic dopo rimpallo fortunoso su tentativo di Joao Felix, con Beukema e Lucumì in versione belle statuine. In precedenza, goal annullato per fuorigioco a Gimenez che avrà comunque modo di rifarsi di lì a breve con la stoccata del definitivo tris. Gongola il popolo rossonero, mentre il Bologna esce dalla Scala del calcio a testa bassa e con una brutta macchia di sugo sulla camicia. Un tonfo improvviso e imprevisto, che semina qualche inquietudine oltre a confermare le ormai croniche difficoltà lontano dal Dall'Ara (un solo punto nelle ultime tre trasferte). Non il modo migliore di presentarsi all'appuntamento con la Storia. Proprio no.

 

 

Di seguito, le pagelle della gara.

 

MILAN (3-4-3, dal 65' 4-2-3-1)

Maignan 6.5; Tomori s.v. (14' Thiaw 6), Gabbia 5.5, Pavlovic 5 (65' Walker 6); Jimenez 6 (65' Chukwueze 7), Loftus-Cheek 5.5 (78' Musah 6), Reijnders 6, Theo Hernandez 6; Pulisic 7, Jovic 5 (65' Gimenez 7.5), Joao Felix 6.  all.: S.Conceiçao 7

 

BOLOGNA (4-2-3-1)

Skorupski 5.5; De Silvestri 5, Beukema 5, Erlic 6 (31' Lucumì 5), Lykogiannis 6; Freuler 6, Moro 5.5 (80' El Azzouzi s.v.); Orsolini 6.5 (61' Cambiaghi 5.5), Pobega 6 (61' Aebischer 5), Dominguez 5.5; Dallinga 6 (61' Castro 5).  all.: Italiano 5

 

MILAN-BOLOGNA 3-1 (49' Orsolini, 73' Gimenez, 79' Pulisic, 90+2' Gimenez)

 

Francesco Piggioli

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