14/OTT/2022Stefano ZaneriniAttualità, Casa Bologna
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In Cappella Farnese la cerimonia di consegna del Premio Internazionale Daniele Po all'attivista curdo-siriana Delsha Osman

Domani, sabato 15 ottobre alle 10.30 in Cappella Farnese a Palazzo d'Accursio si terrà la cerimonia di consegna del Premio Internazionale Daniele Po all'attivista curdo-siriana per i diritti umani Delsha Osman. Alla cerimonia parteciperanno la vicesindaca Emily Clancy, Rita Monticelli, consigliera comunale delegata ai diritti umani; Nedda Alberghini Po, fondatrice del premio.

La vicesindaca Emily Clancy accoglie così a Bologna la vincitrice del Premio: "Sono molto felice di poter ospitare in città, Delsha Osman, rappresentante dei movimenti che in territorio difficile martoriato come i nord est della Siria, portano avanti l'esperimento rivoluzionario e radicale del confederalismo democratico che vede centrale il ruolo delle donne, delle ragazze e delle bambine di quei territori. L'insegnamento che ci portano queste donne è la possibilità concreta di fondare la convivenza umana su i pilastri del rispetto reciproco e per l'ambiente che abitiamo, della parità e dei diritti".

Il Premio Internazionale Daniele Po, sostenuto dal Comune di Bologna, dalla Città Metropolitana di Bologna e dal Comune di Pieve di Cento, conferisce ogni anno un riconoscimento a personalità femminili che, a livello nazionale od internazionale, si siano particolarmente distinte nella difesa dei diritti umani.

Il comitato istituzionale del Premio ha designato come vincitrice per l'anno 2022 Delsha Osman, curdo-siriana, rifugiata politica in Europa, responsabile europea del Coordinamento dell'organizzazione femminile Kongreya star, movimento fondato nei territori del Rojava nella Siria nord orientale e impegnato nella diffusione dei principi della democrazia confederativa basata sulla parità di genere e sul protagonismo delle donne a livello economico, culturale e sociale e nella difesa dei diritti umani e dell'ambiente, attraverso quella che viene definita la rivoluzione delle donne del Rojava e che è oggi più che mai in gravissimo pericolo.

Istituito nel 2007 per volontà di Nedda Alberghini e Fortunato Po, fondatori dell'Associazione Onlus "Le Case degli Angeli di Daniele nel mondo" di Pieve di Cento (BO), per onorare la memoria del figlio Daniele, il Premio ha sempre avuto una forte ricaduta sociale e un alto valore educativo specialmente rivolto alle giovani generazioni. Come ogni anno anche per questa edizione, oltre alla cerimonia di premiazione, è stata organizzata una settimana di incontri ed eventi pubblici in città e nel territorio metropolitano, rivolti alle scuole e alla cittadinanza.

Il tour di incontri ed eventi con Delsha Osman a Bologna e nell'area metropolitana parte oggi da Cento con una conferenza alle 21 e dopo la premiazione a Bologna toccherà Pieve di Cento, Sala Bolognese e San Giovanni in Persiceto, per poi chiudersi a Bologna con un incontro pubblico in Salaborsa il 21 ottobre alle 21. In allegato il programma completo.

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