La montagna nel lago di Jacopo De Michelis

La montagna nel lago è il secondo romanzo di Jacopo De Michelis. Nato a Milano nel 1968, traduttore, curatore di antologie e docente di Narratologia alla NABA di Milano, l'autore ha pubblicato il suo primo romanzo di successo, La stazione (Giunti Editore), nel 2023 e nel 2024, La montagna nel lago (Giunti Editore).

L'opera è un romanzo giallo che si svolge prevalentemente a Montisola, la montagna nel lago, come la definisce Pietro Rota, il protagonista principale della narrazione.

Dopo anni di assenza dall'isola, Pietro si trova costretto a fare ritorno a casa dopo la sua fuga a Milano in cerca di un riscatto sociale, lavorativo e culturale che, invece, non si è verificato, almeno per come lui sognava.

La sua coscienza lo riporta sull'isola poichè il padre, Nevio, è stato accusato dell'omicidio di Emilio Ercoli, l'uomo più ricco dell'isola. Ercoli è stato ucciso in maniera feroce, torturato e, in seguito abbandonato morente in una baracca nel bosco.

Pietro, giornalista precario per una mediocre rivista di gossip, si trova ad intraprendere un percorso da giornalista d'inchiesta, come lui sognava di diventare, per riuscire a scagionare il padre.

La vicenda si svolge attraverso un susseguirsi di rivelazioni di segreti e parole non dette, emozioni e sentimenti nascosti e repressi che confessano la demoralizzazione di due generazioni perennemente in contrasto. La prima generazione, quella di Nevio, segnata dalla guerra e la seconda, quella di Pietro, insoddisfatta e cresciuta sulle cicatrici di un'umanità devastata dal secondo conflitto mondiale.

Il romanzo è collocato nel 1992, l'anno di Tangentopoli, le stragi di Capaci e di via D'Amelio; l'Italia è sottosopra, arrabbiata, atterrita e incredula.

I personaggi che si avvecendano all'interno della storia, trasudano la condizione sociale ed emotiva di una nazione piegata, che l'autore descrive in maniera magistrale.

La scrittura è scorrevole, lineare, a tratti nostalgica, ma sempre pregna di un senso di scoramento generale; le parole dei protagonisti la raccontano egregiamente.

Ottima lettura, soprattutto per chi non ha vissuto quegli anni. Come nel suo primo romanzo, De Michelis offre ampi spazi di riflessione e un'indagine critica di un passato prossimo che, forse, non è mai passato.