28/DIC/2024RedazioneFeatured, Spettacolo
374

Parthenope e la Napoli di Paolo Sorrentino: per colpire ancora al cuore , come pronosticato, non e' occorsa la palma dorata.

L' azzeccata previsione di un ultra' di Paolo Sorrentino all'indomani del Festival di Cannes che ha negato il trofeo al regista partenopeo.

Da capo ultra' di Paolo Sorrentino , per la mancata , sfiorata palma dorata, ho seguito con ansia la partita , mi dispiaccio parzialmente e mastico amaro lo stesso sigaro del maestro, il cui fumo e profumo , da via Parthenope , in uno strano sogno, ha invaso il lungo tratto che a volo raso di mare separa Napoli dal red carpet di Cannes , e nei fasti delle sue stellate suites.

Ma sono certo che non occorrera' la dorata palma per consacrarlo ancora , e soprattutto per smascherarlo nell'interiore, per essere andato, con estremo coraggio , lontano, ma al tempo stesso dentro Napoli ,con la testa ed il cuore, ancora a scavare nel suo animo , nel suo profondo io autobiografico ed estremamente intimo , creando con molta probabilita' , l'estensione ed il prolungamento naturale e piu' approfondito della sua adolescenza, cosi' ben descritto nella Mano de Dios.

Il regista torna li dove non poteva fare a meno di regalarci emozioni e sensazioni su questa sorta di richiamo e di amore viscerale nel ventre materno di Parthenope, un cordone ombelicale che evidentemente non si spezza. È una Parthenope inafferrabile, sempre sull’orlo di una crisi di nervi , una città che si può stringere solo con l'arma della nostalgia di chi, andandosene, non la dimentica e se la porta dentro con tutte le sue contraddizioni . E cosi fa il regista

Nonostante lo neghi , scrive ,da vero innamorato , un' altra , stavolta chiara ,lampante ed evidente dichiarazione d'amore alla sua Napoli attraverso le due muse, Celeste Dalla Porta e Stefania Sandrelli, junior e senior , rispettivamente incarnazioni della giovane, e della poi piu' matura Parthenope.

La contraddizione eterna, il mistero e il conseguente tenebroso fascino di Napoli si mescolano nel sogno di una grande bellezza ..., stupenda, crudele, come in fondo sono Napoli e quello strano suono che ti attira dentro, per sempre, per non lasciarti piu', come un legamento d'amore eterno, stavolta benedetto , tra sacro e profano, dal sangue di San Gennaro.

Tra sacro e profano dunque, appesa e sospesa tra la vita e la morte , nella quale prendono posto sullo scranno i personaggi della sua pellicola, cosi come immortala il sentimento struggente del tempo che passa, una donna alla ricerca della libertà e la sua solitudine. È lei, Parthenope, la protagonista di questa storia, la vita che scorre parallela agli snodi centrali della storia recente di Napoli, che prima di essere splendore e miseria era una colonia romana chiamata Partenope: gli anni Cinquanta, il colera, le contestazioni del Sessantotto, il terremoto, la malavita organizzata ,lo scudetto.

Tutto avvolto da quel misterioso fascino che coinvolge Napoli , i napoletani e l'anima di chi prova a camminarci dentro, di notte, dal dedalo dei bassi dei Quartieri Spagnoli, agli anfratti scuri di Via dei Tribunali, ai vicoli dei Decumani , salendo ai palazzi antichi ed all'aristocrazia del Vomero e di Posillipo in un volo senza tempo, sopra e sotto terra ,come mi e' capitato personalmente di fare, o accarezzando e venerando le anime dei morti di Santa Maria del Purgatorio ad Arco.

Il maestro ha scelto oltre a Celeste Dalla Porta e Stefania Sandrelli, Isabella Ferrari, Gary Oldman, Luisa Ranieri, Silvio Orlando, Peppe Lanzetta per dare corpo ad un 'opera nella quale con molta sincerita' ritroviamo anche qualche ingrediente di Ferzan Ozpetek nella sua Napoli Velata.

Malinconia, solitudine, nostalgia , resa del tempo, mistero, fascino, in una a tratti leopardiana memoria , dedicata alla Donna e a Napoli, figlia di una sirena, Parthenope, che col suo fascino , e attraverso quest'opera ci richiama ancora nel suo ventre , ammaliandoci e stringendoci. Napoli magica, e misteriosa, come l'animo dello stesso Paolo Sorrentino.

Capire ed apprezzare l'estro e l'istrionismo tutto partenopeo ed al tempo stesso felliniano di Paolo Sorrentino, nella sua piena maturita' , dettati da una sorgente impetuosa di racconti ed analisi autobiografiche e retrospettive, ritengo in fondo sia molto semplice, come aprire occhi , cuore , sogno e memoria alla nostra vita , alla vita che sfugge via, al nostro passaggio , ed all'inesorabile passare degli anni.

Parthenope, ti ho immaginata e poi ti sei avverata.

Gianfilippo Rossi

Qui Bologna Tv

24 Gen. 2025 - Redazione
22 Gen. 2025 - Francesco Piggioli
21 Gen. 2025 - Redazione
19 Gen. 2025 - Redazione
18 Gen. 2025 - Francesco Piggioli
18 Gen. 2025 - Redazione

Eurolega: la Virtus conduce poi cede a Monaco nel finale 80-86

24 Gen. 2025 - Redazione

La Virtus  all'Arena cede nel quarto finale al Monaco 80-86.  Nonostante avesse un vantaggio di 21 punti nel primo tempo. I monegaschi, privi di Okobo e Loyd, sono riusciti a recuperare lo svantaggio ed a vincere sul parquet bianconero ...

Leggi tutto

Che notte al Dall'Ara! Il Bologna abbatte il muro del Borussia in rimonta

22 Gen. 2025 - Francesco Piggioli

Tocca trovare le parole e non è mica facile. Al Dall'Ara va in scena una notte che racchiude tutto e il contrario di tutto. Si parte in salita, col timore di vivere l'ennesima tappa senza gioia del cammino in Champions League; e si chiude ...

Leggi tutto