23/MAR/2022Stefano ZaneriniAttualità, Casa Bologna
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Riapre il Teatro di Villa Aldrovandi-Mazzacorati con la nuova gestione a cura di Succede solo a Bologna, in collaborazione con Fraternal Compagnia, Fantateatro e TeatrOPERAndo

Dal mese di aprile 2022 torna ad accogliere il pubblico il settecentesco teatro di Villa Aldrovandi-Mazzacorati, di proprietà della Regione Emilia-Romagna e in carico al Comune di Bologna.

La gestione del teatro è stata recentemente affidata per quattro anni, a seguito di bando pubblico del Comune di Bologna, all'associazione Succede solo a Bologna che aprirà le porte di questo piccolo gioiello in zona Murri con un programma di attività curato in collaborazione con Fraternal Compagnia, Fantateatro e TeatrOPERAndo per offrire al pubblico visite guidate e appuntamenti dedicati a musica e teatro.

Un progetto articolato ed originale che ha lo scopo di valorizzare e tutelare il piccolo teatro, rendendolo un luogo di cultura per tutta la città a partire dal quartiere, in linea con la storia e i progetti che Succede solo a Bologna già attua per altri monumenti simbolo della città. Non solo turismo, insomma, ma una progettazione di ampio respiro che riporti in vita questo importante luogo per mettere a disposizione del territorio nuove opportunità culturali e di socialità.

Diversi sono i partner che hanno sostenuto questo progetto, tra cui il Lions Club Bologna "I Portici", che ha contribuito al restauro delle sedie del teatro per riportarle al loro originario splendore.

"A un anno dalla celebrazione dei 260 anni dall'inaugurazione avvenuta nel 1763, il Teatro di Villa Aldrovandi-Mazzacorati, si apre ai residenti e ai turisti con attività culturali che ne valorizzano la bellezza storica, unica, l'eccezionalità dell'acustica di quello che è un vero e proprio gioiello d'arte e architettura", dichiara Elena Di Gioia delegata del Sindaco alla Cultura di Bologna e Città metropolitana, "La rinascita del Teatro di Villa Aldrovandi-Mazzacorati si colloca all'interno della progettualità dell'Amministrazione comunale di valorizzare sempre di più nei prossimi anni il sistema culturale diffuso nei Quartieri e nelle periferie. A questa rinascita contribuiscono diversi soggetti. In primo luogo la Regione Emilia-Romagna, proprietaria della Villa e l'associazione Succede solo a Bologna che ha aggregato altri compagni di avventura, Fraternal Compagnia, Fantateatro, TeatrOPERAndo per ridare vita e centralità culturale a un luogo prezioso nella mappa culturale della città".

Tante le iniziative che nei prossimi mesi si alterneranno nella Villa

L'associazione Succede solo a Bologna porterà bolognesi e turisti italiani e stranieri alla scoperta di questo luogo grazie alle visite guidate condotte da guide turistiche abilitate certificate. Tutti i tour saranno disponibili sia in italiano che in lingue straniere con un ampio ventaglio di date a disposizione. Le visite proposte saranno gratuite, con possibilità per i partecipanti di lasciare una donazione libera qualora desiderassero contribuire al restauro e al mantenimento del teatro di Villa Aldrovandi-Mazzacorati. Anche la gestione della Villa rientra infatti nel progetto di crowdfunding "Monuments Care", lanciato dall'associazione per prendersi cura dei monumenti cittadini, renderli accessibili al pubblico e costruire una cultura diffusa alla portata di tutti.

Grazie ai partner del progetto, saranno inoltre proposti nel teatro di Villa Aldrovandi-Mazzacorati alcuni eventi in diversi momenti dell'anno per animarlo nuovamente e farlo conoscere ad adulti, famiglie e bambini. Si comincia con due appuntamenti di TeatrOPERAndo dedicati alla musica: sabato 2 aprile la Villa ospiterà dalle 16.30 "PianOPERAndo", recital pianistico a sei mani in compagnia del trio pianistico di Bologna composto da Silvia Orlandi, Alberto Spinelli, Antonella Vegetti su musiche di Bach, De Falla, Mozart, Piazzolla, Rachmaninov e Verdi mentre sabato 9 aprile, sempre alle 16.30, la cantante Giovanna Nocetti, accompagnata al pianoforte e alla fisarmonica da Walter Bagnato, proporrà un omaggio a Milva, interpretandone i successi e ricordandone gli esordi artistici a Bologna.

Dalla musica al teatro.

Grazie al supporto della Fraternal Compagnia, Villa Mazzacorati sarà sede di alcune tappe del Festival Internazionale della Maschera, che si svolgerà a Bologna dal 27 aprile al primo maggio con un focus sull'Oriente; un'occasione per scoprire storie di popoli attraverso la maschera. I primi due appuntamenti del Festival nella Villa sono in programma il 27 e il 29 aprile con un'esposizione di maschere, incontri e seminari. Nella prima data sono previsti un dialogo con Rete di Festival della maschera e l'intervento da remoto delle organizzatrici di Fimc dal Brasile e Masqu'alors dal Canada. Il 29 aprile si svolge invece il Seminario sul Teatro orientale con i docenti Matteo Casari e Giulia Filacanapa; modera Marco Milani.

Per far scoprire il teatro della Villa anche ai più piccoli, Fantateatro propone la rassegna "Fantafavole", rivolta a bambini dai 3 ai 7 anni. Si tratta di spettacoli per tutta la famiglia nei quali le fiabe classiche vengono stravolte per essere riscritte in forma originale e al passo con i tempi, ma soprattutto per muovere alcune riflessioni. Tra i primi racconti pronti a essere rivisitati per l'occasione ci sono, il 21 aprile, "La cicala e la formica", una delle più note favole di Esopo, e il 5 maggio "Topo di campagna e topo di città", che pone l'accento sulla bellezza dell'ambiente rurale e sul benessere che deriva dal vivere a contatto con la natura.

L'associazione Succede solo a Bologna garantirà inoltre la possibilità d'accesso a chiunque voglia utilizzare il teatro per visite, workshop, laboratori e altre attività congrue al luogo.

Sarà possibile effettuare sopralluoghi, riprese audiovisive, studi e ricerche.

Tutte le iniziative in programma saranno pubblicate sul sito www.succedesoloabologna.it.

Per informazioni è possibile scrivere a info@succedesoloabologna.it o telefonare al numero 051  2840436

La storia del teatro di Villa Aldrovandi-Mazzacorati

La storia della Villa comincia nel XVII secolo, quando apparteneva alla famiglia Marescotti. L'edificio passò poi nella proprietà delle famiglie Aldrovandi e Mazzacorati. Il conte Gianfrancesco Aldrovandi, uomo molto colto, ereditò la Villa per diritto di primogenitura e fu il promotore dei lavori di ristrutturazione dell'edificio. Fu infatti lui a voler realizzare un teatro nell'ala sinistra della Villa. Obiettivo che raggiunse in poco tempo: il teatro venne infatti inaugurato il 24 settembre 1763 con la tragedia di Voltaire "Alzira".

Il teatro di Villa Aldrovandi-Mazzacorati può essere considerato il più pregevole e ben conservato esempio di teatro privato in Villa settecentesca dell'Emilia-Romagna, il migliore in assoluto per l'acustica. Seppur di ridotte dimensioni il teatro è completo di tutto: palcoscenico sopraelevato, retropalco, attrezzeria e foyer. La sala è rettangolare con due ordini di balconate arricchite con sculture di sirene, tritoni e cariatidi; le balconate venivano inoltre abbellite con ghirlande e ramoscelli durante le rappresentazioni. La platea si presenta come un giardino fiorito e accoglie il visitatore immergendolo in tipiche scene di caccia settecentesche, sulle pareti laterali, di fondo, insieme a putti e ghirlande affrescati a "trompe l'oeil".

Sempre nel XVIII secolo l'edificio di via Toscana assunse le caratteristiche architettoniche che lo contraddistinguono ancora oggi con il suo splendido esempio di Villa veneta con barchesse in territorio bolognese. I lavori della Villa come la vediamo oggi terminano tra il 1770 e il 1772 a opera dell'architetto Francesco Tadolini. Nella prima metà del 1800 la Villa passò prima a Giuseppe Mazzacorati, che fece scrivere il suo nome sul timpano, e poi alla famiglia Sarti, alla fine del 1800. Nel 1928 venne ceduta ai Fasci di Combattimento che ne fecero una residenza estiva per bambini gracili. Divenne poi ospedale e negli anni '70 del Novecento fu sede dell'anagrafe. Oggi ospita la Villa ospita al suo interno il Museo Storico del Soldatino e un Poliambulatorio del Servizio Sanitario Regionale.

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