30/GEN/2024RedazioneSport
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Serie A, è un mare di debiti: i club in difficoltà, mancano risorse ed investimenti. Il punto


Il mondo del calcio ha vissuto una serie di scosse, peraltro anche inaspettate nell’ultimo lustro. A soffrire di più sono stati, in primis, i campionati che già da tempo andavano vieppiù perdendo appeal, soldi ed investimenti. Uno di questi è senza dubbio la Serie A, campionato un tempo meta di campionissimi affermati e numero uno al mondo ed oggi ridotto quasi a fare da succursale a competizioni il cui appeal è cresciuto negli anni. La Serie A ad oggi fa fatica in se stessa e nel confronto con le altre due leghe regine in Europa: la Liga spagnola da un lato e il colosso Premier League, dall’altro. Mentre si discute da tempo circa una riforma  dell’intero calcio ed in particolare della Serie A, i problemi irrisolti tali restano. E sono, perlopiù, problemi economici. 

Ad oggi il bilancio fa riflettere: i top club di Serie A hanno un totale di 3,3 miliardi di euro di debito da cui vanno esclusi i debiti nei confronti degli azionisti. È una situazione generale che più si aggrava quanto più si sale: la società che più è in sofferenza resta la Juve, primo club italiano per storia e blasone e, per l’appunto, club in più affanno. Non scherzano le due milanesi, con la situazione dell’Inter all’attenzione dell’UEFA e degli organi competenti. La precarietà è enorme, con situazioni giorno dopo giorno sempre più preoccupanti e club che fanno fatica a rimanere a galla, vuoi per situazioni spinose come quella recente dell’Hellas Verona, vuoi per la mancanza di fondi e quindi di investimenti. 

C’è carenza ovunque: mancano gli stadi, mancano le strutture, manca una visione di insieme che aggiusti i cocci rotti e sistemi le cose. Più che una riforma dei campionati, occorrerebbe a questo punto una riforma sistemica che parta dalle fondamenta. Intanto i club resistono e, nuotando in un mare di debiti, provano a galleggiare quanto più possibile e al meglio delle proprie possibilità. Si cercano sempre fondi, entrate che permettano ai club di rimpinguare le proprie casse. Lo sanno bene squadre come la Roma, che portano avanti anche sponsorizzazioni innovative capaci di coniugare intrattenimento ed informazione. Trattasi del fenomeno dell'Infotainment una buona trovata per generare profitti extra campo dagli sponsor anche legati al mondo del betting, sulla falsariga della Liga Spagnola e di altri campionati. Anch’essi penalizzati ma capaci di reagire a dovere alla sorte ed al mondo che cambia. Un tamponare, nient’altro, in attesa di un altro scossone che metta a serio rischio anche questi canali “fuori campo”.

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