25/AGO/2024Francesco PiggioliFeatured, Sport, L'Angolo del Piggio
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Un super Kvara condanna Italiano, il Bologna inciampa a Napoli

Khvicha Kvaratskhelia batte Bologna.

Guai a fermarsi al report del tabellino, che assegna al folletto georgiano “solo” un goal. Gli affondi e i guizzi del n°77 azzurro scrivono la storia del match, la piegano a favore di Conte e spazzano via le speranze del Bologna nei momenti clou. La decide Kvara, senza appello. Assist da capogiro per il vantaggio di Di Lorenzo in chiusura di primo tempo, azione personale chiusa da sinistro vincente per archiviare la pratica a un quarto d'ora dalla fine. Il tris finale è francamente punteggiatura, per quanto opprimente. Utile più che altro al Napoli, che cancella così la disfatta di Verona. Il Bologna fa il suo, ma paga la serata storta di quasi tutti i suoi tenori (a partire da Orsolini) ed esce con un pugno di mosche in mano dallo stadio che pochi mesi fa gli regalò la Champions League. Porte girevoli tipiche del calcio: il problema è che stavolta si chiudono in faccia al Bologna. Prestazione troppo lineare e scolastica per covare desideri di blitz, con un attacco che gira completamente a vuoto tra titolari e sostituti. Un punto in due partite, in fin dei conti la partenza è una fotocopia dell'anno scorso.

Vedi Napoli e poi ricordi. Un pomeriggio dolce, anzi dolcissimo. Sembra ieri: colpaccio al Maradona e timbro definitivo sulla qualificazione in Champions, infiocchettata ufficialmente dopo Atalanta-Roma del giorno seguente. Al Bologna scappano un bel pensiero e un mezzo sorriso, ma nulla più. Tocca voltar pagina: di fronte c'è una belva ferita dall'umiliante 3-0 dell'esordio a Verona, brusco ritorno a terra dopo un'estate trascorsa a fantasticare di scudetto con l'arrivo di Antonio Conte sulla panchina azzurra. Aspettando McTominay e soprattutto Lukaku (entrambi in arrivo tra domani e martedì), il Napoli si affida al supplente Raspadori e alla voglia di riscatto per il debutto stagionale al Maradona. Prima in azzurro in Serie A per Buongiorno, davanti a guidare le danze c'è Kvaratskhelia accompagnato dal desiderio di dedica speciale al primogenito appena nato; per il neoacquisto David Neres, inizio dalla panchina. Zero punti dopo i primi 90', zero goal segnati allargando la visuale anche alla gara di Coppa Italia col Modena. Troppo brutti per essere veri, i primi passi del Napoli nella nuova stagione: il copione va come minimo ribaltato. Pur senza i drammi avversari, anche il Bologna è uscito dai blocchi con la netta sensazione di aver raccolto meno delle attese. Italiano, che in carriera tra Spezia e Fiorentina ha vinto quattro volte in sei visite all'ombra del Vesuvio, si affida ancora al tridente con Castro centravanti; Orsolini sgasa a destra, mentre Ndoye cerca ispirazione sul lato opposto nello stadio che ha tenuto a battesimo il suo primo -e finora unico- goal in Serie A. Pesantissimo con vista Champions, ma pur sempre isolato: urge cambio di passo, per uno che di mestiere fa l'esterno d'attacco. Rispetto all'esordio con l'Udinese, una sola novità: Aebischer rileva Fabbian e disegna un centrocampo più compatto, in cui trovano conferma Freuler e Moro. A disposizione anche l'ultimo arrivato Tommaso Pobega, aggregato in extremis. Aspettando Benjamin Dominguez, Samuel Iling-Junior e l'agognato difensore centrale: full immersion per Sartori da qui a venerdì. Volenteroso l'approccio di Raspadori, a cui la difesa rossoblù inizialmente fatica a prendere le misure: in rapida successione, sinistro fuori di poco e tiro troppo centrale per impensierire Skorupski. Rispetto alle abitudini del nuovo corso il Bologna sceglie allora di manovrare con calma, smorzando i ritmi e soprattutto gli ardori di un Napoli che abbassa spesso il suo centravanti mignon a legare i reparti. Costretto a sostituire quasi subito l'acciaccato Erlic con Lucumì, Italiano non vuole che Conte prenda coraggio: segue lunga fase di studio che è inno alla tattica. Con Orsolini e Ndoye chiamati più a ripiegare che a offendere, di occasioni per il Bologna nella prima parte non se ne vedono. Interpretazione matura, se non altro. E gli azzurri evitano di cadere nel tranello rossoblù, teso a liberare spazi dalle parti di Meret. Questo Bologna esige rispetto, è il nuovo status a richiederlo. Allo scoccare della mezzora, all'improvviso, la fiammata. Imbucata perfetta in area di Ndoye per Castro, che ruba il tempo a Rrahmani ma va a sbattere sull'uscita tempestiva di Meret. Per Conte, piccolo squillo d'allarme lanciato da un Bologna ora più spigliato. Il primo tempo s'avvia al traguardo senza più scossoni, ma non ha fatto i conti con il genio di Kvaratskhelia: dopo la traversa scheggiata di testa, ecco l'assist di prima da fantasista d'altri tempi a premiare l'inserimento dalle retrovie di Di Lorenzo; il pisolino di Aebischer fa crollare la diga davanti a Skorupski e il capitano azzurro firma il primo centro stagionale della sua squadra. Con esultanza liberatoria di Conte. Mastica amaro invece Italiano, beffato all'ultimo tuffo prima della pausa. E in un momento di relativo controllo: attenzione, era già successo con l'Udinese. Due indizi che invitano a lavorare forte su scalate e tensione.

Aebischer tenta l'immediata rivincita in apertura di ripresa, ma il suo destro dal limite si perde sopra la traversa. E' comunque il sintomo di un Bologna rientrato dagli spogliatoi con la faccia cattiva e la voglia di alzare i giri del motore, non a caso Posch e Lucumì finiscono subito nell'elenco degli ammoniti. Via la maschera, ora bisogna forzare. Si stappa del tutto la partita, ogni folata può portare ad un cambio di punteggio. Il Napoli beneficia ovviamente di più spazi e cerca il bis, ma il colpo da biliardo di Politano col sinistro esce a fil di palo tra gli scongiuri di Skorupski. Ora di gioco, tripla sostituzione per Italiano, evidentemente non soddisfatto degli esterni: fuori sia un invisibile Orsolini sia Ndoye, dentro Odgaard e Karlsson. In campo anche Miranda per Lykogiannis. Massima pressione rossoblù, con rischi annessi e connessi. A Italiano gira tutto male, perché proprio quando si prepara ad imbastire l'assalto finale Kvaratskhelia s'incunea tra le linee, prende velocità e spara in rete con la complicità di una deviazione che mette fuori causa Skorupski. Tre punti in cassaforte per il Napoli, Bologna di fatto spacciato. L'ultima mossa si chiama Fabbian per Aebischer, nulla che possa invertire un epilogo ormai scolpito su pietra. Ad appensantire il fardello rossoblù provvedono le forze fresche iniettate da Conte sul rettangolo verde nel finale: passerella per Neres e Simeone, il primo invito dell'esterno brasiliano è biglietto da visita a dir poco succulento per il Cholito che firma il 3-0. Niente processi o tragedie, ci mancherebbe. Ma sabato al Dall'Ara giunge in visita l'Empoli e la vittoria è praticamente d'obbligo.

 

 

Di seguito, le pagelle della gara.

 

NAPOLI (3-4-2-1)

Meret 6; Di Lorenzo 7, Rrahmani 6, Buongiorno 6.5; Mazzocchi 6 (77' Spinazzola s.v.), Anguissa 6.5, Lobotka 7, Olivera 6.5; Politano 6 (88' David Neres 6.5), Kvaratskhelia 8; Raspadori 6.5 (84' Simeone 6.5).  all.: Conte 7

 

BOLOGNA (4-3-3)

Skorupski 6; Posch 4.5, Beukema 5, Erlic 6 (19' Lucumì 5), Lykogiannis 5.5 (63' Miranda 5.5); Aebischer 4.5 (80' Fabbian s.v.), Freuler 6, Moro 5.5; Orsolini 5 (63' Odgaard 5), Castro 5.5, Ndoye 5.5 (63' Karlsson 5).  all.: Italiano 5.5

 

NAPOLI-BOLOGNA 3-0 (45+2' Di Lorenzo; 75' Kvaratskhelia, 90+4' Simeone)

 

Francesco Piggioli

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