AAMS: che fine ha fatto quest'organo statale?

AAMS, Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, è un organo statale che merita di essere definito "storico", avendo delle origini molto antiche, ma oggi esiste ancora oppure no? Cerchiamo di dare una risposta esauriente.

La storia di AAMS

Come si diceva, la nascita di AAMS ha radici antichissime: quest'organo infatti fu fondato nel 1927 con l'obiettivo di amministrare i monopoli di Stato relativi a sali, tabacchi e chinino.

Nel 1998, tali funzioni furono trasferite da AAMS a ETI, Ente Tabacchi Italiani, oggi non più esistente, tuttavia nel medesimo periodo storico AAMS acquisì un ruolo altrettanto importante, ovvero la regolamentazione del gioco.

Proprio in quei anni, infatti, le scommesse divennero legali nel nostro Paese, senza trascurare i vari giochi già esistenti, come ad esempio le lotterie, e quelli che sarebbero stati introdotti di lì a breve, come il bingo.

Perché non ci si imbatte più nel logo AAMS?

Il logo di AAMS, una sorta di timone su cui compare il tricolore, ricorreva molto spesso fino a pochi anni addietro ed era chiaramente visibile, ad esempio, sulle porte d'ingresso dei centri scommesse, delle sale bingo e di tutti i punti vendita dedicati al Gaming.

Gli osservatori più attenti, tuttavia, avranno notato che la scritta AAMS non compare più da alcuni anni, anche laddove figuri questo celebre logo, ma per quale motivo?

L'organo è stato interamente assorbito da un'agenzia fiscale

Da alcuni anni, esattamente dal 2012, l'organo AAMS è stato assorbito da una delle 3 agenzie fiscali italiane, l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Oggi quest'ultimo ente si occupa, tra le altre cose, della regolamentazione del mondo Gaming a livello nazionale, ed è responsabile dunque del rilascio delle concessioni alle società autorizzate, quindi ha assorbito a tutti gli effetti le funzioni precedentemente svolte da AAMS.

Alla luce di questo dunque, se si vuol verificare l'affidabilità di un servizio di gioco il logo di riferimento è quello di ADM, ovvero appunto l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: su tutti i portali di società munite di regolare concessione, come ad esempio William Hill, esso è visibile direttamente in home page.