23/NOV/2019Francesco PiggioliSport, L'Angolo del Piggio
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CALCIO - Domani Bologna-Parma, il bivio rossoblù: vincere o soffrire

Il derby della verità.

Non si può più nascondere, il Bologna. Dopo tre sconfitte consecutive e una sola vittoria nelle ultime nove giornate, urge la classica scossa: al campionato e alla classifica. Cosa vogliono fare da grandi, Poli e compagni? Domanda secca, che alla vigilia di un trittico in salita (Napoli, Milan, Atalanta) esige una risposta altrettanto perentoria. Non è più tempo di tergiversare, né di confidare troppo nei complimenti ricevuti nella speranza che prima o poi diventino punti. La partita casalinga contro il Parma è un bonus da trasformare in vittoria, al netto di assenze e alibi di qualunque tipo. Il calcio -si sa- si alimenta di bivi decisivi, espressione spesso inflazionata. Stavolta no: al Dall'Ara andrà in onda una sfida che non ammette mezze misure. Con i tre punti ci si rialza, senza il bottino pieno si rischia di finire sul lettino dello psicanalista. Con un occhio sempre più interessato rivolto alle pericolanti, beninteso.

La situazione è ancora sotto controllo, ci mancherebbe. Semplicemente, il momento complicato e il calendario ostico alle porte suggeriscono di non scherzare troppo con il fuoco. Ibrahimovic, Lyanco, le alternative, il mercato, le gioie dei ragazzi via con le Nazionali (su tutti Orsolini e Svanberg, entrambi in goal all'esordio): Bologna ha dimenticato il Sassuolo voltando le spalle alla crisi, lasciandosi cullare dall'aria leggera della sosta. A Casteldebole però tutti sono consapevoli dell'importanza del frangente. A partire da Sinisa Mihajlovic, fresco di dimissioni dal reparto di Ematologia del Sant'Orsola dopo il trapianto di midollo osseo cui è stato sottoposto lo scorso 29 ottobre (come da comunicato ufficiale dell'ospedale). Il tecnico serbo ha voluto ad ogni costo che la squadra avvertisse la sua presenza e la sua vicinanza dopo una fase contraddistinta da comunicazione ridotta al minimo per via della delicatezza del percorso di cure in atto, come ha -forse un po' troppo candidamente- ammesso Orsolini durante il ritiro con la Nazionale. La lotta procede al meglio ma è tutt'altro che terminata, anzi: occorrerà mantenere la massima cautela. Ecco perché, forse anche alla luce delle pessime previsioni meteo in vista di domani, Sinisa si è recato a Roma per trascorrere qualche giorno in famiglia. In attesa di fare il punto della situazione in una conferenza ad hoc programmata per la settimana prossima, Mihajlovic batte un colpo. E patron Saputo lo segue a ruota, come testimonia il viaggio in Italia con conseguente presenza certa al Dall'Ara domani all'ora di pranzo.

Le maggiori preoccupazioni di Sinisa sono tuttavia legate alla formazione, assai rimaneggiata per uno scontro così determinante. L'asse centrale accusa perdite pesantissime: oltre al lungodegente Dijks all'appello mancano i due difensori titolari (Danilo e Bani, entrambi squalificati), un tassello cruciale sul piano tattico come Soriano e il tandem Destro-Santander, con conseguente addio ad ogni alternativa a Palacio. Non se la passa meglio il Parma, orfano anch'esso di prime punte di ruolo: né Cornelius né Inglese hanno recuperato, in più Gervinho continua ad essere in forte dubbio. In caso di assenza della sua temutissima freccia offensiva, D'Aversa sarebbe quasi costretto a ripiegare sull'astro nascente Kulusevski come falso nove, con Sprocati a supporto. Se non altro, sul fronte rossoblù la notizia positiva è rappresentata dal rientro di Tomiyasu, più che mai prezioso per tamponare l'emergenza: il duttile difensore giapponese partirà sicuramente dall'inizio, da vedere se in coppia con Denswil (unico centrale puro a disposizione) o se di nuovo largo a destra con Medel arretrato in difesa. Favorita la prima opzione: nel caso, Mbaye otterrà la riconferma com terzino. Sulla trequarti scalpita invece Svanberg, esaltato dalla prodezza con la Svezia; completano la batteria di rifinitori Orsolini e l'ex di turno Sansone, che guarda caso firmò proprio l'ultimo blitz ducale al Dall'Ara nel 2012. Davanti, conferma obbligata per l'eterno Palacio. L'unica alternativa da giocarsi in corso d'opera è Skov Olsen, scatenato con l'Under 21 danese ma ancora confinato al rango di oggetto misterioso in rossoblù. Il bivio è dietro l'angolo, indugiare ancora potrebbe nuocere alla salute.

Arbitra il sig.Abisso di Palermo, fischio d'inizio previsto per le ore 12:30 di domani.

 

Di seguito, elenco dei convocati e probabile formazione.

PORTIERI: Da Costa, Sarr, Skorupski.

DIFENSORI: Corbo, Denswil, Krejci, Mbaye, Paz, Tomiyasu.

CENTROCAMPISTI: Dzemaili, Medel, Poli, Schouten, Svanberg.

ATTACCANTI: Juwara, Orsolini, Palacio, Sansone, Skov Olsen.

 

PROBABILE FORMAZIONE

4-2-3-1

Skorupski; Mbaye, Tomiyasu, Denswil, Krejci; Medel, Dzemaili; Orsolini, Svanberg, Sansone; Palacio.  All.: Mihajlovic (in panchina Tanjga)

BALLOTTAGGI: Dzemaili-Poli 60%-40%.

INDISPONIBILI: Destro, Dijks, Santander, Soriano.

SQUALIFICATI: Bani (1 giornata), Danilo (1 giornata).

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