19/MAG/2019Francesco PiggioliSport, L'Angolo del Piggio
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CALCIO - Domani Lazio-Bologna, Sinisa vuole festeggiare a casa: traguardo vicino

Tra passato e futuro, vince il terzo incomodo: il presente.

La marcia trionfale del Bologna di Mihajlovic verso la salvezza si prepara al rettilineo finale. Agli ultimi metri, dietro cui fanno capolino bottiglie di champagne e inni di lode. Soltanto l'aritmetica separa ormai i rossoblù dall'obiettivo stagionale, per assicurarsi la permanenza in Serie A manca giusto un punto. Un ultimo passo che potrebbe risultare persino superfluo, se l'Empoli non dovesse fare bottino pieno contro Torino ed Inter: ipotesi tutt'altro che campata in aria, trattandosi di due clienti assai ostici e -cosa ancora più importante a questo punto della stagione- affamati di risultati per la corsa europea. Sì, se nel pomeriggio di oggi i toscani non riusciranno a strappare i tre punti al Toro il Bologna potrà brindare all'ufficialità della salvezza già nel ritiro romano, senza scendere in campo. A prescindere da quello che sarà il peso specifico della posta in palio, mister Sinisa tiene comunque da matti a rimediare una bella figura all'Olimpico, nello stadio che ha ospitato la fetta più consistente della sua carriera da calciatore. Roma significa casa per la famiglia Mihajlovic, che nella Capitale ha piantato radici solide sfruttando proprio la lunga militanza laziale di Sinisa e l'attaccamento alla città della moglie Arianna, romana purosangue.

Ecco perché l'eventualità che la panchina biancoceleste cambi inquilino a fine stagione non lascia affatto tranquillo il Bologna. Per tutti i motivi sommariamente elencati sopra, Mihajlovic non resterebbe insensibile di fronte al corteggiamento della sua piazza del cuore: la paura che l'idillio possa chiudersi dopo appena quattro mesi c'è. Il futuro di Sinisa sembra legato a doppio filo a quello dell'ex compagno Simone Inzaghi, fresco conquistatore della Coppa Italia e a sua volta tentato dalle lusinghe della Juventus che deve rimpiazzare Allegri. Con Inzaghino diretto a Torino, il nome di Mihajlovic salirebbe in cima alle preferenze di Lotito e Tare: più che una sensazione, quasi una certezza. Una serie di incastri che non turba però l'oggi del tecnico serbo, focalizzato sul miracolo da portare a termine a Casteldebole. Ogni discorso a tema futuro è stato rimandato al post salvezza, Mihajlovic è consapevole che la cavalcata in atto può lasciare un segno indelebile nella storia del Bologna e la sua volontà è di renderla davvero unica, magari andando oltre il mero mantenimento della categoria. Il record di punti dell'era Saputo (ora come ora, 42 nel primo anno di Donadoni) è alla portata, per frantumarlo basta una vittoria tra Lazio e Napoli. Non sarà semplice, ma per una compagine che da un paio di mesi viaggia ai ritmi delle più grandi corazzate europee con la ciliegina delle sei vittorie di fila in casa nulla sembra impossibile. Da uomo tutto d'un pezzo qual è, Sinisa vuole chiudere alla grande, senza distrazioni e spazio per rimpianti. Traghettare a ridosso della colonna di sinistra della classifica un Bologna avviato sul viale della retrocessione soltanto quattro mesi fa sarebbe il degno coronamento dell'impresa.

Per la trasferta nella Capitale è disponibile Mitchell Dijks, che ha beneficiato di uno sconto sulla squalifica rimediata contro il Milan: pena ridotta a un solo turno e fascia sinistra che torna dunque di proprietà dell'olandese. Le ansie di Mihajlovic sono invece legate alle condizioni non perfette di Orsolini, autentico trascinatore nell'ultimo scorcio di campionato tanto da riscoprirsi addirittura solitario in vetta alla classifica cannonieri rossoblù (a quota 7) grazie al goal rifilato al Parma. Proprio l'ultimo turno ha lasciato in dote qualche acciacco di troppo, se alla fine della fiera Orso dovesse alzare bandiera bianca è pronto Simone Edera, smanioso di mettersi in luce in questo finale e forte di un feeling speciale con l'Olimpico: proprio all'ombra del Cupolone firmò infatti le prime due reti da professionista (una alla Lazio e una alla Roma) al tempo degli esordi con il Torino. Il rientro di Sansone davanti rilancia le quotazioni dell'attacco leggero, con Destro e Santander destinati inizialmente alla panchina. Arruolabile anche Poli, ma il gran momento di forma di Dzemaili toglie incertezza all'ormai consueto ballottaggio tra i due.

Arbitra il sig.Pasqua di Tivoli, fischio d'inizio previsto per le ore 20:30 di domani.

 

Di seguito, la probabile formazione rossoblù.

4-2-3-1

Skorupski; Mbaye, Danilo, Lyanco, Dijks; Pulgar, Dzemaili; Orsolini, Soriano, Sansone; Palacio. All.: Mihajlovic

BALLOTTAGGI: Dzemaili-Poli 70%-30%, Orsolini-Edera 60%-40%.

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