27/OTT/2019Francesco PiggioliSport, L'Angolo del Piggio
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CALCIO - Palacio più Bani, il Bologna riparte contro una piccola Samp

Ci pensa don Rodrigo.

Nel primo, vero momento critico di questo inizio di campionato il Bologna si aggrappa al suo campione. Che risponde con goal e prestazione super. Riparte così la marcia rossoblù verso i piani alti, grazie al 2-1 rifilato alla Sampdoria. Novanta minuti autografati dalla classe superiore di Palacio, che sente il profumo dei vecchi derby genovesi e butta in campo lo spirito adeguato: corse, rincorse, tagli, ripiegamenti, suggerimenti. Patrimonio non da tutti, alla faccia dei 37 anni suonati che il fenomeno argentino si porta sul groppone. Sul fronte opposto, la Samp di Ranieri è davvero poca roba: linee strette e tenuta giudiziosa del campo, ma tolta la magia isolata di Gabbiadini per il momentaneo 1-1 la produzione offensiva scarseggia. E preoccupa in particolare l'involuzione di Quagliarella, capocannoniere dello scorso campionato trasformatosi in un brutto anatroccolo quasi estraneo al contesto. Dopo questo ennesimo scivolone bolognese (quinta sconfitta di fila al Dall'Ara), la strada per la salvezza si fa ulteriormente in salita.

Sinisa sforna la sorpresona Skov Olsen dall'inizio, la vittima del turnover è Orsolini. Davanti, ancora Palacio falso nove; in mezzo si rivede Dzemaili in coppia con Poli. Classico 4-4-2 per Ranieri, con l'ex Gabbiadini al fianco di capitan Quagliarella. Panchina per gli artisti Rigoni e Ramirez, sulle fasce spazio ai più dinamici Léris e Jankto. Match che stenta a decollare, le due squadre non scoppiano di salute a livello di risultati e il primo tempo poco spettacolare è la logica conseguenza. Bologna pericoloso soprattutto con gli spunti di Palacio, potenzialmente mortiferi per la retroguardia ingessata della Samp. A pochi istanti dall'intervallo, sul destro del Trenza finisce proprio la palla più ghiotta di tutta la frazione (recapitata da Soriano), ma Audero si supera con un gran riflesso. La Samp risulta a dir poco impacciata nello sviluppo del gioco, l'unico pericolo di stampo blucerchiato è figlio di circostanze casuali: deviazione fortuita di Gabbiadini su tentativo di Quagliarella e pallone che centra il palo a Skorupski battuto. Nell'azione precedente, proteste rossoblù per un contatto in area tra Soriano e Murillo, ma il sig.Doveri fa correre. Dominano equilibrio e paura di perdere su entrambi i fronti, per le emozioni meglio ripassare.

Doppio cambio per Ranieri in apertura di ripresa: fuori Léris e Bertolacci, in campo Depaoli ed Ekdal. Di lì a poco però un contropiede da manuale rossoblù lascia di sasso i blucerchiati. Azione avviata da Soriano, che scambia con Sansone e rifinisce a centro area per l'accorrente Palacio: tiro angolato e nulla da fare per Audero. Secondo goal consecutivo al Dall'Ara per don Rodrigo, che dopo due anni di astinenza dimostra di aver preso confidenza con le porte di casa. A quel punto Tanjga richiama Skov Olsen (deludente all'esordio da titolare) per Orsolini, mentre Ranieri si gioca subito la terza ed ultima carta: Caprari rileva uno spento Jankto e va ad infoltire il reparto offensivo. Passa un minuto ed è pareggio. Errore del neo-entrato Orsolini in disimpegno, Gabbiadini riceve sulla trequarti e carica il sinistro: esecuzione da manuale e prodezza sontuosa da parte del grande ex di turno, che non esulta per rispetto della sua breve ma intensa esperienza rossoblù. Tutto da rifare per il Bologna, che in men che non si dica ridisegna centrocampo e attacco. Dzemaili e Poli escono di scena (il primo per motivi tattici, il secondo per cause fisiche), dalla panchina si alzano Santander e Schouten. Soriano arretra in mediana come da copione ormai consolidato, Palacio si sistema alle spalle del Ropero. Bologna sbilanciato, ma per i tre punti risulta decisivo un calcio d'angolo: cross di Sansone, Mbaye ripete la sponda di Torino e a beneficiarne stavolta è l'altro centrale difensivo, Bani, che irrompe in spaccata per il nuovo sorpasso. Vani i tentativi finali della Sampdoria, il Bologna soffre ma incarta una vittoria fondamentale per il morale e per la classifica.

 

Di seguito, le pagelle della gara.

BOLOGNA (4-2-3-1)

Skorupski 6: s'inchina al cospetto della magia di Gabbiadini, mette la manona su un tentativo ravvicinato di Quagliarella. Al resto pensano il palo e la sterilità offensiva degli avversari. SUPERSTITE

Mbaye 6: la fotocopia di Torino: aggiusta una prestazione mediocre con la sponda aerea per il 2-1 di Bani. Si assicura la pagnotta, ma non cancella le perplessità. ANALGESICO

Danilo 6: un paio di sbavature non da lui, si salva con qualche affanno. E dire che la crisi di Quagliarella dovrebbe agevolarlo. Invece no, sul muro compare una crepa. Sufficienza di stima. RUSTICO

Bani 7: decisivo in zona goal, come a Brescia. Secondo centro in campionato, il suo inserimento puntuale sul palo lungo vale tre punti. Sempre più saldo nell'undici titolare. RAGGIANTE

Krejci 6.5: è in fiducia e si vede: primo tempo d'assalto, si sovrappone a getto continuo e con i tempi giusti. Seconda parte più prudente, ma le sofferenze difensive sono un ricordo. TRAPANO

Poli 6: ex di turno, bada quasi esclusivamente al contenimento. Ordinaria amministrazione e poco altro. FACCHINO

(dal 72' Schouten 6: venti minuti utili alla causa, in attesa di una chance dall'inizio che ormai sembra essere dietro l'angolo. FECONDO)

Dzemaili 6: discreto all'inizio, ma l'autonomia non è più quella dei bei tempi andati: perde lucidità nella seconda parte. Nelle rotazioni ci può ancora stare e lo dimostra. SCAFATO

(dal 67' Santander 6: chili e presenza confortante al servizio della causa, contribuisce con il suo mattoncino alla vittoria. Titolare nella battaglia di Cagliari? VIRILE)

Skov Olsen 5: capito perché dal 1' non si era ancora visto? Peso piuma sulla fascia, non lascia il segno. Buono per gli spezzoni finali, al momento. ETEREO

(dal 55' Orsolini 4.5: pessimo impatto, regala a Gabbiadini il pallone dell'1-1. Fa infuriare Tanjga per una serie di appoggi superficiali e spreca anche di testa in area piccola. Bilancio? Un mezzo disastro. INSOLVENTE)

Soriano 7: riscatta l'erroraccio di Torino con una partita da applausi, piena di contenuti e concretezza. In più, c'è il bonus dell'assist per Palacio. ABRASIVO

Sansone 6.5: sopra le righe: e non solo perché pennella il corner della vittoria. Punta l'uomo, costringe Audero alla parata a terra, cresce alla distanza. In ripresa, come l'amico Soriano. SCINTILLA

Palacio 7.5: soffoca l'ex compagno nerazzurro Murillo con il suo classico moto perpetuo tra le linee, poi incastona in rete con freddezza la gemma del vantaggio. Da ogni dettaglio fa emergere la sua grandezza. BENEFATTORE

all.Mihajlovic (in panchina Tanjga) 6.5: voleva a tutti i costi sostituire i complimenti con i tre punti: detto, fatto. Riprende la corsa al netto di una partita non proprio memorabile sul piano qualitativo. Contava solo vincere, stavolta. CINICO

 

SAMPDORIA (4-4-2)

Audero 6.5; Bereszynski 6, Murillo 4.5, Colley 5, Murru 6; Léris 5.5 (46' Depaoli 5.5), Vieira 6, Bertolacci 5 (46' Ekdal 6), Jankto 5 (63' Caprari 6); Quagliarella 5, Gabbiadini 7. All.: Ranieri 5.5

 

BOLOGNA-SAMPDORIA 2-1 (48' Palacio, 64' Gabbiadini, 78' Bani)

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