20/MAG/2019Stefano ZaneriniTempo Libero, Tra le dita
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TRA LE DITA - A Trame: Off-Topic 3. Luciano Mazziotta presenta "Posti a sedere" (Valigie Rosse)

Mercoledì 22 maggio alle 18 alla libreria Trame per Paesaggi di poesia 2019 a cura di Sergio Rotino

Off-Topic 3. Luciano Mazziotta presenta "Posti a sedere" (Valigie Rosse) e dialoga con Lorenzo Mari e Sergio Rotino.

Giunto con «Posti a sedere» alla sua terza raccolta, Luciano Mazziotta mostra di aver raggiunto una prima, nitida maturità espressiva.

Non solo per la grande compostezza formale con cui vengono costruiti i singoli testi, ma soprattutto per la forte tessitura ritmica che si muove attraverso fratture, sincopi, reiterazioni di parole e di concetti quasi a costruire un poema unico.

È un modo di operare sulla pagina tipicamente contemporaneo, capace di scatenare nelle cinque sezioni in cui Mazziotta ha diviso il suo lavoro una tensione drammatica, che proprio il contemporaneo racconta.

Quanto appare in  «Posti a sedere» è l'umanità più che l'uomo trasformata in ospite di vari ambienti, siano essi la casa, la Cripta dei cappuccini o palazzo Abatellis a Palermo. Un ospite però fantasmatico, che infesta soprattutto se stesso perché non vive in contemporanea con il passare del tempo né con lo svolgersi degli eventi, bensì ai lati, mai dentro mai definitivamente altrove. L'umanità che Mazziotta mette così in scena attraverso un muoversi fra prima e terza persona plurale non  appare conscia di questo suo status, ma è solo capace a dichiararlo. A tal punto da ammettere che «quello che accade ci accade di spalle». Non la coinvolge né la tocca.

Mazziotta tematizza questo, che pare essere il corredo genetico tipico della generazione dei trentenni, rendendolo metafora della disgregazione sia della sfera privata, quanto di una sfera più prettamente politica. È venuto meno il collante fra privato e politico, sembrano dire i testi di «Posti a sedere». Svanito questo, svanisce la spinta al fare, la stessa propulsione a esistere. Quello che si può fotografare appare perciò unicamente come «un albero genealogico dai rami sterili».

Luciano Mazziotta (Palermo, 1984) vive a Bologna e insegna Letteratura italiana nei licei. Ha pubblicato altre due raccolte di poesia prima di «Posti a sedere», la penultima si intitola «Previsioni e lapsus» (Zona, 2014). Suoi testi sono apparsi su vari litblog e su riviste cartacee, in Italia e all'estero.

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