18/SET/2023Francesco PiggioliFeatured, Sport, L'Angolo del Piggio
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Al Bologna manca solo la stoccata: è 0-0 a Verona

Reti inviolate e un punto a testa.

Verona e Bologna si spartiscono la posta in palio in coda ad un match combattuto e tutt'altro che noioso. Equa anche la supremazia nell'arco dei novanta minuti, dal momento che all'approccio migliore dei veneti segue la crescita dei ragazzi di Thiago Motta nella seconda parte. Entrambe trovano continuità: manca il colpo risolutore, il guizzo da tre punti. Ci va vicino due volte Karlsson a cavallo dei tempi, mentre Ndoye ciabatta debolmente a tu per tu con Montipò. Il Verona, rimasto senza cambi e a corto di energie nell'ultima mezzora, resiste con la tenacia che gli appartiene per dna e aggiunge un buon mattoncino alla sua classifica. Sul prato del Bentegodi si allunga giusto l'ombra di un rimpianto: ed è indubbiamente di colore rossoblù.

Ripartire e confermarsi: sono i due verbi che connotano il posticipo della quarta giornata. Alla voglia del Verona di mettersi alle spalle l'inciampo di Reggio Emilia prima della sosta fa da contraltare la missione del Bologna, deciso a dare continuità ai tre punti strappati al Cagliari. Di fronte a Thiago Motta c'è un vero tabù: tre sconfitte su tre incroci per il tecnico italobrasiliano in carriera contro gli scaligeri, reduci a loro volta da due vittorie di fila in casa contro un Bologna incapace di centrare il bottino pieno a Verona dal 2017. Numeri ostili, non c'è dubbio. Duemila tifosi spingono i rossoblù ad invertire il trend, anche Joey Saputo si accomoda sugli spalti; en plein per il patron canadese, finora sempre presente tra casa e trasferta. Segnale di rottura col passato, più e meno recente: presenza e vicinanza della proprietà incidono sempre, anche nell'epoca degli algoritmi. L'esclusione iniziale di Posch è la novità che non t'aspetti nell'undici rossoblù, Thiago Motta dà fiducia al veterano De Silvestri e conferma la coppia Beukema-Lucumì davanti a Skorupski. Cerniera svizzera a centrocampo: al fianco dell'ormai intoccabile Aebischer, attesissimo debutto per Freuler. Sugli esterni Ndoye vince il ballottaggio con Orsolini, Karlsson strappa conferme a sinistra e Zirkzee è il vertice alto. Sul fronte opposto Baroni recupera Lazovic ma lo fa partire dalla panchina: a sinistra gioca Doig, con Faraoni a destra. In attacco ecco Bonazzoli, supportato da Duda e dal funambolo Ngonge (a lungo nel mirino dei rossoblù in estate). Contrariamente alle aspettative, arretra il raggio d'azione Folorunsho che inizia in mediana al fianco di Hongla. Da segnalare la prima convocazione con i gialloblù per Juan Manuel Cruz, figlio dell'indimenticato Jardinero che proprio a Bologna fece faville all'inizio dei ruggenti anni Duemila in coppia con Beppe Signori. Incroci del destino, arabeschi della storia. La partita si srotola secondo copione, all'insegna dell'agonismo e di ritmi fin da subito alti. Da dinamiche simili trae naturale vantaggio il Verona, bravo ad imporre il proprio marchio di fabbrica e ad offuscare le virtù del Bologna in palleggio con un primo tempo fatto di pressing feroce a tutto campo. Molto meglio i padroni di casa nella mezzora iniziale, sublimata dal goal annullato a Hien in mischia sugli sviluppi di un corner per fuorigioco attivo di Bonazzoli; in precedenza, paratona decisiva di Skorupski sulla capocciata di Folorunsho. Hongla e Bonazzoli si erano già resi pericolosi nel primo spezzone, mentre la truppa di Thiago Motta faticava tremendamente ad innescare Zirkzee. Di Ndoye l'unico squillo rossoblù verso Montipò: azione isolata ed estemporanea. Il finale di tempo del Bologna è tuttavia in crescendo, proprio grazie al maggior coinvolgimento di uno Zirkzee a tutti gli effetti regista offensivo. Dalla prima intuizione del puntero olandese nasce la migliore occasione: via il lucchetto alla marcatura di Hien, l'appoggio laterale innesca il cannone di Karlsson che tuona sotto la traversa trovando la risposta superlativa di Montipò. Indizio incoraggiante sulla strada degli spogliatoi.

Anche la ripresa si apre con Karlsson in bella mostra, la sfida con Montipò si accende e il portiere gialloblù deve distendersi per negare al numero dieci il primo goal in Serie A. Continua a latitare un tenore come Ferguson, ma il Bologna esce dai blocchi imponendo finalmente le sue trame abituali. Il Verona capisce l'antifona e si chiude in un'attenta copertura degli spazi. Stupiscono un po' le prime mosse dalla panchina di Thiago Motta, che sceglie di rinunciare a Karlsson nel suo momento migliore: dentro Orsolini per l'ultima mezzora. In campo anche Posch nell'attesa staffetta con De Silvestri. Pronta la replica di Baroni, che cala sul rettangolo verde i chili e i centimetri del corazziere Djuric richiamando un generoso Bonazzoli mentre Terracciano rileva capitan Faraoni (ammonito). Ripercussioni tattiche: Orso si piazza sull'amata corsia di destra, mentre Ndoye trasloca a sinistra. E proprio sulla nuova mattonella l'esterno svizzero riceve il pallone del potenziale vantaggio, meravigliosamente servito dall'ormai solita prelibatezza di Zirkzee: destro tuttavia debole e centrale, Montipò si accartoccia e la chance finisce in archivio alla voce “goal sbagliati”. La sensazione è che Thiago Motta abbia un gran bisogno di uno stoccatore per monetizzare al massimo la superiorità tecnica e fisica di questo finale. Logico allora pensare a Fabbian, decisivo due settimane fa contro il Cagliari; a fargli spazio è Ndoye. L'esordiente Calafiori e Moro completano il valzer di sostituzioni. A questo Verona ormai spompato e con diversi singoli in debito d'ossigeno sembra ormai andar bene il pareggio, mentre il Bologna continua ad ambire al colpo grosso. Niente da fare, la notte del Bentegodi si chiude senza vincitori né vinti. A questo punto della stagione, in fin dei conti, può andar bene così.

 

Di seguito, le pagelle della gara.

 

HELLAS VERONA (3-4-2-1)

Montipò 7; Magnani 6.5, Hien 6.5, Dawidowicz 5.5; Faraoni 5.5 (62' F.Terracciano 6), Hongla 6, Folorunsho 6 (70' Serdar 6), Doig 6 (36' Lazovic 5.5); Ngonge 6, Duda 5.5 (70' Suslov 6); Bonazzoli 6 (62' Djuric 5.5).  all.: Baroni 6

 

BOLOGNA (4-2-3-1)

Skorupski 6.5; De Silvestri 6 (60' Posch 5.5), Beukema 6, Lucumì 7, Kristiansen 6 (80' Calafiori s.v.); Aebischer 6, Freuler 5.5 (80' Moro s.v.); Ndoye 6 (77' Fabbian s.v.), Ferguson 5, Karlsson 6.5 (60' Orsolini 5.5); Zirkzee 6.5.  all.: Thiago Motta 6

 

HELLAS VERONA-BOLOGNA 0-0

 

Francesco Piggioli

 

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