17/APR/2021 • • Sport, L'Angolo del Piggio
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CALCIO - A tutto Sinisa: aspetta Saputo, applaude Draghi e mette nel mirino lo Spezia
Da convitato di pietra a protagonista assoluto.
La metamorfosi può essere un gioco da ragazzi, se ti chiami Sinisa Mihajlovic. Sulla carta il tecnico serbo è il grande assente della partita di domani contro lo Spezia, essendo costretto a disertare la panchina per via della squalifica scattata in automatico a causa dell'ammonizione rimediata da diffidato a Roma. In attesa di lasciare la vetrina al fido Tanjga e al tattico De Leo come nelle settimane più buie della malattia (ma di accompagnare a gran voce dalla tribuna favorito dagli spalti deserti, c'è da giurarci), Mihajlovic si è preso la scena alla vigilia. E' salito in cattedra, a modo suo. Con tanto di escursione politica: quello splendido vizio che spesso contraddistingue le sue conferenze pre-partita, causandogli più di una critica. Menù ricchissimo, a cominciare dal commento sull'imminente ritorno di Joey Saputo in città a oltre un anno di distanza dall'ultima apparizione. Il patron è in arrivo dal Canada e assisterà dal vivo alle gare ravvicinate con Spezia e Torino (entrambe al Dall'Ara), poi si vedrà. Il "Meglio tardi che mai" di Sinisa riflette l'attesa senza nascondere una punta di fastidio. In settimana avranno occasione di parlarsi, presidente e allenatore: un solido e lauto contratto lega Mihajlovic al Bologna fino al 2023, ma ambizioni e programmi futuri richiedono un confronto tra le parti per la fatidica fumata bianca. Dalle frasi tiepide su Saputo si è poi passati ai complimenti veri e propri, con destinatario il premier Mario Draghi. L'annuncio delle riaperture governative (stadi compresi, con la soglia delle simboliche 1000 presenze a partire da maggio in zona gialla) ruba infatti l'elogio del tecnico rossoblù: "E' arrivato l'uomo giusto, finalmente con lui si respira". Parentesi e licenza tipicamente sinisiane. Ma guai a dimenticare lo Spezia, avversario coriaceo già affrontato due volte in stagione tra andata di campionato e Coppa Italia: neppure una vittoria per i rossoblù, decisi a invertire la rotta. Trattasi di scontro diretto in piena regola, vincendo il Bologna chiuderebbe il discorso salvezza.
Può essere l'alba di un nuovo inizio, insomma. Dietro le spalle restano Inter, Roma e il relativo carico di rimpianti. Il Bologna non ha affatto sfigurato, ma il bottino è stato nullo come era del resto lecito attendersi da un doppio impegno consecutivo contro squadre d'alta classifica, vero tallone d'Achille della banda rossoblù (tolto l'isolato exploit con la Lazio). Inutile soffermarsi sulle ottime premesse poste, anzi: diventa prioritario voltare pagina, tenendosi stretti il livello e la qualità delle prestazioni offerte. L'orizzonte che accompagna queste ultime otto gare è allora un foglio bianco tutto da scrivere. Un'altra storia, per l'appunto. Escludendo l'Atalanta tra una settimana e la Juventus all'ultima giornata (turno che quasi sempre si svuota di significato), da qui a fine maggio il Bologna affronterà solo e soltanto avversari alla portata. A partire dallo Spezia. In questo mini campionato alle porte, il mirino di Sinisa si sposta sulla parte sinistra della classifica e in particolare su quel decimo posto che possa fungere da trampolino di rilancio per i sogni rossoblù. Ci si trova ad un bivio: l'ormai consueto finale di stagione anonimo e in calando o una salutare marcia a buoni ritmi verso un piazzamento onorevole, se non addirittura prestigioso. La palla passa a Danilo e compagni.
Tornando all'attualità, il mancato recupero di Tomiyasu rappresenta un bel problema per Mihajlovic, orientato a confermare sulle fasce De Silvestri e Dijks (entrambi diffidati al pari del giapponese). Le alternative, ovvero Mbaye e Faragò, per un motivo o per l'altro non convincono appieno ma potrebbero tornare utili in presenza di questo calendario fitto per via del turno infrasettimanale. Attenzione anche ad Antov, candidato a far rifiatare Danilo: tra domani e mercoledì il giovane centrale bulgaro dovrebbe ottenere una chance dall'inizio. A centrocampo si scalda Dominguez, che all'andata al Picco siglò il primo e finora unico goal in Serie A; in caso di promozione dell'argentino, ad uscire dall'undici sarebbe Svanberg. Davanti, le non perfette condizioni di Skov Olsen (uscito ammaccato dall'Olimpico e reduce da una settimana di allenamenti a singhiozzo) dovrebbero regalare la titolarità ad Orsolini, determinato a scuotersi in coda ad un periodo a dir poco opaco. Stesso discorso per Barrow, con l'aggiunta di un sano desiderio di rivincita dopo i due rigori consecutivi falliti contro i liguri tra Coppa Italia e campionato. Il buon Musa vuole scacciare le ombre e tornare ad incidere. A suon di goal, chiaro.
Arbitra il sig.Piccinini di Forlì, fischio d'inizio previsto per le ore 15 di domani.
Di seguito, elenco dei convocati e probabile formazione rossoblù.
PORTIERI: Da Costa, Ravaglia, Skorupski.
DIFENSORI: Antov, Danilo, De Silvestri, Dijks, Faragò, Mbaye, Soumaoro.
CENTROCAMPISTI: Baldursson, Dominguez, Poli, Schouten, Soriano, Svanberg.
ATTACCANTI: Barrow, Juwara, Orsolini, Palacio, Sansone, Skov Olsen, Vignato.
PROBABILE FORMAZIONE
4-2-3-1
Skorupski; De Silvestri, Danilo, Soumaoro, Dijks; Schouten, Dominguez; Orsolini, Soriano, Barrow; Palacio. all.: Mihajlovic (in panchina Tanjga)
BALLOTTAGGI: Danilo-Antov 60%-40%, Dominguez-Svanberg 55%-45%, Orsolini-Skov Olsen 60%-40%.
SQUALIFICATI: nessuno.
INDISPONIBILI: Hickey, Medel, Santander, Tomiyasu.
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