6/NOV/2022Francesco PiggioliFeatured, Sport, L'Angolo del Piggio
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CALCIO - Bologna, sei bellissimo! Orsolini più Posch, Toro senza scampo

Bologna matador, è festa senza fine.

Altri tre punti, sempre in rimonta. Thiago Motta non si ferma più, anche il Torino finisce infilzato. Orsolini e Posch spazzano via il rigore un po' così di Lukic, il Bologna aziona i cingoli e pialla i granata con un secondo tempo molto rock, in cui i cambi giocano un ruolo decisivo come una settimana fa a Monza. Terza vittoria consecutiva in campionato, addirittura quarta di fila se si estende il discorso alla Coppa Italia. E il balzo in avanti in classifica diventa tangibile, con la parte sinistra finalmente lì a portata di mano. Il Dall'Ara sprizza gioia da tutti i pori come non accadeva da un pezzo. Carattere, attaccamento alla causa e qualità: la ricetta del buon Thiago funziona e il Bologna vola.

E' sfida tra nobili decadute con le bacheche impolverate ma il sangue blu che scorre nelle vene. E' soprattutto gara tradizionalmente all'insegna dell'equilibrio, almeno al Dall'Ara dove negli ultimi cinque precedenti tra rossoblù e granata è sempre uscito il segno X. Si incrociano due squadre in salute, reduci entrambe da un doppio successo consecutivo in campionato e vogliose di piantare le tende nella top ten. Al Dall'Ara va inoltre in scena una bella rimpatriata tra vecchi compagni genoani: Thiago Motta riabbraccia Ivan Juric, ma non rischia di incontrarlo davanti alla panchina causa squalifica del tecnico croato; lo sostituisce il vice Matteo Paro, anch'egli allievo di Gasperini al Grifone. Dopo il revival con Palladino lunedì scorso a Monza, altro tuffo nel passato per Thiago. Si apre l'ultima, fittissima settimana prima della sosta per i Mondiali in Qatar: con tre impegni ravvicinati, quasi fisiologiche le rotazioni nell'undici. Non è il ragionamento che guida le scelte di Thiago Motta, il quale decide di confermare per dieci undicesimi la formazione capace di sbancare Monza: l'unica novità è il ritorno di Arnautovic dal 1', con Zirkzee inizialmente in panchina. Aebischer difende il posto dalle insidie del rampante Orsolini, Dominguez va sulla trequarti e Barrow agisce a sinistra. Escluso Schouten, al rientro dall'infortunio: in mezzo con Medel c'è Ferguson a furor di popolo (due goal negli ultimi 180'). Anche il Toro sceglie la strada della continuità, rimandando l'eventuale turnover alle prossime fatiche: Vlasic e Miranchuk supportano l'unica punta Pellegri, Ricci affianca Lukic in mediana. Dietro, Buongiorno vince il ballottaggio con Rodriguez e completa il pacchetto assieme a Schuurs e a Djidji. L'immediato miracolo di Milinkovic-Savic sulla deviazione sottomisura di Arnautovic servito da Barrow illude i rossoblù, all'orizzonte non c'è una discesa. Il Torino è maestro nell'arte di sporcare la partita, tra pressing e ritmi alti. Tolta quell'occasione iniziale, il Bologna non riesce più a cavare un ragno dal buco e soprattutto ad attivare Arnautovic, che di questa squadra resta alfa e omega. I granata perdono subito Pellegri per un problema alla caviglia (dentro Karamoh da falso nove) ma avvolgono il match con i loro tentacoli e a metà frazione mettono la freccia. Lancio da regista di Milinkovic-Savic, Lucumì si fa sorprendere dalla traiettoria e abbatte Miranchuk sullo zerbino dell'area di rigore: il contatto inizia indubbiamente fuori, ma per il sig.Giua il fallo si concretizza all'interno. Rigore confermato dal VAR, sul dischetto si presenta Lukic: esecuzione da manuale per il vantaggio del Toro. La reazione del Bologna? Caos, frenesia e neppure lo straccio di una chance.

Thiago Motta non può certo essere soddisfatto e, non a caso, dopo l'intervallo spende quattro cambi nell'arco di un quarto d'ora scarso. Entrano subito Lykogiannis e Vignato per Cambiaso e Barrow, poi prima dell'ora di gioco arriva il momento di capitan Soriano e soprattutto del match winner di Monza: Riccardo Orsolini. Dai volti nuovi il Bologna estrae linfa, energie e idee: il manifesto è tutto nel tiro di Vignato, assistito da Orsolini, su cui Milinkovic-Savic deve superarsi. Poi si invertono i ruoli ed è pareggio. Vignato riceve da Arnautovic sulla trequarti, alza lo sguardo e premia il raid di Orsolini sul secondo palo: l'esterno ascolano sfugge alla guardia di Lazaro e impallina Milinkovic-Savic, secondo goal consecutivo per lui. Inerzia completamente ribaltata, Paro prova a rimediare con gli innesti di Vojvoda e Radonjic ma il Torino non riesce proprio a rientrare in partita. I rossoblù acquistano via via fiducia e ora credono al colpo grosso. Detto, fatto. Lykogiannis lavora un bel pallone a sinistra e crossa, Soriano "pizzica" di testa sul primo palo e Posch irrompe coi tempi giusti per il 2-1. Delirio puro al Dall'Ara, Toro coinvolto suo malgrado in un'inattesa corrida. Ai granata manca il peso offensivo per imbastire la contro-rimonta, mentre il Bologna surfa sulle onde dell'entusiasmo e, dopo una lunga opera di congelamento della gara, nel finale potrebbe addirittura siglare il tris. Rabona incostituzionale del solito, immenso Arnautovic da fondo campo per il comodo tap-in a porta spalancata di Orsolini, che però spara alle stelle da due passi. Il disappunto dura solo pochi istanti, il Dall'Ara si abbandona al tripudio. Ora, sotto con Inter e Sassuolo prima della lunga sosta. La notizia si sparge nell'aria: il Bologna è tornato.

 

Di seguito, le pagelle della gara.

BOLOGNA (4-2-3-1)

Skorupski 6; Posch 7, Soumaoro 6.5, Lucumì 5.5, Cambiaso 5.5 (46' Lykogiannis 7); Medel 6.5, Ferguson 5.5 (58' Soriano 6.5); Aebischer 5.5 (58' Orsolini 7), Dominguez 6.5 (87' Schouten s.v.), Barrow 5 (46' Vignato 7); Arnautovic 7.  all.: Thiago Motta 7.5

 

TORINO (3-4-2-1)

V.Milinkovic-Savic 6.5; Djidji 5.5, Schuurs 6, Buongiorno 5.5 (81' R.Rodriguez s.v.); Singo 6 (81' Seck s.v.), Ricci 5.5, Lukic 6.5, Lazaro 5 (66' Vojvoda 5.5); Vlasic 5 (66' Radonjic 5), Miranchuk 6; Pellegri s.v. (4' Karamoh 5.5).  all.: Juric (in panchina Paro) 5.5

 

BOLOGNA-TORINO 2-1 (26' Lukic rig.; 64' Orsolini, 73' Posch)

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